
Alla conferenza pre Tour della Red Bull – Bora – Hansgrohe, Primoz Roglic è apparso molto rilassato. Dopo il ritiro dall'ultimo Giro d'Italia, lo sloveno si è presentato al via del Tour de France, una corsa che non ha mai vinto e che spesso gli ha lasciato l’amaro in bocca. Lo sloveno ha vinto 4 volte la Vuelta di Spagna e una volta il Giro d’Italia, ma nelle sue 6 partecipazioni alla Grande Boucle è arrivato secondo nel 2020 alle spalle di Pogacar e poi è stato costretto al ritiro per infortunio nelle ultime tre edizioni della corsa. Insieme a Florian Lipwoitz, Roglic cercherà di salire sul podio a Parigi, avendo capito che vincere per lui è ormai impossibile.
Alla domanda sul suo ruolo, Primoz Roglic ha dato una risposta serena, sottolineando che questo Tour de France per lui sarà senza pressioni. «Non ho bisogno di nominare i miei rivali. Ovviamente, visto come stanno correndo dovrei dire che sono Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard, Remco Evenepoe. Ma noi abbiamo ragazzi forti come Florian Lipowitz, che è arrivato terzo al Delfinato, quindi puntiamo anche al podio del Tour de France. Da parte mia, non mi interessa molto il risultato. A 36 anni, che vinca o perda, non ho più intenzione di rischiare la vita. Perché sono qui? Sono sempre felice di poter essere al via del Tour de France, di partecipare al più grande evento ciclistico dell’anno».
Durante la conferenza sono state fatte domande anche sul percorso e in particolare su cosa dovremo aspettarci durante la prima settimana. Roglic con la sue serenità, ha detto che il suo obiettivo sarà quello di sopravvivere e di arrivare nel migliore dei modi alla terza settimana. «Durante la prima settimana la cosa migliore da fare è sopravvivere. Probabilmente cercherò di ripetere quanto fatto lo scorso anno. La cosa migliore è di arrivare bene fino in fondo. Con l'età, impari certe cose e le guardi in un modo che ti aiuta, quindi in questo senso, la mia esperienza mi aiuterà ad affrontare nel migliore dei modi la corsa».