
I problemi per Wout van Aert sembrano non finire mai: ieri sera, a margine della presentazione ufficiale, il belga ha ammesso di aver temuto per la sua partecipazione al Giro d’Italia. Il corridore della Visma-Lease a Bike si era visto poco nelle scorse settimane e l’idea era che quel silenzio fosse dovuto alla sua preparazione per la corsa rosa. Van Aert invece è stato colpito da una forma virale e fino alla scorsa settimana non era certo di riuscire ad essere al via in Albania.
«Sono stato molto male. Ho avuto un'infezione virale che mi ha costretto a prendere molti antibiotici - ha detto van Aert durante la presentazione della squadra a Tirana -. Di conseguenza ho dovuto apportare molte modifiche ai miei allenamenti. Non è stata la preparazione che speravo, quindi parto con un po' di timore. La verità è che, a parte ieri, non sono riuscito ad allenarmi bene dopo l'Amstel. Questo rende difficile partire con fiducia».
Le prime tre tappe sembrano perfette per il campione belga che dopo le Classiche di primavera aveva detto che sperava di conquistare la prima maglia rosa della corsa. Van Aert ad aprile non era ancora al massimo della forma e questo virus, che lo ha costretto ad assumere antibiotici, sicuramente non lo ha aiutato nell’avvicinamento verso il Giro. «Spero di non dover ancora mettere da parte il mio sogno rosa, soprattutto perché ho concluso la primavera con buone sensazioni».
Sicuramente il fiammingo non è uno dei corridori più fortunati e per lui, i problemi di salute non sono mancati nell’ultimo anno. «E’ certamente frustrante quello che è successo e la malattia è sempre un problema. La settimana scorsa avevo persino paura di non riuscire ad essere al via. Ora che sono qui, è un sollievo. Vedremo come andrà giorno per giorno: ci proverò sicuramente in questo weekend di apertura. Sono qui per arrivare il più vicino possibile al mio obiettivo, anche se non ho certezze per dire che sarò in grado di competere per la maglia rosa. Penso che la cosa più importante ora sia superare bene la partenza e vedere come reagisce il corpo. Di solito sono il tipo di corridore che cresce in un grande giro, quindi se non sono al meglio fin dall'inizio, sono fiducioso di poter crescere dopo. Anche nell'ultima settimana di solito sono sempre in forma. Sarebbe fantastico vincere il maggior numero di tappe possibile».
Una delle qualità migliori di Van Aert è la forza d’animo. Il belga nella sua carriera ha dovuto sostenere delle prove molto dure a causa dei tanti infortuni, ma ogni volta è riuscito a riprendersi e a vincere ancora. Anche questa volta è certo di poter recuperare e fare bene sulle strade della corsa rosa e uno dei suoi obiettivi è la cronometro.
«Di solito, in queste tappe posso fare bene. Quest'anno ho fatto solo una cronometro, ma è andata benissimo. Ero molto ambizioso, ma la mia malattia ha in qualche modo ridimensionato questa ambizione. La cronometro sarà il secondo giorno, ma prima dobbiamo aspettare e vedere come andrà il primo giorno di gara».
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.