I VOTI DI STAGI. GRAZIE A BOOM BOOM BOUWMAN, GRAZIE A SCHMID, TONELLI, VALTER E VENDRAME, GRAZIE...

I VOTI DEL DIRETTORE | 27/05/2022 | 18:31
di Pier Augusto Stagi

Koen BOUWMAN. 10 e lode. Arriva al tappone con la maglia azzurra degli scalatori già sua aritmeticamente. Per blindarla ancora di più parte subito forte con il fido Affini, al quale non difetta lo spirito di squadra, la forza bruta e leale. Edoardo una forza della natura, Koen di forza, per forza. Fino alla fine, per una giornata da incorniciare: il bis in questo Giro dopo Potenza. L’apoteosi. Bouwman, boom!


Mauro SCHMID. 9. Ha solo 22 anni il ragazzotto svizzero di Lefevere e Bramati. Va vicino al successo, partendo da lontano, fin dal mattino, all’ora di pranzo. Divora strada e chilometri a velocità folle: va lui, vanno i suoi compagni d’avventura, altro che storie! Come ieri, più di ieri, con passistoni di primordine. Poi la volata a cinque, con una curva a gomito posta a 60 metri dal traguardo. Arriva troppo veloce e troppo largo, rischia di finire lungo disteso, ma finisce sul palco delle premiazioni.


Alessandro TONELLI. 9. Il bresciano regala alla sua Bardiani CSF Faizané il quinto piazzamento nei dieci. Un terzo posto di peso, di sostanza, con corridori di peso e di vaglio. All’inizio di questo Giro c’era chi aveva sorriso alle dichiarazioni di Roberto Reverberi: meno fughe pubblicitarie e più risultati. Oggi forse bisognerebbe anche chiedergli scusa.

Attila VALTER. 9. Lucido come pochi, efficace come nessuno. Sul tosto Kolovrat è costretto a tenere a bada anche diversi tifosi, come un vero e proprio bodyguard in bicicletta, un buttafuori garbato e attento che tiene lontano qualche scalmanato. Nel frattempo, già che c’è, tiene anche sotto controllo Mauro Schmid, Koen Bouwman e compagnia pedalante, perché è in fuga. Finisce quarto: mica male.

Andrea VENDRAME. 9. Per la volata non presa di testa il voto è 5, ma dopo una gara così non lo si può che applaudire. Meritava di più? Certamente! Sbaglia una curva? Certo che sì! Fa una corsa pazzesca? Secondo me merita l’applauso più lungo e sincero al pari degli altri quattro, che hanno nobilitato questa tappa. Senza di loro cosa sarebbe stata?

Tobias BAYER. 7,5. Arriva un po’ staccato dal quintetto di testa che si va a giocare la tappa, ma anche lui fa parte dell’allegra brigata scattata di prima mattina alla ricerca di gloria. Questo ragazzo austriaco della Alpecin, anche lui, ha 22 anni. Ragazzo tosto, che annusa l’aria: e ha tanto l’aria di poter diventare qualcuno.

Guillaume MARTIN. 7. Il bello del filosofo è che lui ci prova sempre, in qualunque modo. È un lottatore nato, che prende le cose come vengono e non fa drammi, ma fa. Bene.

Richard CARAPAZ. 6. Si arriva sull’ultima erta di giornata che conduce a Castelmonte, dove si venera la Madonna Nera, e tiene stretta la sua rosa, per il settimo giorno. No, non è il settimo sigillo, quello lo potrebbe mettere domani, nel tappone dolomitico. Forse. Chissà. C’è pur sempre la crono finale di Verona di 17 km e, nel caso ce ne fosse bisogno, anche la monetina.

Jai HINDLEY. 6. Fa tirare la sua Bora Hansgrohe tutto il giorno con un ritmo piuttosto elevato (i battistrada fanno registrare una media di 39,133 finale). Poi fa un paio di progressioni, che non fanno male, ma solletico: ma c’è anche domani…

Mikel LANDA. 6. È l’uomo delle grandi montagne, ma per il momento lui procede a piccoli passi, in attesa di… E per dirla con Vasco, noi restiamo qua.

