
Sport, competizione, agonismo, ma anche spirito di aggregazione e voglia di stare assieme, unendo la scoperta di nuovi luoghi e la bellezza dei paesaggi alle tradizioni e culture locali, coinvolgendo l’enogastronomia, il settore dell’artigianato, la rivalutazione dei territori in linea con il rispetto per l’ambiente e la natura: è tutto questo a fare della bici uno dei mezzi di mobilità sostenibile più amato dai turisti.
E l’Italia, con le sue straordinarie bellezze paesaggistiche e naturali, si conferma essere pienamente parte attiva di quella “rivoluzione gentile” che coinvolge tutte le regioni, da nord a sud come dimostrano i numerosi spazi dedicati alle destinazioni turistiche presenti all’Italian Bike Festival.
Un comparto economico, quello del cicloturismo, che stando ai dati del Rapporto Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) 2022, si conferma in costante crescita, soprattutto in fase post-pandemia, con oltre 30 milioni di presenze legate al mondo della due ruote e un indotto di oltre 4 miliardi di euro.
Nel corso della tre giorni dedicata al ciclismo “slow”, all’interno del Misano World Circuit molti sono stat gli eventi e gli stand dedicati alle realtà di promozione turistica e alle destinazioni: dall’Emilia-Romagna, che ospita la manifestazione in uno dei luoghi simbolo dello sport, al Veneto, al Piemonte, e ancora Lombardia, Toscana, sino a Calabria e Sicilia. Innumerevoli luoghi, ciascuno con le sue caratteristiche, che contribuiscono a rendere l’Italia una delle mete più ambite dai cicloturisti. A confermarlo, le numerose testimonianze che da venerdì si sono alternate, tra campioni dello sport, rappresentanti istituzionali e dei diversi enti di promozione, anche sul palco dell’Arena Talk Turismo, che ha inaugurato il fitto calendario di appuntamenti (ben 12 incontri) riservando spazio a due tra le principali e più ambite mete dagli amanti del turismo in sella: Emilia-Romagna e Toscana. E se per la prima sono stati presentati a un fitto pubblico le Ciclovie, i numerosi eventi tematici e i bike hotel che caratterizzano tutta la regione, per l’altra un focus è stato dedicato al singolare Atlante dedicato al cicloturismo.
A seguire ampio spazio alla ciclovia dei Parchi della Calabria, per poi tornare in nord Italia, precisamente in quello che è stato definito, come poi da titolo del talk, un “paradiso per il ciclismo”: la Valsesia. Ancora spazio al territorio che ospita la manifestazione ciclistica ormai di riferimento in Italia per poi sconfinare nuovamente in Valseriana e Val di Scalve.
Gran parte del pubblico che compone il turismo slow in sella è femminile, e proprio a questo interessante dato è stato dedicato il primo appuntamento di ieri, con una pedalata immersiva, grazie ai suggestivi video proiettati nel corso dei diversi incontri al fine di promuovere e valorizzare i territori, si andrà nuovamente da un capo all’altro della penisola, approdando prima nella Sicilia da vivere pedalando per poi andare alla scoperta delle suggestive località e piste ciclabili del Veneto e chiudere in volata con il Piemonte.
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