
Il Giro d'Italia ha fatto conoscere al mondo Isaac Del Toro (21 anni) che grazie alla Corsa Rosa è riuscito a diventare un ciclista professionista di altissimo livello. Suo padre José ha rivelato in un'intervista rilasciata al sito wielerkrant.be e curata da Katy Lopez, che negli anni passati suo figlio ha sofferto di osteoporosi e ha dovuto recuperare da una frattura alla mascella.
«Aveva bisogno di medicine e integratori molto costosi da acquistare. Il corpo di un atleta di alto livello non si alimenta solo di fagioli. Abbiamo dovuto spendere molti soldi e sostenere sacrifici per guarire Isaac. In quei momenti difficili la nostra famiglia non ha potuto contare sul sostegno della federazione ciclistica messicana la quale, ora si attribuisce il merito del successo ed è qualcosa che personalmente trovo scandaloso. Solo adesso la federazione si sta dando così tanto da fare. Parlano sempre dei milioni investiti, ma non conosco nessun corridore a cui siano stati rimborsati dei soldi per il viaggio, o la quota di iscrizione o persino i pasti. Ho vissuto un periodo difficile con i miei figli e non ho mai ricevuto alcun aiuto», ha dichiarato il papà del campioncino rivelatosi sulle strade italiane.
La Confederazione Ciclistica Messicana era stata sospesa dall'UCI nel 2021 a causa di gravi irregolarità nella propria gestione. Si sono verificati problemi con i processi elettorali, conflitti interni e inosservanza dei regolamenti UCI. Il Comitato Olimpico Messicano ha quindi assunto il ruolo della FMC. «So di non essere nessuno e che queste mie affermazioni non cambieranno nulla - conclude papà Del Toro-. Ma quando sento quello che si dice dopo che mio figlio è diventato qualcuno, provo un'enorme frustrazione. Sono tanti i ricordi che mi tornano in mente e il dolore più grande che provo è per i giovani corridori, i compagni di squadra di Isaac, che si sono già ritirati dal ciclismo».