SARONNI. «POGACAR E' IL MERCKX MODERNO, PUO' CENTRARE LA DOPPIETTA»

INTERVISTA | 20/12/2023 | 17:57
di Antonio Simeoli

Il più grande è Coppi, e non si discute, il più forte è Merckx, e anche questo non si discute. «Ma il mio Pogacar, cari signori, è il Merckx dei giorni nostri, perchè vince su ogni terreno come fanno i grandissimi».


Parola di Giuseppe Saronni, 66 anni, 193 corse vinte in carriera (su quelle dichiarate da Moser avrebbe da ridire, ma siamo a Natale), due Giri d’Italia, la fucilata mondiale di Goodwood, tanto altro, ma in questo caso semplicemente, si fa per dire, colui che ha scoperto Tadej Pogacar facendolo passare pro alla Uae nel 2019.


Saronni, lo sloveno correrà il Giro oltre il Tour, vuole la doppietta: è sorpreso?

«No, è un fuoriclasse, per lui tutto è possibile. Certo è che negli ultimi anni ci hanno provato davvero in pochi. L’accoppiata ora è piuttosto Tour-Vuelta, ma non è la stessa cosa».

Perché?

«La Vuelta non è il Giro, arriva come ultima grande corsa a tappe della stagione, là vincono buoni corridori, certo, ma il Giro, per percorsi, tradizione e pressione e altra cosa».

Ci prova al momento giusto?

«Sì, per due motivi. Credo che il Giro sia una corsa molto più adatta a lui rispetto al Tour: la primavera è un periodo in cui lui riesce a trovare una grande condizione ed esprimere il meglio di sè».

Poi?

«Gli organizzatori, cui vanno i miei complimenti, direttore Mauro Vegni in testa, hanno disegnato un percorso perfetto per lui: sùbito Oropa, due lunghe crono e ultima settimana non durissima. Negli ultimi anni anni la durezza dei percorsi ha spesso scoraggiato i corridori forti dall’affrontare la campagna d’Italia».

Pogacar ha perso le ultime due edizioni del Tour da Vingegaard: non c’è il rischio di perdere ancora dopo le fatiche del Giro?

«Certo, ma non considera una variante: Taddeo è un campione e ragiona da campione. Sa che così entrerebbe nella leggenda con Coppi, Merckx e gli altri 5, sa anche che, arrivando al Tour con la maglia rosa in bacheca, correrebbe più sereno ribaltando un po’ di pressione sul rivale danese, fortissimo anche perchè prepara solo quel grande giro all’anno».

Tra Corsa Rosa e Grande Boucle ci sono solo 33 giorni di riposo...

«Vero, ma lui vuole provarci. Anche se, prendendo subito la maglia rosa, poi bisogna vedere se avrà una squadra all’altezza per difenderla senza sfiancarsi. La sua scelta, però, ha acceso i riflettori su una corsa che da troppi anni è offuscata dal Tour».

Che nel 2024 per la prima volta partirà dall’Italia...

«Certo. Ma con Pogacar in maggio i tifosi avranno ora di che divertirsi davanti alla tv e sulle strade. Immagino da voi a Nord Est, terra che respira da sempre grande ciclismo, la calata di tifosi sloveni nell’ultima settimana, come accaduto in maggio con Roglic...».

Quando gli ha fatto firmare il contratto quattro anni fa avrebbe pensato...

«Fabrizio Bontempi, direttore sportivo alla mia Uae seguiva da sempre il ciclismo sloveno. Hauptman, ct della Slovenia, ci aveva segnalato questo talento, sono andato a vederlo nell’ultima tappa del Giro del Friuli under 23 del 2018 e ho visto un extraterrestre. Pronti via, ha staccato tutti con una facilità disarmante, ma da qui a pensare che potesse vincere sùbito due Tour e tanto altro ce ne passava. E poi c’è una cosa che ha influito nella scelta di provare la doppietta: Pogacar ama l’Italia, le sue prime corse le ha vinte sulle vostre strade a Nord Est, ama il pubblico italiano e vuole vincere a due passi da casa sua».

Roglic, Pogacar: eppure la Slovenia ha solo due milioni di abitanti...

«Incredibile. Ho sempre ammirato il modo di gestire lo sport in quel paese. Primeggiano in tutto. E attraverso lo sport creano cittadini del futuro, sani».

L’Italbici avrebbe bisogno di un Saronni, ora i talenti esplodono a 20 anni come ha fatto lei vincendo il primo Giro a 21...

«Sull’età io ho sempe detto: il talento non ha età. Sul ciclismo italiano in crisi vedo sempre poche squadre, ai miei tempi ce n’era una in ogni paese, e poche corse. Allenarsi per i ragazzi è impossibile per le strade pericolose, e il ciclismo è anche diventato uno sport costoso. Insomma, siamo pieni di amatori e pochicorridori veri».

Manca anche fame?

«Sì, il ciclismo è uno sport duro, vince chi si sacrifica di più. I giovani d’oggi ne hanno voglia?» .

Ci aggrappiamo a Ganna...

«Un fenomeno, come quelli del quartetto su pista. A propopsito vediamo come crescerà Jonathan Milan, altro talento».

Saronni tra Evenepoel, Van Aert e Van der Poel: chi sceglie?

«Fortissimi, ma se Van Aert selezionasse meglio gli obiettiuvi...».

Buon Natale. Con la biglia di Pogacar in rosa sull’albero.

dal Messaggero Veneto

 

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COMMENTI
Infatti
20 dicembre 2023 21:03 Arrivo1991
Ma Saronni, ha visto la Vuelta 2023 ? Vingegaard la correva, dopo il Tour. Quindi l'affermazione che prepara solo il Tour e' falsa. Inoltre, ricordo a Saronni che Vingegaard ha vinto tante altre corse, tra cui il Delfinato. E incredibilmente, ora e' il il Giro piu' adatto a Tadej, rispetto al Tour. Ma certo Saronni, certo....

Aggiungo anche
20 dicembre 2023 21:07 Arrivo1991
Che se Saronni dice che Vingegaard prepara solo il Tour, andrebbe fatto notare che se un'affermazione non e' vera, va corretta. Vingegaard, lo ricordo, ha corso da protagonista la Vuelta da protagonista,non certo per passeggiare

Mi pare
20 dicembre 2023 21:26 Albertone
Caro Saronni, quando Pogacar ha vinto i due Tour, cosa preparava ? Quello. Non capisco questa tiritera. Che Pogacar sia piu' versatile e completo e' vero, ma non corre da solo.Faccio notare che l'articolo e' pieno di errori ortografici, come ho segnalato ieri

Slovenia
20 dicembre 2023 21:53 Cicorececconi
Intervista di parte (ovviamente), con questo continuo paragone con Eddy, che e' noioso. Vingegaard non fa solo il Tour, ma va bene dire il contrario, tanto lo dice Saronni. Il quale, afferma riguardo alla Slovenia :" Ho sempre ammirato il modo di gestire lo sport in quel paese." Mi piacerebbe chiedergli cosa conosce della Slovenia, dato che prima di Roglic e Vingegaard era principalmente conosciuta per saltatori con gli sci. Ma va bene cosi.

Giro
20 dicembre 2023 22:05 Thedoctorbike
Si, caro Saronni. Giro talmente impegnativo, che si e' risolto dopo settimane con tappe a passeggio come campo imperatore e una crono finale su mulattiera cementata.Ma forse ho visto io un Giro al sonnifero. A no, anche quelli che scrivono di ciclismo parlavano di noia ( basta cercare un pochino a ritroso nel sito ). Come scritto da Arrivo191, alla Vuelta deve aver corso il sosia di Vingegaard. Un buon sosia, visto che poteva vincerla. Dopo aver corso il Tour,vincendolo.

Aspettiamo
20 dicembre 2023 22:08 noel
di vedere cosa avrà fatto a fine carriera...

