
Remco Evenepoel nella tappa di ieri si è dovuto accontentare del settimo posto e ora, nella classifica generale, è nono con un ritardo di 58” dal leader Mathieu van der Poel, che ha lo stesso tempo di Pogacar e 50” da Jonas Vingegaard. Il belga della Soudal-Quick Step sa di aver ceduto troppo ai suoi avversari e nella cronometro di Caen, che si correrà oggi, cercherà di recuperare.
Evenepoel è uno specialista nelle prove contro il tempo e lo dimostra il suo palmares, dove ci sono sia l’oro Mondiale che quello olimpico. Il belga partirà alle 16:44, mentre Vingegaard scatterà alle 16:56 e due minuti dopo sarà la volta di Pogacar. L’ultimo a partire sarà il leader della classifica generale Van der Poel alle 17.
«Sono fiducioso per la cronometro, ma purtroppo non ho ancora esplorato il percorso – ha detto ieri Evenepoel raggiunto dai media al pullman della squadra - A causa del mio infortunio dello scorso inverno, non ho potuto fare molte ricognizioni. Darò un'occhiata al tracciato online più tardi. Sulla carta, non sembra molto tecnico. Dovrebbe essere adatto a me ed è anche molto pianeggiante. Non vedo l'ora di affrontarlo».
Remco è il campione del mondo in carica e battere un talento come lui nelle cronometro, è veramente difficile. La cronometro, con partenza e arrivo a Caen, sarà di 33 chilometri e la velocità sarà elevata, considerando le caratteristiche del percorso che appare interamente pianeggiate.
Il belga è ottimista e pensa di poter recuperare il distacco dai suoi avversari. «Posso essere soddisfatto di ieri, alla fine sono arrivato con i favoriti. Sono molto contento delle sensazioni e del risultato, anche se alla fine ero ben al limite. Cosa dobbiamo aspettarci dalla crono? Le mie gambe ci saranno, questo è certo. Spero di avere le stesse gambe che ho sentito ieri, perché c’è una buona possibilità di recuperare i 58 secondi che mi separano da Pogácar. Abbiamo visto il vantaggio che sono riuscito a guadagnare su Tadej nel Delfinato, anche se il tempo era completamente diverso. Ho guadagnato 48 secondi in 17 chilometri. Ma sono fiducioso perché mi sento bene e so di poter far bene».