
Ancora un piazzamento per Wout van Aert, che ieri nella prima tappa del Giro d’Italia si è dovuto accontentare di un secondo posto alle spalle di Mads Pedersen, che ha così conquistato la prima maglia rosa della corsa. Il belga non è deluso e, considerando il virus che lo ha messo in difficoltà nelle ultime settimane, questo piazzamento viene considerato un buon risultato. «Due settimane fa sarei rimasto molto deluso, ma ora devo essere soddisfatto di questo risultato. Sull’ultima salita è stata una vera sfida, sono riuscito a malapena a sopravvivere. Era questo il risultato che potevo ottenere nello sprint. Ero davvero al limite in salita».
La Lidl-Trek ha fatto un ottimo lavoro di squadra per Pedersen e il loro intento, era quello di mettere in difficoltà la Visma-Lease a Bike e ci sono riusciti. «Per fortuna i miei compagni di squadra sono stati fantastici per tutto il giorno. L'ultimo sforzo di Wilco Kelderman è stato davvero necessario per dimostrare al resto del gruppo che ero ancora in corsa».
Oggi ci sarà la cronometro individuale di 13,7 chilometri con partenza e arrivo a Tirana e Van Aert sarà il favorito non solo per la vittoria ma anche per diventare il leader della classifica generale.
«In realtà non ho ancora pensato alla vittoria e alla maglia rosa. Certo, avrò una buona posizione per partire, quindi spero che tutto possa funzionare. La tappa di ieri è stata decisamente ben al di sopra delle mie aspettative. Non mi sentivo benissimo durante la tappa, ma so anche che non ci saranno molte possibilità di conquistare la maglia rosa, quindi è per questo che ci tenevo davvero oggi. Sono riuscito solo a finire secondo, e questo è un peccato».
Per quanto riguarda i corridori da tenere sott’occhio, Roglic partirà alle 16:14, poi alle 16:44 sarà la volta di Tom Pidcock , mentre Wout van Aert comincerà la sua prova alle 16:53. La maglia rosa, Mads Pedersen prenderà il via alle 16:56.
«Ieri sera ci siamo detti "lasciamo che questo risultato venga assimilato e ci riproveremo domani". Spero che tutto funzioni, ma dobbiamo considerare che sia il corridore che partirà prima di me, che chi verrà dopo, ha alle spalle una buona cronometro, quindi non sarà così facile vincere».
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