Boh
21 dicembre 2023 06:54 kristi
Spero solo che da qui a maggio ( è lunga eh) non sia un continuo fiorire di articoli inneggianti a doppiette che fino all anno scorso ogni media diceva non più possibili oggi . Io credo che la differenza più sostanziale tra pogacar e vingegaard sia la sovraesposizione mediatica continua dell uno contro l assenza quasi totale dell altro . Due stili , due caratteri . Di certo il bimbo influencer che impenna con la vespa raccoglie molti like , ma appunto , la maggioranza dei suoi tifosi sono il popolo social , notoriamente poco preparato su ogni cosa , e incline alle moda . Il tifoso del danese di solito invece è colui che ne capisce di ciclismo e che "spesso" lo.pratica o lo ha praticato . Fate vobis .
P.s.
Su Saronni che dire sono 5 anni che VENDE il prodotto pogacar manco fosse la Madonna scesa in terra .

x Jonas
21 dicembre 2023 12:29 Bullet
Sta storia, molto in voga soprattutto da noi che cerchiamo in ogni modo di "italianizzare" Pogacar, che Vingegaard prepara solo il Tour, come dire che alle altre corse non si presenta o le usa solo come allenamento in vista del Tour, andrebbe domandata al diretto interessato, sarei curioso di sapere cosa risponde...molto curioso.

Kristi
21 dicembre 2023 13:19 Ale1960
Insomma fammi capire. Pogacar è il corridore preferito dai "divanisti" che di ciclismo non ci capiscono niente e Vingegaard invece, il preferito da coloro che il ciclismo lo praticano e che di conseguenza sono veri intenditori di questo sport. Tadej un corridore da circo e il danese corridore docg. Non capirò mai tutto questo astio verso lo sloveno.

X Bullett
21 dicembre 2023 15:25 Forza81
La risposta e' che Vingegaard non e' in ombra a nessuno, come qualche giornalista di parte vorrebbe far credere. I risultati parlano chiaro, mi pare. Se poi si vuole sempre denigrare chi ha battuto Pogacar piu' volte,basta dirlo. Questo ovviamente non e' riferito a te, ma a chi continua instancabilmente a voler mettere in ombra il fuoriclasse danese.

povero Pogacar....
21 dicembre 2023 16:04 Fuga da lontano
2 TDF
2 Tirreno
1 Parigi-Nizza

1 Liegi
3 Lombardia
1 Fiandre
1 Amstel
1 Freccia Vallone
1 strade bianche

1 bronzo olimpico
1 bronzo mondiale

E state qui a fare la punta alle matite?
E'dai tempi di Hinault che un ciclista vinceva sia il TDF e 3 su 5 delle monumento e lo mettete in dubbio?
Ha lo stesso palmares di un grande come Michele Bartoli ma con 2 TDF in più e ha solo 25 anni.
Saronni descrive la realtà, Poga vince su ogni terreno. Sbaglia?

Comunque facciamoci spiegare dal presuntuoso Kristi come si leggono gli albi d'oro che, fortunatamente, di social non hanno proprio nulla, sono reali e sono li da leggere (e comprendere).

PS: ma un certo Giuseppe Saronni quindi è uno del popolo social, poco preparato su ogni cosa e incline alla moda e non è colui che ne capisce di ciclismo e che "spesso" lo pratica o lo ha praticato. Fate vobis .

Caro Frank
21 dicembre 2023 16:26 Albertone
Caro, Frank, noi che siamo ospiti di un sito che a differenza di altri ci permette di commentare (cit), lo facciamo. Se poi ti sei perso che Vingegaard non prepara solo il Tour ( Vuelta secondo) e' un problema tuo. Nessuno ha contestato Pogacar ne tantomeno lo ha criticato. Stai sereno, che negli elenchi a volte ci infili la Us Postsl con 3 giri in un anno.

Grande Albertone
21 dicembre 2023 18:54 Fuga da lontano
Buon natale Albertone!