Vincenzo NIBALI. 6. Paga qualche secondo nella volata finale, ma si tiene stretto il suo 4° posto. Lotta come un leoncino, che ha voglia ancora di mordere il manubrio. È bello vederlo lì. È proprio bello…

Emanuel BUCHMANN. 7. Tra gli uomini di classifica è quello che perde di più. Arriva dietro Fortunato e ad oltre un minuto da Nibali, ma deve lavorare come un musso per il proprio capitano. Anche per lui, bene così.

Edoardo ZARDINI. 6. Sul Kolovrat prova a uscire dal gruppo maglia rosa, per tenere alto il morale della Drone Hopper Androni Giocattoli, ma plana per un po’ davanti al naso di Carapaz, non come un jet e nemmeno come un elicottero: come piccolo drone.

Edoardo AFFINI. 9. Parte con il numero rosso dei combattivi e combatte, non da eroe, ma da infaticabile compagno di squadra di Bouwman. Per lui giornata di assoluto livello, altro che Caporetto.

Davide BALLERINI. 7,5. Il Ballero parte come un razzo e porta via la fuga che poi decide la giornata. Lui si sacrifica con grande abnegazione per Schmid. Con lui Andrea Vendrame (Ag2r Citroen), Edward Theuns (Trek Segafredo), Fernando Gaviria (UAE), Tobias Bayer (Alpecin Fenix), Alessandro Tonelli (Bardiani Csf Faizanè), Magnus Cort Nielsen (EF), Davide Ballerini e Mauro Schmid (QuickStep), Clement Davy e Attila Valter (Groupama FDJ), Edoardo Affini e Koen Bouwman (Jumbo Visma). Vogliono fare gara dura, vogliono condizionare la tappa e per farlo procedono sul filo dei 50 all’ora nella prima ora. Non è uno scherzo.

Domen NOVAK. 1. Perso Tratnik, oggi la Slovenia saluta solo un connazionale: il gregario di Landa nella Bahrain Victorious. Un uomo, un Paese: bellissimo.

Jefferson CEPEDA. 17. Fin qui era stato un Giro da dimenticare, senza acuti e azioni degne di nota, oggi arriva la resa a causa di una gastrite. Un ritiro, dopo quello di Tesfatsion, che svuota di munizioni la Drone Hopper Androni Giocattoli. Questi due ragazzi sarebbero serviti in questa due giorni montana, diventati davvero due giorni in salita.

Alessandro DE MARCHI. 55. Al chilometro 55 il rosso di Buja transita nella sua città, tra la sua gente, davanti agli occhi di Anna e dei suoi piccoli Giovanni e Andrea. Il gruppo rallenta leggermente, lui accelera il giusto necessario, il gruppo si inchina a questo grande atleta, a questo ragazzo fattosi uomo con serietà e misura: diciamo pure con uno stile. Uno stile De Marchi, corridore che sa usare bene cuore e gambe, ma Ale è anche e soprattutto testa. Sensibile, riflessivo, mai banale e convenzionale, precede il gruppo che gli concede ciò che lui si è guadagnato in questi anni con il sudore della fronte: il rispetto.

Arnaud DEMARE. 3. La maglia ciclamino è aritmeticamente (ha al priprio attivo tre vittorie di tappa) e praticamente del velocista transalpino. Le ultime fatiche sono quelle di portare la maglia al traguardo sulle Dolomiti in tempo utile. Utile per festeggiare fra due giorni: a Verona.

Juan Pedro LOPEZ. 6. La maglia bianca, dopo il ritiro di ieri mattina di Joao Almeida causa-covid, è del ragazzo spagnolo della Trek Segafredo che per dieci giorni è stato anche in rosa. È in bianco, ma questo Giro qualcosa gli lascerà.

Marano LAGUNARE. 10. Ci sono apparsi come in sogno, i tipici casoni dei pescatori. Un borgo fatato, sospeso tra acqua e cielo, di rara bellezza. Recuperato e proposto con l’abito buono, quello della festa, per farsi ammirare dal mondo, ma anche da noi, che questo piccolo borgo antico non conoscevamo. Che bella Marano Lagunare, punto di approdo per la pesca del Friuli, per la prima volta in rosa per il Giro, ma è una prima volta che ricorderemo all’infinito. Grazie Giro, grazie Mauro Vegni e grazie Enzo Cainero, che scegliete e scovate ogni anno perle così. Laddove ti aspetti solo pietra e acqua, scopri una composta armonia che dialoga sottovoce con la bellezza. Che bella Marano Lagunare.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Vendrame che peccato
27 maggio 2022 19:08 Àaaaaaa
Aveva fatto tutto bene e giusto, ma l'ingresso in curva...no. Non per colpa sua, ovviamente, la sbandata di chi lo precede lo ha spedito fuori. Un vero vero peccato

caro stagi
27 maggio 2022 19:15 Darkprince
ma veramente schimd non e arrivato veloce alla curva e bowmann che lo ha stretto alle transenne e costretto a frenare, e naturalmente la giuria aveva altro da guardare forse qualche lancio di borraccia o pistop in pubblico

