
Isaac Del Toro è un predestinato. E’ uno di quei corridori rari il cui talento ha iniziato mostrarsi presto: ad appena 21 anni ha indossato la maglia rosa per 12 giorni e alla fine è salito sul secondo gradino del podio alle spalle di un corridore esperto come Yates, ma ha portato a casa la maglia bianca di miglior giovane.
«Per me essere oggi a Roma è un'emozione incredibile. Alla fine, sono un ragazzo che è arrivato a questo Giro dove nessuno pensava che sarei salire sul podio. La squadra ha sempre creduto in me, i ragazzi e la squadra sono sempre stati vicino a me e tutto questo è incredibile ed è bello sentire il calore del pubblico».
Probabilmente Del Toro ha commesso degli errori importanti, ma alla fine è un corridore giovane, che deve ancora imparare tanto sia a livello di strategia, che di gestione della corsa.
«Essere così vicini alla vittoria di un grande giro è qualcosa che ho imparato giorno dopo giorno. Non so quanti giorni ho passato in maglia rosa, ma è stato qualcosa di incredibile. Penso di aver imparato a credere in me stesso e a fare le cose bene, sempre con il sorriso e divertendomi in bici».
Isaac Del Toro ha perso la maglia rosa il giorno prima che il Giro arrivasse a Roma per l’ultima tappa. E’ difficile accettare una sconfitta, quando la vittoria è così vicina, ma il messicano anche se sa di aver commesso degli errori, non è troppo rammaricato e sa che ci saranno altre occasioni.
«Penso che tutti vogliano cambiare qualcosa rispetto a quanto accaduto sabato. Naturalmente solo Simon Yates non vuole cambiare nulla, e va bene così. Ma da parte mia, ovviamente, vorrei cambiare qualcosa, ma questo appartiene al passato. Ognuno ha una logica e delle buone ragioni per esprimere la propria opinione su ciò che accade. Ma quando ti trovi in una tappa come quella del Colle delle Finestre, devi prendere una decisione in fretta, ed è quello che ho fatto. Tutte le decisioni che ho preso nelle ultime tre settimane mi hanno portato a questo risultato. Ho 21 anni e credo che essere nella squadra in cui mi trovo e tutte le cose che ho fatto siano qualcosa di cui devo essere orgoglioso. Certo, è triste perdere la maglia rosa l'ultimo giorno, ma devo essere orgoglioso di ciò che ho fatto ogni giorno. Sarò felice di tornare, più forte anche mentalmente e più intelligente di quanto non lo fossi stato nelle ultime settimane».
Del Toro ha portato a termine il suo primo grande giro, ma sa che adesso deve guardare subito al futuro e fare tesoro di quello che ha imparato nelle ultime tre settimane.
«Tutte le squadre hanno un buon motivo per divertirsi durante la gara e anche io mi sono divertito e questo è importante e ho acquisito maggiore sicurezza. Ho bisogno di godermi lo sport e di non subire pressioni come se fossi sul ring di un incontro di pugilato. Voglio crescere e raggiungere obiettivi importanti, ma allo stesso tempo voglio anche continuare a divertirmi mentre corro».