La diciottesima tappa della Vuelta di Spagna ha offerto ancora un grande spettacolo per il pubblico, con il terzo successo di Remco Evenepoel e una Jumbo-Visma tutta al servizio di Kuss.
Questa volta la strategia è cambiata e dopo la tappa con arrivo all’Angliru , il team giallo-nero ha deciso di correre in difesa senza attaccare. La Vuelta sta per terminare e nella squadra di Roglic, Vingegaard e Kuss, i ruoli sembrano ormai decisi e la maglia rossa verrà portata dall’americano a Madrid. Roglic sembra essere soddisfatto di questa decisione e proprio lui aveva detto più volte, che la vittoria doveva andare all’amico Sepp. «Come ho detto più volte anche a Sepp, è lui il ragazzo che volevo veder vincere - ha detto lo sloveno al traguardo - Certo è difficile non poter correre per la vittoria. Ho la mia opinione al riguardo, ma cercherò di fare il meglio che posso per la squadra».
Ieri Roglic e Vingegaard si sono avvicinati molto a Kuss e il danese avrebbe potuto anche togliere il primato al compagno di squadra. Ma era evidente che gli ordini di cavalleria erano altri e che sarà Kuss a vincere questa Vuelta.
«Ci aspettano ancora delle giornate difficili e sarà importante rimanere concentrati per arrivare bene fino alla fine. Prima dobbiamo aspettare di vedere cosa accadrà domani e poi guardare alle prossime tappe».
Roglic per il momento è al terzo posto della classifica generale e se Kuss sembra essere il titolare della maglia rossa, qualche azione importante si potrebbe vedere tra lo sloveno e il danese, per decidere chi dei due sarà al secondo e al terzo posto della classifica generale.