Nemmeno
21 dicembre 2023 22:24 Albertone
Natale con la maiuscola. Salutaci la tua redazione e attendo ( ancora ) l'elenco dei siti su cui esiste la censura. Ci vuole un'elenco anche qui, perche' altrimenti e' ( e resta ) uno spot. Malfatto

Ussignur....
22 dicembre 2023 10:11 Sandro
Più forte questo o quello? Questa generazione ha 5 corridori PAZZESCHI ( purtroppo nessun italiano). Tra un po di anni faremo la contabilità delle vittorie, ma vingegard ha quasi vinto 2 GT quest'anno, è veramente fortissimo.
Semplicemente pogacar sta facendo un altro campionato, sono 40 anni che non si vede qualcosa di simile, vince o può vincere su qualsiasi tipo di percorso, certo Jonas non corre solo il tour, ma non compete su altro che non siano corse a tappe. L'altro, pogacar, sta facendo qualcosa di unico, che, forse, più che i ragazzini con i social, solletica l'immaginazione di chi ha una certa ed ha visto correre almeno Hinault... Come me.... Godiamoceli

Sandro
22 dicembre 2023 16:18 Arrivo1991
Sicuro, ma appunto perche' Vingegaard non corre solo il Tour, a Saronni andava fatta questa domanda :" ma lei, la Vuelta l'ha vista ? " . Invece no, viene trascritto cosi, salvo che poi i fatti dicono altri. Idem i risultati. Ma l'utente che ci fa l'elenco, la matita non la trova per Vingegaard. Trascrive solo i risultati che sono comodi alla sua tesi. Ottimo

@Albertone
23 dicembre 2023 17:34 Frank46
Ho provato a scrivere ieri ma non mi hanno pubblicato il commento. He ci credi o no sappi che non sono Fuga da lontano. Oltretutto ho sempre detto che non è giusto dire che Vingeegard corre solo il Tour e ho detto molte volte che aveva praticamente vinto la Vuelta.

Inoltre ci tenevo a precisare che anni fa commentavo. O riniziato a commentare quest'anno durante il Giro d'Italia ma ho trovato un ambiente molto tossico e con pochi appassionati e sinceramente ho altro da fare. Non dico che non commenterò più ma quello che è sicuro è che a strano che mi si continui a nominare anche se non commento . Tra l' altro questo utente si diverte a lasciare il dubbio che in realtà sia io fuga da lontano. Contenti voi.

Strano Frank46
23 dicembre 2023 20:12 Carbonio67
Ha praticamente vinto la Vielta. Strano che tu, eri proprio uno dei contestatori abituali delle tappe della Vuelta. Me lo ricordo bene. Quindi, prima di parlare di ambiente "tossico" pensa a cosa scrivi. Le polemiche su chi vince, hanno lo spazio di una giornata. Qui, dopo mesi, siete ancora dietro a contestare la Jumbo. Quindi, vedi tu qual'e' l'incongruenza.

d'accordissimo con Saronni
25 dicembre 2023 18:38 maria2022
Fa ridere il covo di haters-poracci di POgacar che ci sono in questo triste sito (in particolare il tizio dietro il nomignolo di Albertone) sminuendo un ciclista favoloso come Tadej, mentre tutti I VERI GRANDI DEL CICLISMO, MERCKX incluso, non hanno che parole di lode per lo sloveno e considerazioni che sia il piu grande del momento. Questo non va contro Vingo, a chi anche adoro e considero il miglior scalatore del momento, ma Tadej è tutt'altro, solo chi è malato di odio e invidia puo ignorarlo.

X Maria
26 dicembre 2023 10:28 Albertone
Un'altra cosa. Ma la scelta del nick con cui scrivere, lo decidete in base ai giorni pari/dispari ? Perche' basta scrivere le stesse cose 1 volta sola, senza tanto girarci attorno quando non si sa argomentare. Poracci

@ albertone
26 dicembre 2023 19:18 Carbonio67
Manca solo il sapiente toscano del forum, poi la compagnia e' completa. Grande Maria, ennesimo nick che salta fuori a comando !

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