SICUREZZA. PLUGGE: «E' ORA DI RENDERE ATTIVA SafeR PER IL BENE DEI CORRIDORI E DEL CICLISMO»

PROFESSIONISTI | 07/04/2024 | 10:41
di Francesca Monzone

In un momento in cui il ciclismo con le tante cadute è diventato più fragile, Richard Plugge, CEO della Visma-Lease a Bike, non vuole nascondersi dietro le preoccupazioni di chi sta attraversando un periodo difficile, ma vuole richiamare l’attenzione sul modo migliore per risolvere i problemi di sicurezza nel ciclismo e utilizzare SafeR, di cui è fondatore, per trovare idonee soluzioni.


Venerdì  a Compiègne, città da dove oggi prenderà il via la Parigi-Roubaix, la Visma – Lease a Bike ha organizzato una conferenza stampa, non solo per spiegare le regioni per le quali Merijn Zeeman andrà via dalla squadra, ma anche per fare il punto sul tema sicurezza. Zeeman dal ciclismo passerà al calcio con la squadra AZ Alkmaar dal prossimo primo dicembre, lasciando una squadra con la quale ha vinto tutti e tre i grandi giri in una sola stagione. Ma quello che doveva essere l’argomento principale è passato in secondo piano e la maggior parte delle domande si sono concentrate sul tema sicurezza e su SafeR, tra i cui fondatori c’è proprio Plugge ma anche Patrick Lefevere. «Sono molto triste e arrabbiato. Ho pensato a tutto il dolore che stavano provando  quei corridori – ha detto Plugge durante la conferenza -: non solo il nostro Jonas Vingegaard, ma tutti quelli che erano a terra e tutte le persone coinvolte. Sono arrabbiato perché con SafeR abbiamo un’organizzazione pronta che aspetta la spinta finale per agire e tra i sostenitori ci sono ASO e Flanders Classics. Spero che una cosa del genere non succeda ancora, perché mi farebbe arrabbiare ancora di più».


SafeR, come si legge dal sito dell’UCI, è un'entità indipendente per migliorare la sicurezza del ciclismo su strada professionistico di cui Richard Plugge e Patrick Lefevere sono tra i primi fondatori.

Quindi un ente nato per dare una risposta concreta ai numerosi incidenti che stanno affliggendo il ciclismo. Si legge inoltre che SafeR sarà finanziato congiuntamente dagli organizzatori, dai corridori, dalle squadre e dall'UCI. L'ente avrà il compito di analizzare i rischi relativi ai percorsi delle gare UCI WorldTour, UCI Women’s World e UCI ProSeries. Nel frattempo anche INEOS è salita sul carro e, come ha sottolineato Plugge, anche ASO e Flanders Classics, tra gli altri, sono sostenitori dell’ente. SafeR era già stato presentato alla partenza del Tour lo scorso anno. Tuttavia, l'organizzazione indipendente, che vuole aumentare la sicurezza nel ciclismo, dopo quasi nove mesi non è ancora attiva.

«Si tratta solo di politica, e in questo caso non è una soluzione – ha continuato  Plugge -. Parla dell'aspetto umano, dei danni subiti dai corridori, dalle squadre e dal ciclismo. Quante mamme pensano ancora che sia una buona idea che i propri figli inizino a pedalare? Questa è una pessima pubblicità per il nostro sport. Mentre abbiamo un’organizzazione pronta che vuole fare qualcosa al riguardo. Questo non dovrebbe avere nulla a che fare con la politica. Questi sono affari. Anche l’UCI vorrebbe partecipare. Questo è il momento di andare avanti». 

Ma secondo Plugge, ci sono diverse parti, tra cui anche delle squadre che non sarebbero d’accordo su questa iniziativa indipendente.

Plugge si è dimostrato disponibile nel fornire tutte le informazioni necessarie, per far comprendere l’importanza e l’immediato inizio di attività di SafeR. «Riguarda due aspetti: il primo è lo svolgimento della corsa. Le recinzioni, i percorsi, le auto sul percorso. La seconda parte riguarda il comportamento. Tenuto dai corridori, ma anche dai team leader, dalle motociclette, dai giornalisti, dai fotografi. Se si guarda lo svolgimento della gara, vogliamo aumentare la sicurezza fornendo più protezione, ma anche controllando i percorsi in modo più approfondito. Non sto dicendo che possiamo prevenire tutte le cadute come quelle nei Paesi Baschi, ma possiamo rendere il tutto molto più sicuro».

In casa Visma-Lease a Bike, la chicane che ha introdotto la Parigi-Roubaix per la Foresta di Arenberg è stata accolta positivamente. «Ciò che fa ASO merita naturalmente tutti gli elogi. Se vogliamo possiamo discutere a lungo se quella chicane sia buona o meno, ma il fatto di averci pensato è un primo passo. Quindi puoi rifiutarla e chiederti su Twitter se questo sia uno scherzo oppure sostenere che in realtà questa scelta sarebbe dovuta accadere molto prima. Ma potresti anche essere felice del fatto che qualcuno finalmente stia realmente guardando cosa accade e  dall’alto  cerchi di affrontarlo».