Androni
27 maggio 2022 19:20 mandcu
che pena l'Androni, una squadra allo sbaraglio

Bora
27 maggio 2022 20:03 Notorious
Hindley rischia di finire in analisi se perde un altro giro all'ultima cronometro

Arrivo
27 maggio 2022 22:20 alfiobluesman
Molto perplesso circa l'arrivo, quella curva a 80mt ......

Pioggia
28 maggio 2022 07:53 Franco
Oggi passano dalle mie parti per la seconda volta questa settimana, dopo i non pochi disagi creati giovedì oggi si beccano acqua. 👍👍👍

curva a gomito a 60 metri dall arrivo
28 maggio 2022 13:28 Leonk80
Mi piacerebbe sapere se qualcuno si ricorda quante altre volte sia accaduto. Tra l'altro mi sembra un arrivo in un parcheggio e che la curva sia stata creata apposta con le transenne.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Mario Cipollini è un acuto osservatore delle cose del ciclismo e ha postato su Facebook una riflessione interessante, scaturita dall'osservazione della foto che vedete, scattata pochi metri dopo il traguardo della Gand-Wevelgem di domenica scorsa. Ci sembra giusto poroporla all'attenzione...


Il Fiandre di Pasqua grande protagonista a Radiocorsa questa sera alle 19.30 su Raisport. Ne parleremo con Matteo Trentin, Michele Bartoli e con Gianluca Bortolami. E poi tutte le immagini delle classiche del Nord che hanno preceduto il Fiandre,...


Matteo Jorgenson è un ragazzo schietto, con le idee chiare e nessun timore del confronto. Ieri - dopo il suo splendido trionfo alla Dwars door Vlaanderen al termine di una corsa emotivamente complicata per ovvie ragioni - ha ricevuto anche...


L’incidente di Wout van Aert, avvenuto  durante la corsa Attraverso le Fiandre, è ancora più serio rispetto a quanto riferito nel tardo pomeriggio di ieri e oltre alla clavicola e sette costole, al belga è stata riscontrata anche una frattura...


La Dwars door Vlaanderen ha mostrato i due volti della medaglia alla Visma-Lease a Bike, perché da una parte c’è stato il successo di Jorgenson, ma dall’altra parte il dramma di Van Aert. La Attraverso le Fiandre ha donato la...


Purtroppo anche Michele Gazzoli si è rialzato letteralmente "con le ossa rotte" dalla caduta di ieri alla Dwars door Vlaanderen. Il venticinquenne bresciano della Astana Qazaqstan è stato portato in ospedale subito dopo il ritiro e gli esami radiografici hanno...


Battagliera in gara, sorridente e soddisfatta sul podio. Possiamo usare queste poche per descrive la Letizia Paternoster che abbiamo visto ieri alla Dwars door Vlaanderen. La ventiquattrenne atleta della Liv AlUla Jayco ha concluso i 114 chilometri di gara alle...


In casa Hutchinson la annunciano come quella che è la copertura più veloce di sempre, ecco a voi il nuovo pneumatico da strada ad alte prestazioni chiamato Blackbird. Realizzato a mano in Francia e pensato per stabilire solo nuovi record, Blackbirds...


Alla fine, non è sempre il più forte a vincere. Certamente non nel ciclismo, e sicuramente non nella Parigi-Roubaix. Sulle strade dell'Inferno del Nord, i "più forti" possono arrivare primi nel leggendario velodromo con la stessa facilità con cui si...


Decisamente non verrà dimenticata presto la giornata della Dwars door Vlaanderen 2024. Dopo aver prestato assistenza ai corridori coinvolti nel terribile incidente della corsa maschile, l'auto di un medico della corsa - che stava rientrando al punto di soccorso -...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi