
La Rai chiarisce che i filmati di Giada Borgato in bicicletta col fiatone sulle salite sono la ricognizione della tappa e non la sua prova da sforzo.
Mathias Vacek, leader della classifica giovani, è preoccupato: avendo sulla maglia i marchi di due catene di supermercati, teme che al posto della bici gli diano un carrello.
Confermata anche quest’anno la tendenza delle squadre a fare la raccolta di figurine del Giro: per molte di loro è l’alternativa migliore alla collezione di figuracce.
I tifosi del Torino segnalano che il cartello ‘Cairo vattene’ esibito ai piedi della salita di Tagliacozzo era riferito al club di calcio e non un invito ad andare in fuga.
Risolto l’equivoco legato alla pubblicità Red Bull: lo slogan ‘ti mette le ali’ segnala le potenzialità della bevanda e non il possibile ritorno in corsa di Leali.
La Bahrain precisa che il cordino giallo con le insegne del Tour indossato da Caruso in diretta tv a Tagliacozzo non è un’anticipazione sui suoi programmi futuri.
Scoperto perché spesso non è semplice per il seguito raggiungere le partenze e gli arrivi di tappa: la segnaletica è stata affidata a un ex produttore di ‘Scherzi a parte’.
«A Scaroni hanno passato un bicchierino» (Giada Borgato, motocronaca Rai, lascia intendere che fra i tanti rischi della corsa ci sia anche l’alcolismo).
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