ESTATE, TORNA LA NOIA DEL CAMPIONE

TUTTOBICI | 24/06/2022 | 08:20
di Cristiano Gatti

Avvertenza importante per l’estate che arriva. È doverosamente rivolta a quel genere di appassionati che adora il grande gi­ro livellato, incerto, equilibrato, meglio fino all’ultima tappa, meglio con una folla di corridori accatastata in testa alla classifica, nel giro di po­chi secondi. Per capirci, quel genere di tifosi che si sono sublimati con l’ultimo Giro, risolto in 3 chilometri finali sulla Marmolada. Attenzione, voi dell’equazione livellamento uguale spettacolo: arriva il Tour. Vi aspetta un terrificante luglio di noia mortale.


Ma come no, arriva la noia che odiate e che più volte avete esorcizzato beandovi davanti al Giro democratico, il Giro senza fenomeni e sen­za dittatori. Sarà durissima. Torna in scena Pogacar. Tor­na in scena Roglic. Tornano in scena le squadre corazzate che impongono i loro ritmi e le loro strategie. Tornano in scena gli attacchi veri, pesanti, letali. E i contrattacchi. E i duelli. E i testa a testa. Tor­na­no in scena le cronometro supersoniche. Tornano in sce­na quelle deplorevoli perversioni che comunemente chiamiamo distacchi. Torna in scena, in altre parole, l’altro ciclismo. A ciascuno il suo. Ciascuno scelga e si prenda il preferito. Evitando però tutti quanti di dire che il proprio è il migliore. La tolleranza insegna che non si dice questo è il più bello: si dice questo mi piace di più.


Se poi qualcuno risponde prendo tutto, mi piace tutto, fa lo stesso. Però resta un’equidistanza un po’ inspiegabile, quasi contro natura. Perché in natura uno esclude l’altro. Proprio all’ultimo Giro questa opposizione è emersa nel modo più eclatante: quello che per taluni (mi ci metto senza mimetizzarmi) era un Giro piatto, fiacco, moscio, senza acuti e senza imprese, senza purosangue e senza campioni, per al­tri era invece il massimo delle libidini. Ciò che veniva de­nunciato come livellamento in basso, per tanti era equilibrio ideale e perfetto. Que­stione di gusti, questione di estetiche personali. Però mi sembra evidente che proprio questi ultimi non potranno accostarsi volentieri al Tour. L’hanno detto e scritto a chiare lettere tutti i giorni, a maggio, ponendo la fatidica do­man­da retorica: cosa volete, il grande giro dominato dal solito fenomeno che ammazza la corsa e non fa succedere più niente?

Eccolo qui, quell’odioso genere di grande giro. Torna in scena Po­ga­car, e con lui un Roglic persino meno sicuro di altre volte, per via dei noti problemi. Quello che ci aspetta è già scritto ancora prima di cominciare: vediamo chi riesce a impedire che Pogacar vinca il terzo Tour consecutivo a 23 anni, tris mai riuscito ad umano in tutta la storia della bicicletta.

Pensa la prospettiva deprimente: un ra­gaz­zino che può vincere il terzo Tour all’età in cui per tradizione bisogna crescere con molta calma, facendosi le ossa, aspettando come minimo la maturità dei 26 anni. Pensa la noia di vedere se qualcuno riesce a fermare questa sua irresistibile e travolgente carriera. E pensa se addirittura lui invece riesce un’altra volta a metterli tutti dietro, tutti lontani, a suon di vittorie a cronometro e in cima alle montagne. Pensa quant’è triste assistere tutti i giorni alla straordinaria superiorità di un atleta baciato dalla natura e magari dal Pa­dreterno. Pensa e procedi con la scelta: o il Giro dei mezzi campioni, o il Tour del fuoriclasse assoluto, che sa fare cose vietate e impossibili a tutti gli altri umani.

C’è chi non prova niente vedendo il campione vincere la tappa in maglia rosa o in maglia gialla. Lo trova scontato e per niente emozionante. Magari, persino sospetto, dato che ormai le vere prove di forza diventano automaticamente prove d’accusa. Que­sta la situazione, questo il nostro modo di porci in visione. Il partito dell’equilibrio contro il partito del campione. Bipolarismo perfetto, senza possibilità di mediazioni. Democraticamente, ognuno si serve a piacimento. Io voto campione. Sempre. Mai trovato un campione, in nessuno sport, che mi abbia an­noiato: da Federer a Valen­ti­no Rossi, dalla Pellegrini fino a Jacobs. Magari posso anche non tifare per loro, ma la noia mai. Dev’essere che ogni vol­ta, in modo diverso, riescono comunque a smuovere l’emozione più raffinata e difficile: lo stupore.

da tuttoBICI di giugno

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COMMENTI
Supponente
24 giugno 2022 10:33 Riccardo.97
"Ciascuno scelga e si prenda il preferito. Evitando però tutti quanti di dire che il proprio è il migliore"
Qualche riga dopo: "quello che per taluni (mi ci metto senza mimetizzarmi) era un Giro piatto, fiacco, moscio, senza acuti e senza imprese, senza purosangue e senza campioni, per al­tri era invece il massimo delle libidini."