Oltre ai percorsi e all'organizzazione delle gare, Plugge si preoccupa anche del comportamento dei corridori. «Abbiamo bisogno di un arbitraggio coerente, di commissari di giuria esperti nel loro campo. Dobbiamo coinvolgili professionalmente e combattere i comportamenti sconsiderati». Riguardo il comportamento dei ciclisti in corsa, ma anche quando ci sono incidenti come ai Paesi Baschi, non tutti i corridori reagiscono nello stesso modo ed è Zeeman a riportare una testimonianza importante e che dovrebbe portare ad una maggiore consapevolezza sui comportamenti da tenere in gara. «Ci sono conseguenze reali - ha aggiunto Zeeman –, ti comporti male e poi sei sospeso per quattro settimane. Ho parlato con Steven Kruijswijk, che era presente al Giro dei Paesi Baschi. Quando la corsa è stata neutralizzata e le ambulanze stavano ripartendo, c’era Milan Vader che piangeva in disparte. Ma altri corridori stavano già suonando i tamburi, perché all'improvviso avevano la possibilità di correre perun posto tra i primi dieci nei Paesi Baschi. Steven era molto arrabbiato per questo. Quello doveva essere il solo momento per affrontare il problema ed aprire un dialogo con Adam Hansen del CPA e basta».

Copyright © TBW
COMMENTI
Limitazione rapporti massimi
7 aprile 2024 17:14 comodi70
Introdurre una norma per limitare i rapporti massimi altrimenti di questo passo tra poco montano in 58*11 per fare discese da kamikaze.

Ridurre le velocità e indumenti più resistenti
7 aprile 2024 18:45 marco1970
Oltre a una messa in sicurezza dei percorsi con gommapiuma in alcuni punti pericolosi,occorre ridurre le velocità delle bici appesantondole o vietando rapporti con i quali sviluppare velocità mostruose specie in discesa.Inoltre ,nessuno si è accorto della fragilità delle divise dei corridori che si lacerano completamente dopo una scivolata, provocando ferite e contusioni nel corpo dei corridori? Convocare immediatamente gli stati generali del ciclismo per esaminare e risolvere il problema .

Finalmente!
7 aprile 2024 22:19 Bona85
Finalmente 2 commenti che hanno un senso logico! Pienamente d’accordo con comodi70 per limitare il rapporto massimo usato in corsa, così davvero caleranno le velocità e ci sarà più sicurezza, altro che balle di fieno e materassi….inoltre sono pienamente d’accordo con marco1970 niente più uso di body finissimi nelle gare in linea ma solo in gare a cronometro (dalle mie parti anche gli esordienti cominciano a chiedere i body per correre assurdo!)

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Arrivano da Alicante, dove la Lidl Trek ha aperto ai media le porte del suo ritiro, le prime indicazioni sui programmi dei corridori di punta del team statunitense.Juan Ayuso per la classifica generale e Mads Pedersen per la maglia verde...


Finalmente torna Mathieu van der Poel. L’olandese da domenica a Namur, in Belgio tornerà a gareggiare nel ciclocross. Il campione dell’Alpecin-Deceuninck, a 30 anni, disputerà a Namur la prova di Coppa del mondo, primo degli appuntamenti (12 o 13 cross)...


Un altro giovane talento mette il Tour nel mirino: parliamo di Cian Uijtdebroeks, il ventiduenne belga che ha lasciato la Visma Lease a Bike, dove si sentiva un po' "stretto", per approdare alla Movistar. Con i tecnici della formazione spagnola,  Uijtdebroeks...


La UAE Team Emirates – XRG presenta la nuova divisa per la stagione 2026: firmata da Pissei, rapprersenta il quarto capitolo di una partnership basata su innovazione, performance e ambizione condivisa. Costruire la squadra migliore al mondo non dipende mai...


La serata di mercoledì 10 dicembre 2025 ha salutato il ritorno del Giro d’Italia con una tappa domenicale, quella che chiude la seconda settimana di gara con il via da Voghera, che prevede il traguardo nel capoluogo lombardo. Tappa per...


Remco Evenepoel ha parlato nel dettaglio del suo programma e delle sue intenzioni durante la conferenza stampa che la Red Bull – Bora Hansgrohe ha tenuto in Spagna. Una sorta di esordio con i nuovi colori per il belga che...


Van Rysel, marchio appartenente al grande gruppo Decathlon, fornirà anche per il 2026 alla formazione Decathhlon CMA CGM divisa, caschi, occhiali e bicicletta. Restano fedeli i colori del telaio, anche se qualche piccolo cambiamento c’è rispetto alla stagione precedente. Le bici fornite al...


Le onde s’infrangono sul litorale della Costa Blanca. Sulla carreggiata adiacente transita il treno SD Worx-Protime, lo squadrone World Tour femminile multinazionale. A fare l’andatura è la lecchese Barbara Guarischi. “I miei anni d’attività sono numerosi – afferma poi a...


La UAE è un'eccellenza planetaria a larga trazione tecnica italiana. Tra i numerosi direttori sportivi del nostro Paese nel team di Pogacar, di quelli magari che si sentono meno ai microfoni e si leggono meno sui giornali, c'è Marco Marzano....


Dici Zoccorinese e subito pensi a Giovanni Villa. Quel burbero e generoso brianzolo che a modo suo ha fatto la storia del ciclismo dilettantistico nella piccola frazione di Vergo Zoccorino una realtà immersa nella natura, con splendide dimore storiche, antiche chiese...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024