GATTI & MISFATTI. FORZA VIRUS

GIRO D'ITALIA | 15/05/2024 | 17:38
di Cristiano Gatti

La voce gira subito: ore contate per la passeggiata turistica di Teddy l'ingordo. Ha finito di fare la bella vita. Si profila all'orizzonte il suo grande avversario, sempre più forte e minaccioso: il virus. Nessuno l'ha iscritto, ma è partito da Torino senza farsi notare e tappa dopo tappa sta venendo fuori con prepotenza. Tutti i giorni, al via, facciamo la conta dei partenti, verso casa: malati veri, malati così così, malati con una bassissima soglia di sofferenza. Nel complesso, comunque una mezza epidemia. Gli ultimissimi sono Uijtdebroeks e Oldani, il primo addirittura maglia bianca, gran bel corridorino.


Girando per i pullman cerco di chiarire con i medici delle squadre la natura dei malanni, ma alla resa dei conti è come stabilire se sia meglio in bianco o al sugo: non c'è una spiegazione unanime e certa. Chi dice virus respiratorio – ma c'è anche qualche corridore appiedato da problemi gastroenterici -, chi dice ma quale virus, è colpa dei continui cambi di tempo e di temperatura, con tutto quel che segue in tema di laringiti, raffreddori, bronchiti. Chiedo anche se l'allarme sta spingendo a prendere qualche precauzione in più, tipo un prudenziale ritorno alla mascherina, ma tutti parlano del solito protocollo, niente di diverso: tamponi appena qualcuno ha i primi sintomi, rapporti esterni con tifosi e amici limitati al minimo, vestizioni e svestizioni in corsa e nel dopocorsa più tempestive. Per il resto, un bel segno di croce e che il Cielo provveda.


Se striscia il virus – o chi per esso –, ancora più strisciante è l'impronunciabile piano d'attacco degli avversari di Teddy. Dove non possono arrivare loro, adesso sperano chiaramente che arrivi la costipazione. Non per augurargli niente – no, figuriamoci, quando mai -, ma solo per pura verità: come colpisce gli altri, perchè non potrebbe azzoppare anche la maglia rosa? Fa parte dei giochi, in una gara di tre settimane. Lo sanno tutti. Non basta la forza, deve andare tutto bene. E se la forza è quella che è, sovrumana, insuperabile, la vulnerabilità si associa alla salute. Con un virus così dilagante, è un attimo patire (tenendo pure conto, confermano i dottori, che col passare dei chilometri e degli stress, il fisico s'indebolisce e la difese calano).

Messa così la seconda metà del Giro, torna prepotentemente d'attualità la teoria che tanto piace ai supertecnici dell'opinionismo da palco: il Giro non è finito, può ancora succedere di tutto. Ma va? E pazienza se non saranno i rivali a battere Teddy sulla strada, ma il malanno. Da qui in poi, gli osservatori non si concentreranno più sui soliti parametri di valutazione (watt, pendenze, distacchi). Al posto del cronometro, useranno il termometro.

Però vorrei dare subito una notizia, a chi tifa virus: risulta agli atti che Teddy abbia già battuto pure quello. Più precisamente: lo stia battendo. La Uae se l'è trovato in casa sin dai primi giorni, ne hanno sofferto in diversi, corridori e personale. Anche Teddy. Il giorno peggiore resta quello della cronometro Foligno-Perugia, così mi conferma il diesse Fabio Baldato, quel giorno pure lui in bambola, guarda caso il giorno in cui il mondo-Giro accusò poi Teddy d'essere un po' isterico, quanto meno nervoso e scorbutico. Altro che insofferenza alla popolarità e ai cerimoniali rosa: era preoccupato, seriamente preoccupato perchè non stava bene (alla faccia della malattia, crono stravinta, quanto avrebbe rifilato se perfettamente in salute?).

Il peggio comunque sembra passato. Teddy ha ancora le narici un po' infiammate – notare nei primi piani l'abbinamento cromatico con la maglia rosa –, ma siccome di armocromisti ne abbiamo già abbastanza converrà assestarci nella nuova prospettiva del Giro 2024: tecnicamente, in gara, è strafinito, ma fino all'ultimo chilometro si porterà dietro l'incombente variabilità dell'imponderabile, dal virus al vaso di gerani in testa. Ammettiamolo, va bene, può succedere di tutto. Al Giro come nella vita. Ma qualcosa mi dice che, eventualmente, a battere Teddy non sarà un avversario in bici.

Copyright © TBW
COMMENTI
Mah....
15 maggio 2024 17:50 Stef83
Sarò strano, ma io questi articoli certe volte non li comprendo proprio...

Infatti
15 maggio 2024 17:57 italia
"Non sara' un avversario bici" ma ...... la sua testa; nessuno ha notato che nella caduta ai 400 m è caduto un corridore che dal centro si è spostato a destra ..... e si sfortunatamente si spostava a sinistra chi prendeva? ..... il Teddyfesso ....

Gatti
15 maggio 2024 18:19 Ale1960
È risaputo,simpatizzo Pogacar. Lei però, Gatti, con questi continui articoli giornalieri sempre impostati su "Teddy" (orribile nomignolo), riesce ad alimentare l'antipatia verso questo grande atleta. Concordo con Stef83, nel dire che certi suoi articoli sono incomprensibili e inutili.

