
È dall'inizio del Giro che in carovana c'è un corridore in più, silenzioso e discreto. E oggi questo corridore passa sulle strade di casa. L'Abruzzo, infatti, era la terra natale di Simone Roganti, il ciclista morto improvvisamente il 30 agosto scorso, pochi giorni dopo aver compiuto 21 anni e aver firmato il contratto da professionista che lo avrebbe visto approdare quest'anno alla Unibet Tietema Rockets.
Nato e cresciuto a pane e ciclismo, Simone è in gruppo anche in questo Giro d'Italia: oggi i suoi tifosi sono posizionati sulla salita finale e hanno portato gli striscioni dedicati all'amico che non c'è più. In più, la sua foto - sorridente - è posizionata sulla moto di zio Federico, impegnato alla corsa rosa con RadioInformazioni. Ad accompagnare la foto, una didascalia semplice ma dal significato davvero profondo: «Rogantino per sempre».