Sono lettore di Tuttobici da solo qualche mese ma trovo gli articoli di tal Gatti di una supponenza ed antipatia difficilmente riscontrabile in qualunque altro articolo di qualunque altro giornalista di qualunque sport.
Mi prometto di non leggerne mai più uno ogni qualvolta vedo la firma di tal giornalista.

tour
24 giugno 2022 12:48 mandcu
ci facciamo tutti questi film poi non succederà nulla se non i soliti incidenti che taglieranno 1/3 dei favoriti.
nessuno potrà seguire il ragazzino, il tdf sarà chiuso ben prima dell'alpe d'huez e sarà meglio non guardare i wattaggi per non farsi venire dubbi.
terzo tour a 23 quando una volta il limite fisico era 26 anni preceduto da un corposo processo di crescita.

Tutti campioni
24 giugno 2022 13:00 Woooow
Sono tutti campioni. Sono I migliori al mondo. Non possiamo fare serie A e serie B. Le famiglia di questi ragazzi hanno delicato domeniche e ferie per portarli in giro x il mondo. Il papa' di Sagan aveva giusto i soldi x vivere ma e' grazie anke a suo padre che Peter e' Peter.
Di professionista in gruppo seri ce ne sono a centinaia. A vincere sono in pochi ma rispettiamo tutti I gregari o I capitani di seconda faccia. Non dobbiamo su un sito di bici parlare che il giro d italia e' di serie B. E' una delle gare più importanti al mondo. E' come dire che agricole europei di calcio ci vanno solo I calciatori brocchi

Adesso gli piacciono le crono???
24 giugno 2022 15:37 pickett
Ma guarda un po'...Ma non erano la rovina delle corse a tappe?Suvvia,Gatti,un minimo di coerenza,si goda i 26 km che lei invocava da anni e che Vegni ci ha propinato.

Importante
24 giugno 2022 16:11 CarloBike
Ha fatto polemica con Guarnieri, ha insultato un utente per i voti di Stagi, sempre in polemica. Caro Gatti, si rilassi, che tanto non e' da premio Nobel della letteratura.

Articolo assurdo
24 giugno 2022 17:52 vecchiobrocco
1. non è mica scontato che vinca Pogacar... può essere il più forte sulla carta, ma 21 giorni sono molto lunghi (e in più c'è l'asso di picche Covid che può far saltare il banco)
2. il Tour è semplicemente la gara #1 del ciclismo, in cui tutte le squadre schierano il meglio a disposizione. Lo spettacolo è assicurato dal livello di competizione (anche solo per andare in fuga... mica ti lasciano fare passerella in TV senza sforzo).
3. gli articoli di Gatti ormai mi sembrano più click-bait della polemica che altro... sembra un pò una "zitella acida" che vuole solo fare polemica.
4. Se Pocagar fosse nato 100km più a Ovest allora saremmo tutti a sbavare? il nuovo Coppi ?

Delirante
24 giugno 2022 20:03 EdDunkel
Articolo dai toni incredibili. Grazie a Gatti per averci fatto capire che se lui campa con questo mestiere allora ce la possono fare tutti

Polemico
24 giugno 2022 20:58 Albertone
La prassi di Gatti e' questa. Miscelare concetti buttandola poi in polemica. L'unico modo di farsi notare. Mi chiedo come si possa dare spazio a rubriche del genere.

Se a Pogacar
24 giugno 2022 23:35 lupin3
dovesse succedere qualcosa mi domando perché Vingegaard, Vlasov, O'Connor e Caruso saranno dei giganti mentre Hindley, Caraopaz, Landa e Nibali erano dei nani. Gatti.... Mah

CarloBike
25 giugno 2022 12:06 Monti1970
L’utente che è stato inultato per i voti di Stagi, è un utente che insultava tutti coloro che non la pensavano come lui, me compreso. Da quando è stato “richiamato” dal direttore, ha solo commentato senza più insultare nessuno, quindi non gli hanno fatto male certe regolazioni

@ monti1970
25 giugno 2022 14:05 Carbonio67
Alla stessa stregua, per il tuo commento puoi essere insultato ? Ma che ragionamenti fai ???? Ma per cortesia, cambia sito che e' meglio !

Solita tiritera
25 giugno 2022 17:22 Angliru
Quando non c'e' molto da scrivere, la si butta in polemica. Un classico

@ monti1970
Di te, ricordo bene le polemiche, quindi se tanto mi da' tanto, anche tu alla tua prima opinione andresti insultato ( secondo cio' che scrivi tu ). Ma guardacaso, si indicano sempre gli altri, vero ?

Angliru e carbonio
26 giugno 2022 09:47 Monti1970
Un conto è la polemica e un conto è insultare , io non ho mai insultato nessuno

@ Monti1970
26 giugno 2022 10:26 Angliru
Indicami esattamente dove sei stato insultato. E ripeto, che se uno da' un commento ad un voto è assurdo venire insultato

Era fine ottobre
26 giugno 2022 12:01 Monti1970
Venni insultato da quel tizio che continuava anche quando non commentavo ,per quegli episodi decisi di non commentare più fino a ieri, ma tranquillo che non mi rivedrai più commentare, era solo per precisare la questione

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