Menomale
15 maggio 2024 18:32 SephoraAA
Che è sloveno e non italiano...gliene frega zero delle superstizioni...state stufando co sta lagna...almeno analizzate le tappe,se proprio volete parlare di qualcosa

Xitalia..........
15 maggio 2024 18:51 9colli
siamo messi propio male.............""Venerdi 17"" maggio c'è la"" 13° "" tappa !!! Comè farà Tadej con la superstizione ITALIANA dei se e dei ma ????

Ormai
15 maggio 2024 19:13 Bicio2702
i giornalisti sportivi non sanno più cosa scrivere su questo Giro.
Quindi tendono a riempire il vuoto con il nulla.

Forza Pogacar e forza tutti
15 maggio 2024 19:22 apprendista passista
Spero né lui né gli altri abbandonino per malanni. Detto questo Pogacar vince perché è il più forte, il Giro è bellissimo e disegnato molto bene. Effettivamente, però, Pogacar rischia troppo. E forza Tiberi, molto bravo.

Previsione
15 maggio 2024 19:31 italia
Per me il giro se lo giocano il "vecchietto" e il "giovane" ossia Thomas e Tiberi; Taddeo si ritirera'.

Articolo inutile
15 maggio 2024 21:09 ghisallo34
Punto

Italua
15 maggio 2024 21:20 Ale1960
La tua previsione è una speranza. Ti auguri solamente che allo sloveno capiti qualcosa, virus o caduta, fa lo stesso. Forza Tadej dimostrati più forte anche di questi gufi!

X italia
15 maggio 2024 21:57 Maurone
già che ci sta e visto che sa tutto perchè non ci da 6 numeri da giocare al superenalotto?

Articolo sterile
15 maggio 2024 22:40 Arrivo1991
Nessuno " tifa il virus ". Detto questo,mi chiedo come sia possibile scrivere simili editoriali. Nemmeno ci fosse un covo di cospiratori anti Teddy.

Domanda
16 maggio 2024 07:42 Carbonio67
Ha chiesto ai "beccamorti" ? Magari sono loro che a furia di lanciare anatemi, sperano nel ritiro dello Sloveno. Magari...o non e' che ci sono sempre stati problemi in corse di 3 settimane ? O no ?

malati veri, malati così così, malati con una bassissima soglia di sofferenza.
16 maggio 2024 08:25 AleC
Quanto poco bisogna capire della vita di un ciclista professionista per scrivere una fesseria gratuita del genere. Il peggiore bar sport. Tanto sicuro questo commento lo cancellano

malati veri, malati così così, malati con una bassissima soglia di sofferenza.
16 maggio 2024 17:34 alfiobluesman
Tante vero che dopo una caduta, spesso con le ossa rotte riprendono la bici e tagliano il traguardo . Bassissima soglia di sofferenza......

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
L'assenza Van Der Poel ha davvero aperto gli scenari, trasformando l’ottava prova della Coppa del Mondo Elite di Dendermonde (Belgio) in una corsa molto più tattica e combattuta del solito. Alla fine l'ha spuntata il campione belga Thibau Nys (Baloise...


Bellezza in bicicletta? Moltissimo di più. Affascinante, seducente, incantevole, era diventata il simbolo della grazia e dell’avvenenza, l’icona dello splendore e dell’attrazione, in altri tempi l’avrebbero chiamata Afrodite o Venere. Il colore perfetto per lei si direbbe un non colore,...


Solito monologo di Lucinda Brand che non perde l'occasione di mostrare la sua forza. Anche a Dendermonde l'olandese della Baloise Glowi Lions non ha avversarie e conquista l'undicesima vittoria consecutiva settima nella Coppa del Mondo di Ciclocross donne elite che...


Super Italia nella quarta prova della Coppa del Mondo di Ciclocross juniores che si è svolta a Dendermonde in Belgio. Gli azzurri dominano la scena e conquistano il successo con il campione italiano Patrik Pezzo Rosola, il primo in Coppa per...


Con il sesto posto di Stefano Viezzi si è conclusa la quarta prova della Coppa del Mondo di Ciclocross under 23 svoltasi a Dendermonde (Belgio) e che ha visto il trionfo, il terzo nella Challenge UCI, di David Haverdings olandese...


Terzo successo nella Coppa del Mondo di Ciclocross per la giovane iridata Lise Revol che consolida la sua leadership nell speciale Challenge UCI per la categoria donne juniiores. La diciasettenne francese trionfa in solitaria sul traguardo di Dendermonde (Belgio) dove...


Il lavoro delle diplomazie in rappresentanza di RCS Sport & Events e delle squadre che parteciperanno al prossimo Giro d'Italia non ha dato finora i risultati attesi e le parti sono ancora piuttosto lontane. Al centro della contesa, ancor prima...


La vigilia del Gran Premio Valfontanabuona di ciclocross che quest'anno è valido quale Coppa Italia Giovanissimi, è sempre ricca di eventi. Il Velo Val Fontanabuona di Roberto Portunato ha infatti ideato due riconoscimenti, il Premio Fontanino e il Premio Adriano...


Tra i corridori che hanno rischiato di finire la propria carriera nel 2025 dopo la fusione tra la Intermachè e la Lotto, c’è anche Arne Marit, che solo da poche settimane ha trovato un ingaggio al fianco dell’amico Remco Evenepoel....


L’ultima versione del riuscitissimo faro anteriore Allty ha davvero molto da offrire, a partire dai potentissimi 1500 LM che possono essere sviluppati. Se cercate una soluzione slim, potente e dotata di tante funzionalità,  Allty 1500S è il faro giusto per illuminare...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024