
Il friulano Giovanni Bortoluzzi (General Store) ha vinto al termine di uno sprint a due davanti a pubblico numeroso plaudente la 62ª edizione del Trofeo Città di Brescia by Guizzi-Memorial Rino Fiori-Emilio Volpi-Medaglia d’Oro Bruno Boni-Gianni Savoldi-Mario Colosio-Tino Del Pietro. Alla corsa hanno partecipato 167 i corridori in rappresentanza di 35 club, 10 dei quali stranieri, insieme alla crema del ciclismo italiano nelle cui fila militano atleti esteri di altri 7 Paesi. In programma 21 giri della circonvallazione di Brescia di 5,800 chilometri per completare i 121,800.
La cronaca della gara. Si parte a tutta. Nel secondo giro allunga Kevin Pezzo Rosola. Intanto in Castello arrivano Aldo Parecchini e Domenico Perani, primattori nella corsa della notte nel 1970 e 1981. Con loro la madrina Martina Alzini. Nella sesta tornata vanno all'attacco Fiorelli, Nencini e Agostinacchio. Il gruppo però reagisce e chiude la falla. Il pubblico comincia ad affluire nella zona traguardo dove si alza qualche refolo di vento. Con il trascorrere dei chilometri altri ex corridori di valore si appostano dietro le transenne per seguire le gesta dei concorrenti. Tra loro Angelo Tosoni, Davide Gazzola e Andrea Garosio. Fa la sua comparsa anche Alessandro Romele, tre anni fa campione italiano juniores. La corsa continua a ritmo abbastanza veloce ed è Granger che in dirittura d'arrivo si presenta con qualche decina di metri di vantaggio. Lungo la discesa su piazzale Arnaldo raggiungono il fuggitivo Sambinello, Balmer, Leali e Ravbar. A 30" inseguono Rausa, Lorello e Agostinacchio. Il gruppo è attardato di 45". Al termine del decimo giro il quintetto di testa vanta 59" su Colnaghi, il quale precede di qualche metro il gruppo.
Al giro di boa il drappello di testa viene raggiunto dal campione uscente Oioli, Hammerschmid, Gabriele Bessega, Belletta, Perani, Manenti, Harding e Lorello. Il gruppo però non è lontano. Il pubblico è sempre più numeroso e accoglie con entusiasmo il ct della nazionale azzurra femminile Marco Velo, il quale arriva in Castello con Nicola Loda. Le carte si rimescolano e all'attacco va il valdostano Agostinacchio, reduce dalla vittoria di tappa al Giro Next. Con lui Lorello e Balmer.
Ai - 5 il terzetto ha 20" su Bortoluzzi. In poche battute quest'ultimo si accoda agli apripista. Aumenta il pubblico e l'entusiasmo sale alle stelle. Il quartetto durante il 17° giro porta a 25" il vantaggio sugli immediati inseguitori. In 51" c'è tutta la corsa. Come dire che la vittoria se la possono giocare ancora numerosi corridori. Fermo e Luca Fiori toccano il cielo con un dito: dopo la giornata trascorsa sotto la canicola spira una brezza che solleva gli animi. Quando il quartetto conclude la 19ª tornata vanta ancora 46" su una trentina di inseguitori.
Il pubblico diventa folla con Mino Denti vincitore della prima edizione nel 1963 davanti a tutti insieme a Mariano Mazzacani, Roberto Paoletti, Giuseppe Manenti e Angelo Tonoli patron della Biesse Carrera Premac. Il finale è quantomai entusiasmante. L'ultimo giro è un susseguirsi di emozioni con Roland Turelli ex velocista ora sulla sedia a rotelle festeggiatissimo in zona Castello. Bortoluzzi e Balmer riescono a guadagnare qualche metro su Lorello e si giocano la vittoria in volata. Prima dello sprint Balmer prima e Bortoluzzi dopo giocano la carta dell'azzardo senza fortuna. E la vittoria se la aggiudica con un'accelerazione da favola Giovanni Bortoluzzi, già protagonista domenica scorsa al campionato italiano. Il successo è suo ed è meritato perché è rinvenuto solitario sulla fuga con un preziosismo tecnico da sogno. E anche nella fuga ha sempre fornito il suo apporto.
Per il vincitore, friulano di San Daniele, un successo di valore sull'elvetico Balmer. Completa il podio Lorello staccato di 10”. Sfiora il podio Agostinacchio, quarto con 14” di distacco. Ancora una volta è il più bravo della Biesse Carrera Premac, team che piazza altri 3 corridori tra i primi 11, nella fattispecie: Nicolò Arrighetti, Gabriele Bessega, Federico Iacomoni rispettivamente 7°, 10°, 11°.
Le interviste - Per Giovanni Bortoluzzi è la seconda vittoria della stagione dopo quella ottenuta a Reda di Faenza il 6 aprile. Ma questa ha un sapore speciale. “Sono orgoglioso di questa vittoria perché l’ho messa nel mirino fin dall’inizio. Se ci ho creduto? Certamente perché come ho affermato ero venuto a Brescia per essere protagonista. Lo sono stato e torno a casa con grande soddisfazione. La dedica? Alle persone che da sempre mi sono al fianco: famiglia e squadra. Non posso concludere però senza aggiungere che vincere davanti a migliaia di persone come qui è davvero tanta roba”.
Filippo Agostinacchio ha confermato di essere in un buon periodo di forma. “Però non sono riuscito a centrare il podio cui tenevo moltissimo. ho dato tutto però e non mi devo fare perdonare nulla”.
Martina Alzini per il secondo anno alla corsa della notte. “Sono rimasta impressionata dalla folla presente in Castello a Brescia: sono contenta di essere venuta a vedere la corsa anche questa volta. Davvero una serata ciclistica magica”.
Fermo e Luca Fiori, presidente e vice presidente del Gs Città di Brescia. All’unisono dichiarano: “Riteniamo di avere offerto anche quest’anno una serata magica al pubblico. I corridori hanno regalato spaccati tecnici di rilievo e alla fine possiamo archiviare questa edizione con il sorriso, pensando già all’edizione 2026”.
ORDINE D’ARRIVO
1. Giovanni Bortoluzzi (General Store)
Km 121,800, media 42,633 Km/h
2. Alexander Balmer (Solution Tech Vini Fantini)
3. Riccardo Lorello (Team Hopplà) a 10"
4. Filippo Agostinacchio (Biesse Carrera Premac) a 14"
5. Dario Igor Belletta (Solme Olmo) a 40"
6. Filippo Fiorelli (VF Group Bardiani CSF Faizané)
7. Nicolò Arrighetti (Biesse Carrera Premac)
8. Marco Manenti (Team Hopplà)
9. David Benjamin Granger (MG Kvis)
10. Gabriele Bessega Biesse Carrera Premac)