
Per l’australiano Luke Plapp quella ottenuta oggi a Castelraimondo è la vittoria più bella della carriera e vincere con la maglia del Team Jayco AlUla è una soddisfazione ancora più grande. «Qualche giorno fa questo era il nostro obiettivo e lo era anche la settimana scorsa: «Pensavamo che questa tappa poteva essere perfetta per me e poi, tutta la squadra ha creduto in me. È una giornata speciale. Nel finale ho avuto anche dei crampi alla gamba sinistra, ma ho pensato solo ad andare il più veloce possibile e alla fine ho vinto».
L’australiano ha raccontato cosa significhi per lui correre con la Jayco AlUla, la squadra della sua Australia che ammirava quando era piccolo. Oggi Plapp ha corso con un problema al polso, ma nonostante il fastidio, ha continuato ad andare veloce per arrivare primo sul traguardo di Castelraimondo.
«Ho un piccolo problema al polso, sento dolore, niente che mi impedisca di correre. Ma penso che fino alla fine della stagione correrò con questo fastidio. È stata una giornata speciale non solo per me, ma anche per tutti coloro che mi sostengono, la mia famiglia, la mia ragazza, la mia squadra. Una giornata fantastica».
Alessandro De Marchi nel 2021 aveva vestito la maglia rosa e quest’anno, il friulano che corre proprio con la Jayco AlUla, non è presente alla corsa italiana.
«È un corridore di talento e ho corso con lui lo scorso anno. Sapevo che non avrebbe fatto il Giro ma sicuramente avrà la possibilità di concludere bene la stagione e la sua carriera. Speravo che fosse qui, ma penso che dimostrerà che la sua carriera non è finita, lo mostrerà a tutti».
Per la prima volta Plapp ha vinto una tappa di un grande giro e conquistare risultati come questo dà sempre grandi motivazioni per cercare di migliorarsi.
«È bello vincere ovunque, ma vincere una gara WorldTour mi ha decisamente tolto un peso dallo stomaco. L'anno scorso ho avuto difficoltà e quest'anno volevo tornare per vincere. Questa vittoria è stata una grande iniezione di fiducia per me, è stato bello vincere. Sto vivendo un sogno, non solo vincere, ma anche gareggiare in questa squadra. Quando avevo 12 anni, volevo far parte di questo team, che ha portato la nostra cultura in giro per il mondo. Penso che sia una fonte di ispirazione per le giovani generazioni. Quando ho avuto l'opportunità di far parte di questa squadra, è stato davvero meraviglioso e loro hanno fatto tantissimo per me. Oggi è una grande giornata per il team Jayco AlUla, perché non solo ho vinto io, ma anche Dylan Groenewegen ha vinto in Ungheria».
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