È MORTO EMILE IDEE, AVEVA 104 ANNI ED ERA IL PIU' ANZIANO VINCITORE DI TAPPA AL TOUR

LUTTO | 31/12/2024 | 08:45
di Marco Pastonesi

Era il più antico vincitore di tappe al Tour de France. Aveva 104 anni e mezzo. E’ morto ieri.


Emile Idée nasce in un giorno da Tour de France. Quel 19 luglio 1920 si corre la dodicesima delle quindici tappe, la Gex-Strasburgo di 354 chilometri. Una delle più brevi. Il primato per la distanza spetta alla quinta, la Les Sables d’Olonne-Bayonne, 482 chilometri, ma c’è anche la quattordicesima, la Metz-Dunkerque, di 433. A trionfare – tappa e maglia – il belga Philippe Thys, un campione su strada, in pista, nel cross, dovunque ci sia da pedalare. Quell’anno Thys coquista il suo terzo Tour, la prima tripletta della storia, relegando il secondo a quasi un’ora.


Idée diventa professionista nel periodo più duro: pochi giorni prima della Seconda guerra mondiale. Nell’aprile 1940 vince il Criterium National de la Route, nell’ottobre 1940 è quinto al Gran Prix de l’Auto. Nel 1941 partecipa, ma non conclude, la A travers Paris. Poi viene arrestato durante un’altra corsa, l’accusa è aver superato la linea di demarcazione, perché la Francia è spaccata in due, invasa dai nazisti. Otto giorni di prigionia a Fresnes, tre settimane a Santé, si salva grazie allo sport, al ciclismo, alla sua reputazione di atleta. Per recuperare popolarità, per restituire una parvenza di normalità, il Governo di Vichy, filonazista, vuole ripristinare il Tour de France. Jacques Goddet, il patron, si rifiuta.
L’incarico è affidato a Jean Leuilliot, un giornalista. Ci riesce: sei tappe, ma due sono divise in due semitappe, totale otto, 1515 chilometri, la partenza da Parigi il 28 settembre, l’arrivo a Parigi il 4 ottobre, traguardi a Les Mans, Poitiers, Limoges, Clermont-Ferrand, Saint-Etienne, Lione e Digione. Dodici squadre, settantun corridori, anche qualche italiano residente in Francia o in Belgio. Niente alberghi, ma seminari e convitti scolastici. Niente ristoranti e rifornimenti, ma tessere annonarie. Niente percorsi protetti e niente staffette davanti e dietro la corsa, ma soste, fino a tre ore, nell’attraversamento dei posti di blocco, tanto da costringere il gruppo a pedalare anche al buio. Idée viene invitato, è il campione di Francia su strada, si è imposto a Lione solo due settimane prima, ma si nega. Allora viene ricattato: o la corsa o il lager. Così partecipa. Ed eccelle. Secondo nella prima semitappa della terza tappa, a Limoges, si impadronisce della maglia bianconera zebrata del primo nella classifica generale. A Parigi, la vittoria finale al belga François Neuville, Idée sarà nono dei ventinove sopravvissuti.

Cessata la guerra, si ricomincia a vivere. E a correre. Idée gareggia ancora per la Alcyon-Dunlop, nel 1947 indossa le maglie della Perle-Hutchinson e della Olmo-Fulgor, dal 1948 al 1952 è alla Peugeot-Dunlop. Non è un campione, ma quasi. Vince altre due volte (1947 e 1949) il Criterium International, un’altra volta (1947) il campionato francese, è secondo alla Parigi-Tours del 1947 (ma lui denuncia il furto della vittoria) e secondo alla Parigi-Roubaix del 1948, si aggiudica una tappa della Parigi-Nizza nel 1951 e soprattutto una tappa del Tour de France nel 1949, la prima doppietta Giro-Tour di Fausto Coppi. E’ la tredicesima, la Tolosa-Nimes, 289 chilometri in quasi otto ore e mezza, fuga a cinque, volata, il quarto è il nostro Giuseppe Ausenda (si corre a squadre nazionali, lui corre in quella dei Cadetti), il gruppo con i più forti giunge a più di quattro minuti, e quel giorno in maglia gialla risplende Fiorenzo Magni, il capitano di Ausenda. Idée si gode anche il diritto di vantare due secondi posti, al Gran premio delle Nazioni, nel 1946 e 1947, dietro a Coppi.

Era un vecchietto arzillo e lucido, Idée. In bicicletta fino a 98 anni. Sulle due ruote, la terra gli è stata leggera.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Arrivano da Alicante, dove la Lidl Trek ha aperto ai media le porte del suo ritiro, le prime indicazioni sui programmi dei corridori di punta del team statunitense.Juan Ayuso per la classifica generale e Mads Pedersen per la maglia verde...


Finalmente torna Mathieu van der Poel. L’olandese da domenica a Namur, in Belgio tornerà a gareggiare nel ciclocross. Il campione dell’Alpecin-Deceuninck, a 30 anni, disputerà a Namur la prova di Coppa del mondo, primo degli appuntamenti (12 o 13 cross)...


Un altro giovane talento mette il Tour nel mirino: parliamo di Cian Uijtdebroeks, il ventiduenne belga che ha lasciato la Visma Lease a Bike, dove si sentiva un po' "stretto", per approdare alla Movistar. Con i tecnici della formazione spagnola,  Uijtdebroeks...


La UAE Team Emirates – XRG presenta la nuova divisa per la stagione 2026: firmata da Pissei, rapprersenta il quarto capitolo di una partnership basata su innovazione, performance e ambizione condivisa. Costruire la squadra migliore al mondo non dipende mai...


La serata di mercoledì 10 dicembre 2025 ha salutato il ritorno del Giro d’Italia con una tappa domenicale, quella che chiude la seconda settimana di gara con il via da Voghera, che prevede il traguardo nel capoluogo lombardo. Tappa per...


Remco Evenepoel ha parlato nel dettaglio del suo programma e delle sue intenzioni durante la conferenza stampa che la Red Bull – Bora Hansgrohe ha tenuto in Spagna. Una sorta di esordio con i nuovi colori per il belga che...


Van Rysel, marchio appartenente al grande gruppo Decathlon, fornirà anche per il 2026 alla formazione Decathhlon CMA CGM divisa, caschi, occhiali e bicicletta. Restano fedeli i colori del telaio, anche se qualche piccolo cambiamento c’è rispetto alla stagione precedente. Le bici fornite al...


Le onde s’infrangono sul litorale della Costa Blanca. Sulla carreggiata adiacente transita il treno SD Worx-Protime, lo squadrone World Tour femminile multinazionale. A fare l’andatura è la lecchese Barbara Guarischi. “I miei anni d’attività sono numerosi – afferma poi a...


La UAE è un'eccellenza planetaria a larga trazione tecnica italiana. Tra i numerosi direttori sportivi del nostro Paese nel team di Pogacar, di quelli magari che si sentono meno ai microfoni e si leggono meno sui giornali, c'è Marco Marzano....


Dici Zoccorinese e subito pensi a Giovanni Villa. Quel burbero e generoso brianzolo che a modo suo ha fatto la storia del ciclismo dilettantistico nella piccola frazione di Vergo Zoccorino una realtà immersa nella natura, con splendide dimore storiche, antiche chiese...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024