L'OMICIDIO DI ESTELA RODRIGUEZ. IL CAMIONISTA CONDANNATO A 18 MESI, LA PROTESTA DI PAPA' JUAN CARLOS

GIUSTIZIA | 10/06/2024 | 14:16
di Paolo Broggi

È una sentenza destinata a far discutere e che, nel breve volgere di poche ore, ha già suscitato proteste e indignazione. Si è concluso con una condanna al massimo della pena il processo nei confronti del camionista che il 9 febbraio del 2023 ha investito e ucciso la diciottenne ciclista spagnola Estela Dominguez, figlia dell'ex professionista Juan Carlos.


Letta così, sentenza da applausi. Il problema è che il giudice Tribunale 2 di Salamanca ha applicato il massimo della pena per il reato minore di omicidio per negligenza lieve: la legge spagnola - precisamente l'articolo 142.2 del Codice penale, nella Legge organica 11/2022, del 13 settembre - prevede una condanna da 3 a 18 mesi, appunto. Il camionista, chiamato a pagare le spese processuali, dovrà fare a meno anche della patente per l'identica durata di 18 mesi.


Prima del processo, la famiglia era stata risarcita dall'assicurazione con 218.500 euro. La ragazza, 18 anni, era in bicicletta quando è stata investita da un camion nella zona industriale della città di Salamanca. «Si conclude che sul luogo dell'incidente si è verificato un abbagliamento solare dovuto alla presenza del sole all'orizzonte - si legge nella sentenza -.Tuttavia nel punto dell'incidente, facendo la curva a sinistra, la visibilità è aumentata poiché il sole era sul lato destro, il che ci ha permesso di vedere i veicoli che viaggiavano davanti e, di conseguenza, ha permesso di vedere la bicicletta".

Il giudice di Salamanca raccoglie diverse argomentazioni per ritenere che l'incidente sia stata un'«imprudenza lieve». Quindi, sottolinea che "il vetro del parabrezza del camion non era pulito e che il camionista avrebbe dovuto accorgersi con largo anticipo della presenza della ciclista poiché la bicicletta aveva una luce posteriore rossa visibile ai più di 300 metria. In un altro paragrafo si legge che l'uomo "aveva la tendina parasole del veicolo montata e, allo stesso tempo, vi metteva la mano sotto per proteggersi dai raggi del sole, riducendo così ulteriormente la propria visibilità. È pienamente provato che il 9 febbraio 2023, sulla B.G.H, ha agito in modo leggero e imprudente non rispettando le regole essenziali di attenzione al traffico e agli incidenti stradali, dato che non ha regolato o ridotto la velocità del camion, motivo per cui si è scontrato a portata di mano con una bicicletta visibile, ad almeno trecento metri".

LA PROTESTA. Una protesta è andata subito in scena davanti alla sede dei tribunali di Salamanca per chiedere giustizia per Estela Domínguez, in prima fila papà Juan Carlos Domínguez: «Uccidere una persona e classificarlo come un reato minore è quasi ridicolo. Il colpevole infatti non andrà nemmeno in prigione. Ma se si fosse celebrato il procvesso con un altro capo di imputazione, sarebbe stato più facile arrivare alla verità. Estela aveva una luce che si vedeva a due chilometri di distanza, su quel rettilineo di 600 metri l'autista avrebbe doveva vederla, come l'ha vista l'auto dietro di lui. Questa tragedia non sarebbe accaduta se avesse guidato con tutti e cinque i sensi: l'uomo è un meccanico che andava a provare il camion, stava facendo dei test ma non stava facendo quello che avrebbe dovuto fare, cioè guidare».

Mamma Yolanda e papà Juan Carlos hanno perso la loro unica figlia ma non la voglia di insegnare ciclismo ai più piccoli: «La luce sulla bicicletta è importante, ma non devi pensare che ti vedano, ma, al contrario, che non ti vedano. Rinunciate alla precenza anche se ce l'avete: questo ho sempre insegnato a Estela. Nella mia scuola di ciclismo è capitato di dover sgridare bambini che hanno fatto cose sbagliate per vincere una sessione di allenamento, ma in questo caso non è stato così. Io continuerò a trasmettere questi messaggi affinché non accada a nessun altro quel che è successo a noi. E a chi giuida qualsiasi veicolo dico di pensare che hanno davanti una vita, che il ciclista può essere il figlio di un vicino e di un amico e che tutti meritano rispetto» ha detto Juan Carlos Dominquez al Diario de Valladolid.

Copyright © TBW
COMMENTI
Negligenza lieve
10 giugno 2024 17:51 apprendista passista
Purtroppo non si può nemmeno ridere su una sentenza del genere, vista la tragedia. Incomprensibile è dire poco, pochissimo...

Incidenti
10 giugno 2024 20:20 fido113
Ha ucciso una ragazzina ! che possa dannare all'inferno.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si è aperto nel segno di Romain Gregoire l’85° Giro del Lussemburgo. Con una volata lunghissima che gli ha consentito di respingere l’assalto di Marijn van den Berg, il giovane transalpino della Groupama-FDJ ha conquistato la frazione inaugurale, la...


La Nazionale Italiana è pronta a volare in Rwanda per il primo mondiale africano della storia delle due ruote. Dal 21 al 28 settembre Kigali sarà la capitale mondiale della bici e sulle sue strade saranno assegnati 13 titoli, equamente...


Il Grand Prix de Wallonie (1.Pro) è una questione fra velocisti e la risolve con uno sprint magistrale Arnaud De Lie. Il belga della Lotto trionfa di potenza scattando a 250 metri dall'arrivo in leggera salita e braccia al cielo...


Dopo il trionfo al GP de Fourmies di tre giorni fa, Paul Magnier ha ribadito di star attraversando un ottimo momento di forma conquistando la prima tappa, la Bardejov-Bardejov di 141.2km, dell’Okolo Slovenska (Giro della Slovacchia). Da principale favorito...


Pippo Ganna ospite a sorpresa della presentazione della Nazionale per i Mondiali. Qualche secondo di incredulità nel vederlo indossare la maglietta uguale a quella dei compagni, poi è lo stesso Pippo che spiega: «È sempre bello sentire il profumo d'azzurro,...


Con un orizzonte già segnato dai fasti del Mondiale Mountain Bike Marathon 2026, assegnato al progetto Mythos Primiero Dolomiti, l'associazione sportiva Pedali di Marca alza ulteriormente l'asticella e annuncia di aver formalizzato due importanti candidature per il futuro del ciclismo:...


Shari Bossuyt conquista la Cittadella di Namur e il Gp Wallonie.Al termine della salita a tornanti che conduceva al traguardo, la 25enne belga della AG Insurance - Soudal Team ha battuto in volata la vincitrice dello scorso anno Karlijn Swinkels (UAE...


Riescono a sognare queste due creature, anche in equilibrio precario. Aggrappati dolcemente ad una bicicletta, che è cavallo alato e mongolfiera, aquilone e bolla di sapone. Non è zucchero filato, perché non c’è nulla di dolce in una fuga da...


Ora è ufficiale. Davide Piganzoli correrà per il Team Visma | Lease a Bike nelle prossime tre stagioni. Il 23enne italiano è considerato un grande talento nelle gare a tappe e spera di crescere ulteriormente in questo ruolo con il...


La Vuelta si è appena conclusa come sappiamo, ma in Spagna si continua a discutere, tanto pubblicamente quanto nelle stanze della politica, perché fra poco più di un mese è in programma la presentazione del nuovo Tour de France e...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024