
Ne sarebbe stato orgoglioso, Giuliano Bernardelle. “La prima corsa a Vicenza, da esordiente, un centinaio alla partenza, io quarto all’arrivo. La prima vittoria a Vicenza, da allievo, il traguardo dietro il Monte Berico, staccai tutti, arrivai da solo”.
Berici Climbs è un comprensorio cicloturistico sviluppato su tutto il territorio dei Colli (Monti) Berici in provincia di Vicenza (165 kmq, 17 comuni coinvolti), con 100 salite studiate per bici da strada classificate in cinque colori in base al loro grado di difficoltà (verdi le più semplici, poi azzurre, gialle e rosse fino alle nere, le più difficili), per un totale di 402 km e di 20mila metri di dislivello positivo. Il Parco comprende anche 40 itinerari ciclistici, anch’essi classificati in base al grado di difficoltà, per un totale di 2760 km e oltre 50mila metri di dislivello.
Ne sarebbe stato felice, Giuliano Bernardelle, che nel cognome vanta la stessa radice dei Colli Berici. Un anno alla Torpado, più due all’Atala e altri due alla San Pellegrino, dove aveva Gino Bartali come direttore sportivo. “Era una squadra che partiva senza capitani e gregari, le gerarchie si stabilivano strada facendo”. “Bartali preparava, organizzava, controllava, pretendeva, poi ci aspettava in albergo e tuonava: ‘Tutto sbagliato, tutto da rifare’, e ‘Dovete dare e fare di più’”.
Berici Climbs è un progetto di valorizzazione dei Colli Berici, del territorio vicentino e di tutto il territorio Veneto, per attirare appassionati di cicloturismo dall’Italia e dall’estero (il sito è stato tradotto in 20 lingue). Un progetto permanente. In collaborazione con i 17 comuni coinvolti, la provincia di Vicenza e la Regione Veneto, il Parco avrà una cartellonista verticale permanente che all’inizio di ciascuna delle 100 salite indicherà nome, colore e caratteristiche principali (lunghezza, pendenza media, max, dislivello) e riporterà un QR code collegato alla scheda della salita nel sito.
Ne sarebbe stato soddisfatto, Giuliano Bernardelle, una vittoria da professionista, al Giro di Sicilia del 1959. “Smesso di correre, con i risparmi comprai casa. Poi ho sempre diretto il traffico: per 28 anni ho fatto il vigile urbano e per 36 il direttore sportivo. Tutto sbagliato, tutto da rifare? Bartali non esagerava”.
Berici Climbs propone due sfide (il ricavato è destinato per la maggior parte alla Fondazione Michele Scarponi e a progetti contro la violenza stradale): i ciclisti si misureranno con sé stessi per raggiungere il brevetto dei Berici e le maglie della storia del ciclismo su strada. Il bello è che la tredicesima tappa del Giro d’Italia, la Rovigo-Vicenza di 180 km, venerdì 23 maggio, arriverà proprio sulla salita del Monte Berico, percorrendo gli ultimi 79 km della tappa all’interno del comprensorio Berici Climbs con la scalata a ben cinque delle 100 salite. E anche Giuliano Bernardelle, spiritualmente, ci sarà.
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