GATTI & MISFATTI. CYCLING THAT ONLY KNOWS HOW TO GO AT 70 KM/H

GIRO D'ITALIA | 15/05/2025 | 18:05
di Cristiano Gatti

We've understood one thing: in case of rain, even just a few drops, they won't race in the South anymore. Only in sunshine. The massive crash (with Hindley's support rider withdrawing) 70 kilometers from the finish line leads to the most drastic decisions: everyone goes on a little trip to the finish line and only the sprint is saved, no general classification, to avoid throwing away months of organizational (and financial) effort. The spectacle of cycling, the competition, the race? All suspended until further notice, but obviously with the certainty of sunshine, dryness, and tranquility. Like golf.


Of course, one feels a bit of a bastard making this sarcasm, but it must be said: rain has always terribly complicated the roads of the South, world-famous for their extremely smooth asphalt and even more slippery stone slabs. It's so well-known that minimal technical precautions would be advisable, the first being soft-belly tires that guarantee more grip. These are grandmother's remedies, but apparently in modern cycling of dietitians and watts, these old-fashioned methods are no longer considered.


And so, here we go with the rumba: a bit of rain, nothing major, asphalt as usual, complicated by salt spray, Hindley brakes instinctively, hordes of colleagues fall in a chain reaction. Following the usual script: discussions, consultations, assemblies, road blockade. Until the Christian Democrat-style decision: we'll save a semblance of a stage, basically create a fiction, whoever wants can sprint, but it's understood that the classification remains untouched and those who don't want to risk can arrive at the finish line leisurely.

Right or wrong? Right or wrong, it's a day to forget. I'm sorry for Naples, which always puts its heart (and money) into it like no other Italian metropolis to carve out a place in the Giro. Certainly, the discussion about safety remains sacred, who denies it, but we shouldn't hide the reality: at this rate, it will no longer be possible to race in the South when it rains. The South is like this, the roads of the South are like this. And so: just like in MotoGP, which when it rains completely disrupts the show and predictably presents even eccentric results, cycling could accept this bizarre situation and adapt. We must have the courage to say that cycling is not just about going 70 km/h, aerodynamics, 68-tooth chainrings, 150 mini-pedals, but also about slowing down, braking well, taking the right risks and ultimately losing out of fear. Is this no longer contemplated? And crashes: aren't they expected anymore?

I ask for a friend. While waiting for an answer (perhaps from the Riders' Association, which in this specific case shines for its brilliant absence), I would dutifully like to point out the true winner of Naples: Stefano Garzelli. An authentic revelation of the Giro, finally placed in the right position as a second technical voice alongside Pancani, on the day of chaos he explains and takes a stance with brilliance and clarity, a ten out of ten. Garzelli is Rai's great surprise of the 2025 edition. Congratulations to those who thought of him. A very low vote goes to those who thought of the Unbearables of the Process.


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COMMENTI
Ancora qualche colpo e si chiude
15 maggio 2025 18:39 Bullet
Vedrete che prima o dopo non lo faranno neanche più vedere in tv, è da un po' che in Italia sul ciclismo suona il de profundis ma si continua a non prenderne atto.

Salsedine di montagna
15 maggio 2025 19:01 Pablob74
Evitiamo di dire cose un tanto al chilo, gentilmente. Il punto della caduta è a 70 chilometri dall'arrivo, tra le montagne irpine, quale salsedine? L'asfalto era fin troppo nuovo e proprio per questo, alle prime gocce, Hindley è andato a terra appena ha toccato il freno. Quali "strade del Sud", egregio signor Gatti? Si rende conto del pressappochismo, del qualunquismo e del "velato" razzismo delle sue parole in libertà?

Alla prossima
15 maggio 2025 19:12 Fuga da lontano
Sarcasmo, commenti con il senno di poi etc. etc. è facile, molto facile.
Molti si stracciano le vesti dando contro ai ciclisti che evidenziavano strade "saponette" dopo il primo scroscio di pioggia e dopo la caduta di massa di 30 corridori.
Cosa si doveva fare? andare avanti con il rischio di cadute continue con la potenziale perdita di protagonisti per le volate e la classifica generale?

