LEFEVERE, LA FORMULA 1 E IL RITORNO ALLA CARICA DEL TETTO SALARIALE PER I TEAM

PROFESSIONISTI | 08/09/2024 | 08:17
di Francesca Monzone

Patrick Lefevere è tornato come ogni settimana a parlare di ciclismo sulla sua rubrica Column su HLN e questa volta il numero uno della Soudal Quick Step ha voluto fare il confronto tra ciclismo e Formula 1.


Il belga è stato in Italia per il GP di Formula 1 a Monza e ha imparato tante cose che a suo avviso potrebbero essere applicate al ciclismo per migliorarlo. Lefevere in particolare fa riferimento al tetto massimo di budget delle squadre automobilistiche, che in questo modo non vanno a creare troppa concorrenza tra i vari team.


«Su invito della Heineken ho partecipato al Gran Premio di Monza – a scritto Lefevere sulla sua rubrica -. Come manager di una squadra ciclistica di medie dimensioni, il confronto è stato duro. Quando parli di budget è dieci volte superiore al nostro. Qualcuno mi ha detto che il budget più grande di sempre in Formula 1 è stato quello della Toyota, quando erano in questo sport tra il 2002 e il 2009, prima che la federazione FIA ​​iniziasse a contenere le spese dei costruttori. Il loro budget annuale era di 500 milioni di euro, che attualmente è più di quello di tutte le squadre ciclistiche del World Tour messe insieme».

Naturalmente non è possibile confrontare i soldi necessari ad una squadra automobilistica con quelli di una squadra ciclistica, ma la questione del budget con un tetto massimo è qualcosa che secondo il dirigente fiammingo migliorerebbe il ciclismo. Dopo il viaggio in Italia, Lefevere è tornato a guardare la Vuelta e quello che ha visto della sua squadra non gli è piaciuto. Così le riflessioni tra ciclismo e Formula 1, si sono fatte più forti.

«Un altro fatto che ho appreso lo scorso fine settimana in Italia è che la Formula 1 lavora con un limite di budget dal 2021. La FIA obbliga i team a mantenere i propri investimenti al di sotto di circa 130 milioni di euro. Nel ciclismo questo tetto massimo di spesa è una sorta di mostro di Loch Ness che ogni tanto emerge. Troppi ciclisti forti corrono insieme invece che uno contro l'altro e troppe squadre ricche portano giovani di talento nelle loro squadre di sviluppo. Sta diventando una cosa molto cinica: proviamo a lanciare dieci uova contro il muro e continuiamo con quello che non è rotto. Quindi sì, un tetto salariale o di bilancio potrebbero migliorare il ciclismo».

Copyright © TBW
COMMENTI
Tardi
8 settembre 2024 08:56 frankie56
Non si smentisce mai. Adesso che gli sponsor più ricchi gli sono sfuggiti, fa il manager morigerato e prudente, anche se, devo ammettere, in qualche modo il concetto è corretto. Già psicologicamente al ritrovo i team potenti hanno un vantaggio: l'arrivo dei loro mezzi, l'allestimento del parco chiuso, l'attrattiva del super campione, la distribuzione di gadget più o meno inutili e quant'altro, spostano l'attenzione generale su di loro. L'ultimoarrivato poi: la bibita rossa e blu, fa una differenza enorme già a partire dalla omnipesente grafica. Levere, ti è scappata la vacca grassa, cercane un'altra. E basta.

Lefevere una manna per i giornalisti
8 settembre 2024 10:28 Bullet
Perché lui è sicuro che il tetto al budget in formula 1 non possa essere facilmente aggirato e che chi fa i controlli riesca a calcolarlo in modo altrettanto semplice. In teoria doveva livellare le differenze tra team per migliorare lo spettacolo ma guarda caso sono sempre gli stessi di prima là davanti e magicamente non ne parla più nessuno, forse perché non ha reso quello che doveva. E poi a quanto lo metterebbe questo tetto, a 20 milioni? Ci sono squadre che fanno corse wt con budget di neanche 4 milioni quindi cosa cambierebbe? Fossi in lui mi occuperei di cosa ha raccolto la sua squadra alla Vuelta però è sicuramente più facile parlare di formula 1 in questo momento.

Mi ricorda Santoni,vent'anni fa
8 settembre 2024 15:18 pickett
Non il corridore,il team manager.Nella trasmissione condotta da Gioia,che aveva come ospite fisso Stagi,invocava a gran voce la creazione del circuito Pro Tour.Poi,quando la sua squadra ne é rimasta fuori e ha dovuto chiudere,ha preso a inveire contro il Pro Tour.Lefevere é stato tra coloro che hanno fatto lievitare gli ingaggi,ora che sono arrivate squadre molto più ricche non gli sta bene,troppo comodo.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Primoz Roglic questo Giro d’Italia numero 108 vuole vincerlo e oggi, nella cronometro con partenza e arrivo a Tirana, ha dimostrato la sua superiorità. Per il campione sloveno è arrivata la maglia rosa, mentre la vittoria di tappa è andata...


Avremmo voluto scrive della Liegi Bastogne Liegi Juniores solo per darvi conto della vittoria del britannico Harry Hudson sul belga Leander De Gendt e Max Hinds,   ma purtroppo ciò che è successo in prossimità della linea d’arrivo in cima alla...


Joshua Tarling ha solo 21, ma oggi ha vinto la cronometro al Giro d’Italia confermando la sua classe in questa specialità. «E’ un'emozione speciale per me: è la mia prima vittoria di tappa in un grande giro ed è sicuramente...


Joshua TARLING. 10 e lode. Erano giorni che andava in giro a dire che pensava alla crono di Lucca, ma visto che c’era ha pensato bene di portarsi a casa anche quella di oggi, a Tirana. Joshua è un magnifico...


Sono bastati 13, 7 chilometri a Primoz Roglic per mettere le cose in chiaro per la classifica generale del Giro d'Italia. Niente di definitivo, come è naturale che sia, ma segnali già importanti inviati ai suoi avversari. Per chiarire la...


L'identikit ideale del campione che viene al Giro dovrebbe partire da un connotato principale: la serietà. Uso questo termine in disarmo, ormai quasi offensivo, ma potrei usare un sacco di altri sinonimi. L'importante è capirsi. E intendere il significato. Il...


Novità e sorprese, conferme e pronostici rispettati. Col fiato sospeso fino all'ultimo istante. Le emozioni non sono mancate nemmeno nella seconda tappa del Giro d'Italia 2025: la cronometro individuale di 13, 7 km - con partenza e arrivo a Tirana...


«Rispetto a una settimana fa avevo un’altra gamba» (Francesco Busatto, maglia bianca del Giro, conferma i grandi passi avanti fatti nel settore delle protesi). Dopo la lunga serie di piazzamenti raccolti da Van Aert negli ultimi anni, la Visma ha...


Volata vincente di Benoit Cosnefroy al Grand Prix du Morbihan di Plumelec prova della Coppa di Francia. Il transalpino della Decathlon AG2R La Mondiale ha regolato i connazionali Kevin Vauquelin e Clement Venturini, entrami della Arkea B&B Hotels, e l'uruguaiano...


Dopo il Grand Prix Herning e il Fyn Rundt-Tour of Funen di settimana scorsa, il calendario di gare in area scandinava è proseguito quest’oggi con la prima gara Elite della stagione in terra norvegese, il GP Sundvolden, che ha...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024