
Per Jonathan Milan la vittoria di tappa al Tour de France ancora non è arrivata ma per il friulano, che oggi è arrivato secondo sul traguardo della terza tappa dietro Merlier, è arrivata la soddisfazione di aver conquistato la maglia verde della classifica a punti. Purtroppo oggi le cadute non sono mancate e tra i corridori costretti al ritiro c’è Jasper Philipsen, l'uomo che indossava la maglia simbolo del primato nella classifica a punti. Milan ha fatto una volata straordinaria, ma il campione europeo Tim Merlier è stato leggermente più veloce e per questione di centimetri ha tagliato il traguardo davanti a Milan.
«Non posso essere felicissimo per un secondo posto – ha detto Milan dopo il traguardo - anche se è sempre un grande risultato. Sono contento anche per la maglia che abbiamo conquistato».
Il velocista della Lidl-Trek sperava nella vittoria e l’intera squadra ha lavorato per raggiungere questo obiettivo, tenendo il friulano ben piazzato davanti negli ultimi 10 chilometri di gara.
«E’ stato un finale un po' duro, devo dire, forse anche un po' troppo caotico. Però penso di aver dato il massimo nello sprint. Forse avrei dovuto aspettare ancora un po' a partire, ma solo dopo la gara si può fare un’analisi e cercare di migliorare».
Le tappe per velocisti non sono tante e per questo, ogni volta che c’è un arrivo in volata, la tensione nel gruppo sale ed è facile vedere delle cadute. «Alla fine, anche così com'è andata può andare bene, dobbiamo imparare. Sono anche contento della forma che abbiamo iniziato ad avere e ora dobbiamo continuare a lottare. Con un vento contrario come quello di oggi è sempre difficile: con tutte le cadute che ci sono state, è stato uno sprint diverso dal solito».
E ancora: «Come ho detto, avrei dovuto aspettare ancora un po' a partire perché con il vento contrario è sempre più difficile. Ma devo fare i complimenti alla mia squadra per il lavoro fatto. La maglia verde era il nostro obiettivo fin dall'inizio e ora dobbiamo continuare così. Devo dire che mi dispiace molto per Jasper e spero che guarisca presto così come lo auguro a tutti gli altri corridori finiti a terra».