Diamo contro ai corridori e non evidenziamo che Landa si è schiantato contro un palo protetto da una fettuccia bianco-rossa?
Diamo contro ai corridori perché il percorso prevede negli ultimi 3 km curve a 90° sui sanpietrini?
Diamo contro ai corridori perché la tappa di Valona si è svolta, negli ultimi 5 km., su una strada poco più larga di una ciclabile? (senza dimenticare il cane)
Diamo contro ai corridori perché a Lecce poco prima dell'ultimo km o quasi la strada dimezza la sua larghezza con un bell'imbuto che fa frenare mezzo gruppo?

Vado avanti?

Ma la soluzione sono le gomme più larghe e con mezza atmosfera in meno…
Poi al prossimo Weylands o Mader articoli strappalacrime…

Asfalto
15 maggio 2025 19:14 Cyclo289
Ho guardato e riguardato piu volte la caduta: a me non sembra affatto nuovo.

@fuga
15 maggio 2025 20:15 Bullet
Mischi capra e cavoli per darti ragione. I poveri Weylands e Mader lasciamoli dove sono grazie.

Al solito
15 maggio 2025 20:25 Albertone
Per una frazione anomala, si fa di tutta l'erba un fascio. Al Sud, saranno contenti di leggere un simile articolo che bolla un'intera zona d'Italia. Cosi, per sentito dire, come se le strade fatte oggi, sono tutte uguali. Ottimo !

Garzelli
15 maggio 2025 20:41 Panassa
Bravo e competente lo abbiamo già visto ai tour de france. Ma per me bravi anche cassani e bennati. Quindi non comprendo questo accanimento. Cassani poi per me è il top.

Garzelli
15 maggio 2025 20:54 Commenti
Bravo Garzelli, bravo Pancani, bravo Benna e Cassa, bravo Fabretti, Bravo Martini voto 2 a chi manda certi altri.

Stavolta hanno ragione Gatti e Stagi
15 maggio 2025 23:26 pickett
Io ho subito pensato la stessa cosa;se ogni volta che cadono due gocce d'acqua,se ogni volta che c'è una caduta, si neutralizza la corsa,diventa impossibile organizzare il Giro.Domanda:se l'asfalto era così tremendo,come mai di caduta ce n'è stata una sola,provocata,badate bene, dalla distrazione di un solo corridore?

parole di vegni
15 maggio 2025 23:33 fransoli
"L’asfalto se lo vedete era bello compatto, ma si scivolava e questo accade spesso da queste parti quando piove poco" quindi sarà razzista anche lui?

Razzisti e paraculisti
16 maggio 2025 00:38 Pablob74
@fransoli Ma perché, essere organizzatore del Giro d'Italia è di per sè garanzia di santità? Non ti sfiora il sospetto che l'organizzatore del Giro, davanti alla palese inadeguatezza di una corsa che si paralizza per 1 corridore che scivola e 30 che gli cadono addosso, voglia provare a metterci una pezza? Senza riuscirci, peraltro

@bullet
16 maggio 2025 09:31 Fuga da lontano
Sono responsabile di quello che scrivo, non di quello che capisci....

@fuga
16 maggio 2025 10:30 Bullet
Io invece ho capito benissimo il tuo scopo difensivista di questa decisione che è tutto tranne che normale.

idea quasi geniale
16 maggio 2025 10:49 Leonk80
aumentare obbligatoriamente la larghezza delle ruote per avere maggiore aderenza è un idea semplice e facile da realizzare e verificare (a differenza della pressione) e avrebbe un impatto tecnico e tattico limitato

@leonk
16 maggio 2025 10:56 Bullet
Pensa che adesso corrono coi 28 mm di sezione mentre anni fa, in cui non si fermavano le corse per due gocce, 21. Fai tu, in teoria già ora dovrebbe essere più semplice.

@bullet
16 maggio 2025 14:07 Fuga da lontano
Grazie della conferma.

In risposta a Bullet
16 maggio 2025 20:32 marco1970
Canta il de profundis al ciclismo.Caro Bullet,mi dispiace ma fino a quando ci sarà tanta gente sulla strada e gli ascolti televisivi andranno bene ,come stanno andando,il ciclismo sarà sempre trasmesso in TV nonostante che in RAI ci siano forze ostili a questo sport che lo oscurano nei notiziari o ne parlano soltanto per evidenziare alcuni aspetti negativi tipo cadute o eventuali scandali doping (che in questo momento vedono al centro atleti di altri sport)

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