FRANCOISE REBELLIN: «DAVIDE TRATTATO INGIUSTAMENTE FINO ALLA FINE»

NEWS | 15/12/2022 | 07:32

È un vuoto enorme, un dolore incolmabile, una tragedia che ogni giorno che passa si fa sempre più dramma. Due settimane fa Davide Rebellin veniva ucciso mentre pedalava e il settimanale Oggi, in edicola da quest’oggi, dà voce alla moglie di Davide, Françoise Antonini.


«Me l’hanno fatto a pezzi dentro, prima di ucciderlo. Da quando l’ho conosciuto, ci sono sempre stati problemi, cause, avvocati. Tutto era ingiusto, e sottolineo ingiusto (l’accusa di doping è caduta con un’assoluzione piena dopo sette anni passati in tribunale, ma la medaglia d’argento vinta all’Olimpiade di Pechino non gli è stata restituita, ndr). Tutto questo accanimento è stato troppo. Davide non si arrabbiava mai, non alzava la voce, si teneva tutto dentro, non diceva niente anche per proteggermi. Solo una volta l’ho visto con le lacrime agli occhi, ma poi ha avuto la reazione di sempre, è partito e se ne è andato a pedalare… Si allenava tutti i giorni, a parte Natale, che era dedicato a noi. Ma per il resto dell’anno pedalava tutta la giornata. Sei, sette ore e anche di più, e poi la palestra. “Più si va avanti con l’età e più bisogna allenarsi”, mi diceva. In dieci anni non abbiamo mai fatto un weekend o una vacanza insieme, la bici era la sua vita… Pedalava anche di notte. Nel letto lo sentivo a volte che si agitava e ansimava nel sonno. Poi al risveglio mi raccontava che aveva sognato di vincere di nuovo le classiche corse del Belgio. Era un sogno ricorrente».


L’intervista è davvero carica di emozioni e rivelazioni: «Quel giorno Davide era in Veneto per incontrare i suoi avvocati: aveva perso il ricorso con l’Agenzia delle Entrate. Me l’aveva nascosto. Nel 2015 aveva vinto il primo grado e pensavamo fosse finita, ma non era così. “Vedrai ci vorrà del tempo, ma vinceremo, abbiamo le prove”, mi ripeteva. Aveva portato i testimoni, tutti vedevano che viveva a Montecarlo, non riusciva a capire perché avesse perso. La mattina in cui è stato investito, era andato in banca perché non aveva più soldi sul conto e aveva bisogno di un prestito. Mio marito è stato trattato ingiustamente fino alla fine, e anche la sua morte è stata orribile e ingiusta».

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COMMENTI
Rebellin, un corridore che l'Italia non si è meritato
15 dicembre 2022 09:01 runner
L'amara verità della moglie di Rebellin non fa che confermare quello che ogni persona onesta dovrebbe sapere: che Davide rebellin è stato uno dei corridori italiani più forti della storia e, per assurdo, uno di quelli trattati peggio, ingiustamente. Un mondo ciclistico popolato da corridori ex dopati, che ora dirigono tranquillamente squadre ciclistiche, commentano in televisione le gare e che ricoprono pure ruoli istituzionali. Un mondo che lo osteggiato all'inverosibile, impedendogli di svolgere normalmente la sua carriera per dieci anni, costringendolo a trovare squadre da terzo mondo ciclistico pur di correre in qualche gara. Nonostante, pur ultraquarantenne, vincesse ancora e arrivasse sempre tra i primi nelle poche corse che poteva fare...E adesso? Tutti a piangere con lacrime di coccodrillo....Ma qualcuno ha mai mosso un dito quando Davide aveva bisogno? Nonosyante, a differenza degli altri, fosse stato assolto in formula piena dalla giustizia? Una vergogna

@runner
15 dicembre 2022 10:40 Bosc79
parole sacrosante che descrivono la realtà di un modo malato e mafioso!

Io non capisco..
15 dicembre 2022 21:07 teos
..come ci si possa essere accaniti in maniera così ignobile nei confronti di un vero lavoratore, di un campione che tanto ha dato a ciclismo ed Italia, ma soprattutto di una persona così mite e perbene. Mi sento di chiederti scusa Davide, anche se ho sempre tifato per te quando correvi e non ho mai e dico mai pensato male contro di te, ma ti chiedo scusa lo stesso. Spero che ovunque ora tu sia, possa aver trovato la vera e meritata felicità e serenità che avresti largamente meritato anche in questo miserabile mondo.

Mondiali
15 dicembre 2022 23:57 Diego076
Davide in nazionale avrebbe meritato più considerazione! Ho sempre avuto l'impressione che Lui , Simoni , Pantani e DiLuca venivano visti come dei fastidi e sono stati emarginati in svariati mondiali... non mi è mai piaciuta questa cosa.. una vergogna

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