L'ORA DEL PASTO. REGINA CICLARUM, PERCHE' ESPLORARE ROMA IN BICI SI DEVE

NEWS | 09/06/2025 | 07:08
di Marco Pastonesi

Quattrocentoquarantaquattro chilometri in bicicletta. Dal Monte Fumaiolo al mare di Fiumicino. Lungo il Tevere. E’ la Regina Ciclarum, la madre di tutte le piste. Ed è ancora un sogno. Ma qualcosa è stato fatto. E quel qualcosa è bellissimo.


La ciclabile Tevere Nord è stata riscoperta (ogni volta è come la prima volta, o quasi) durante la rassegna “Alla fine della città – esplorazioni”, una rassegna ideata da Fernanda Pessolano per Ti con Zero nell’ambito di un festival che il Comune di Roma ha pensato per valorizzare le periferie, come una sorta di forza culturale centrifuga. Stavolta l’attenzione era posta sul Municipio XV, che da Ponte Milvio si spinge fino a Cesano, grazie a una pedalata diretta dall’associazione VediRomaInBici, il ritrovo in largo Corrado Ricci, poi la ciclabile da Ponte Milvio fino a Castel Giubileo, 11 chilometri attraversando il Parco di Tor di Quinto, i centri sportivi dell’Acquacetosa, la zona del depuratore, una via verde frequentatissima da ciclisti e podisti, camminatori e pellegrini, una straordinaria strada d’ingresso (o anche di uscita) dalla capitale. Superficie rifatta, piana e pavimentata, fontanelle d’acqua, potabile e libera, cartelli con tratti dedicati a partigiane. E il percorso del ritorno che, ribaltato il punto di vista, non sembra neanche quello dell’andata. E solo l’immagine del Cupolone, che campeggia e poi troneggia, vale la gita.


Esplorare Roma in bicicletta: si può. Lo sostiene Franck Kuntz, autore di “Pedala Roma” (Ediciclo, e ne abbiamo scritto anche qui: https://www.tuttobiciweb.it/article/2024/12/05/1733352852/pedala-roma-libro-kuntz). Lo dichiarano quelli di VediRomaInBici (www.vediromainbici.it), che dal 2009, ogni fine settimana, raduna i suoi soci per approfondire la città attraverso itinerari letterari o cinematografici, storici o geografici, a volte contando su ricorrenze e anniversari, altre volte su suggestioni o coincidenze (i prossimi appuntamenti vanno dalle famiglie nobili romane agli aviatori di Roma e alle case dei gerarchi…). Lo ripete Piero Tucci, che ha guidato anche l’escursione lungo il Tevere, e il suo mantra è “Roma, non basta una vita”. In questa occasione, si è accennato alla storia di Ponte Milvio, alla stranezza del Palazzaccio Brasini, alla nascita del Parco di Tor di Quinto, fra curiosità e aneddoti (qui veniva al mercato Enrico Berlinguer, qui abitava Marisa Laurito, qui si allenava la Lazio…) di vita quotidiana.

Esplorare Roma in bici: non solo si può, ma si deve.


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