GATTI & MISFATTI. TAPPA MEMORABILE

GIRO D'ITALIA | 16/05/2025 | 18:40
di Cristiano Gatti

Sceneggiatura classica, stesso film: per una settimana tutti fermi e guardinghi in vista della prima tappa di montagna, poi arriva la prima tappa di montagna, tutti fermi e guardinghi perchè c'è vento, perchè bisogna prima valutare le proprie forze, perchè dopo cinque o sei giornate di pianura la gamba arriva imballata al cambio di ritmo, allora tutti fermi e guardinghi fino all'ultima salita, meglio, fino agli ultimi due chilometri dell'ultima salita, scattini vari (stavolta Ciccone e Bernal), quindi sprint tra i migliori, ordine d'arrivo minestrina, classifica sporcata solo dagli abbuoni, giusto giusto per poter poi dire è già molto, cosa pretendevi, questa era una salita per modo di dire, non c'era il terreno per attaccare, salivamo a 35 orari, bisogna aspettare la terza settimana, il Giro è lungo e può succedere di tutto. Amen.


Sceneggiatura classica e solito film anche a Tagliacozzo. Prima tappa di montagna e sempre la solita tiritera. L'anno scorso c'era la noia di avere Pogacar, sempre lui, sempre i suoi attacchi prevedibili e scontati, quest'anno c'è la noia di non avere Pogacar, perchè senza di lui non si scatenano a mani libere tutti gli altri, ma anzi ne approfittano per mettersi tranquilli e aspettare, aspettare, aspettare...


Noi con loro, un altro Giro da aspettare. Come nella sala d'attesa del dentista. Serve tanta pazienza. Prima o poi, due anni fa all'ultima cronoscalata, il Giro si deciderà. Sempre poi, mai prima. E allora se non è zuppa è pan bagnato, se non è noia è comunque noia. Con o senza Pogacar. Gusto personale: scelgo tutta la vita la “noia” di Pogacar, questa è la noia della pigrizia e della mediocrità.

Dice: calma, siamo solo all'inizio. Condivido, ma conosco anche i nostri polli. Sempre pronti per il domani, mai per oggi. Come il servizio sanitario nazionale: fissano appuntamenti molto in là. Adesso il prossimo è per le strade bianche (parere personale: meno male che ci sono, possono fare più danni delle salite, sempre che non neutralizzino la classifica per eccesso di ghiaia).

Diciamolo: si chiude la prima settimana e qui se non era per Pedersen staremmo a pettinare le bambole, guardandoli sfilare in processione, tra mille scuse e mille attenuanti. Un giorno si scivola, un giorno c'è vento, un giorno manca il terreno giusto, un giorno si decide tutto nella terza settimana. Emozioni, batticuore? Non pervenuti. Però guai a dirlo. Ne usciamo da disfattisti e criticoni. E allora accodiamoci docilmente: qui Tagliacozzo, pubblico in delirio per una tappa memorabile. La verità ormai è di chi la racconta. Raccontiamola così, come piace raccontarcela


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COMMENTI
Giusto
16 maggio 2025 19:46 Greg1981
Giusto e doveroso ricordare Pogacar.

Gatti
16 maggio 2025 19:54 lupin3
scontato ma giusto

Ancora...
16 maggio 2025 20:27 Il serpente
Ma basta non se ne può più!!!!

Casa
16 maggio 2025 20:53 carloprimavera
Gatti, nessuno la obbliga a scrivere, nessuno la obbliga ad annoiarsi, c'è un posto confortevole che si chiama casa. Noia e mediocrità... lei non ha alcun rispetto per i corridori e per questo sport. Ci pensi a tornare a casa, cosi si riguarda le corse con Pogacar, cordialità

Boh?
16 maggio 2025 21:46 VanderLuca
Chiamate il medico...

Gatti
16 maggio 2025 21:47 Frank46
Ma prendi una bici e pedala va..

Provocatore
16 maggio 2025 21:51 Ale1960
È chiaro, Gatti,le scrive per provocare determinati lettori. E ci riesce in pieno. Però, ogni tanto, un articolo un pochino più professionale potrebbe scriverlo.

Un giro mal disegnato
16 maggio 2025 22:01 Daghybarzi1
Vero che la corsa la fanno i corridori, ma a mio parere e' un giro disegnato malissimo. C'e' un bel gruppo di scalatori forti che per darsi battaglia e far divertire avrebbero bisogno di un programma diverso le prossime settimane. La tappa di Bormio e' l'emblema del disegno venuto male.

mi chiedo
16 maggio 2025 22:10 alerossi
ma chi scrive di ciclismo, prima di scrivere è in grado di capire e analizzare un'altimetria? perchè da quello che leggo la risposta è no. se c'è una salita finale con 9km al 4/5% e poi la rampa finale di 2,5km è logico aspettarsi solo una cosa.

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