TOUR OF ANTALYA, BILANCIO E CURIOSITÀ: LA DURA LEGGE DEL... NORD. E L'ITALIA SPRINTA

PROFESSIONISTI | 14/02/2022 | 13:35
di Nicolò Vallone

Il Tour of Antalya 2022 ci consegna l'immagine di un ragazzino/ragazzone danese di nome Jacob Hindsgaul, e di quello che, Tour de France o meno, per la categoria Professional possiamo definire uno squadrone nordico: la Uno X, che è venuta qua con papabili uomini classifica come Hansen (catapultato dalla diaspora Qhubeka), e Kulset, e invece nella tappa in salita di Termessos ha costruito un capolavoro con Hindsgaul e l'altro "outsider" Holter. Della serie "vi dominiamo coi ragazzi, neanche coi più blasonati". Prova di forza.


Così come la Alpecin Fenix. Tre uomini persi per strada in due giorni e una volata persa per pochi centimetri il primo giorno. Poi però si riordinano le idee, si risparmiamo le energie e all'ultimo sprint in Piazza della Repubblica ci si riprende tutto con gli interessi: Jakub Mareczko, supportato dal trio Dehairs-Gaze-VanDenBossche, porta le mani al petto e tra sé e Malucelli mette non un centimetro, ma un uomo e una bici (De Kleijn della Human Powered Health, così si chiama adesso la Rally). E si prende la maglia gialla.


È stato l'Antalya dei due Jacopi. È stato l'Antalya delle due big favorite: Uno X e Alpecin Fenix, una la maglia color magenta di Hindsgaul, l'altra la classifica a punti di Mareczko.

Per altri versi, comunque, è stata una corsa a tinte molto italiane. Matteo Malucelli sarà stato beffato all'ultimo, ma intanto per metà corsa in giallo c'è stato lui dopo il photofinish iniziale proprio su Mareczko. Con un intermezzo sì serbo, ma della vivace Continental toscana Corratec, con Dusan Rajovic. Alessandro Fedeli, compagno di Malucelli alla Gazprom RusVelo (occhio a questo team di fatto italo-russo: come ci racconta Nicola Conci nel magazine TuttoBici di febbraio, è infarcito di italiani in cerca di riscatto che possono trovare la giusta alchimia) è arrivato secondo nella generale a un abbuono distanza da Hindsgaul. Fedeli conferma così la tradizione (che a questo punto assume i connotati quasi della maledizione da non-vittoria) italica qui ad Antalya, dopo i precedenti podi generali di Fancellu e Lonardi negli anni scorsi.

Quest'ultimo nome, in particolare, ci porta al capitolo formazioni nostrane.

La Drone Hopper Androni si piazza seconda nella classifica a squadre e piazza all'8° posto della generale l'argentino Sepulveda, arrivato a giocarsi la volatina nella queen stage col supporto di Zardini e Ravanelli. E per non farsi mancar nulla, Tagliani a podio nella seconda tappa. Quella agguantata dal già citato Rajovic: ottimo guizzo per una struttura neonata come la Corratec, che a conti fatti è l'unico team italiano ad aver vinto qualcosa qui ad Antalya.

Podi di tappa solo sfiorati, invece, da Bardiani Csf Faizanè ed Eolo Kometa: Enrico Zanoncello e Giovanni Lonardi hanno conseguito un quarto piazzamento a testa. Questione di dettagli, momenti, scelte di tempo, posizioni, centimetri, varchi, treni e piloti. E un pizzico, un pizzicone, di buona o mala sorte. I colori ciclamino e azzurro sono arrivati mezzo passo indietro rispetto agli atleti di Savio anche nella generale, con Martinelli 16° e Bais 18°.

Menzione finale per una squadra rumena ma semi-italiana come la Giotti Victoria Savini Due, che non è andata oltre il 72esimo posto di Adriano Brogi a 5'07'' da Hindsgaul e piazzamenti di tappa oltre la ventesima posizione.

Per concludere questo "day after" Tour of Antalya, è chiaro che in una corsa di 4 tappe con 23 squadre e circa centocinquanta corridori coinvolti, highlights e curiosità possono essere tanti.

Senza tediarvi troppo, abbiamo selezionato questo pokerissimo:

- Per completare il quadretto del nord. Dopo Uno X e Alpecin Fenix può stappare una bottiglietta anche la Bingoal, abbonata al gradino più basso del podio qui ad Antalya: nella prima tappa con l'estone Lauk e nella generale col lussemburghese Luc Wirtgen, della Bingoal. Tra i loro compagni, riuscendo a completare la corsa senza infamia e senza lode, figura il ciclista-youtuber Bas Tietema (avete presente il format social "Le Tour de Tietema"?) i cui fan hanno inondato ogni giorno di commenti le dirette on-line della corsa.

- Uno dei maggiori distacchi sul gruppo, oltre i 3 minuti e mezzo, l'ha raggiunto il fuggitivo dell'ultima tappa Meindert Weulink, della Continental olandese Abloc, che grazie a un'ottima performance il giorno prima a Termessos si è assicurato la 14esima piazza in classifica generale.

- Un solo caso di covid accertato tra i partecipanti a questo Antalya. E non durante, ma alla vigilia: l'azero Elchin Asadov della locale Sakarya. Per il resto c'è stato qualche ritiro in corsa dovuto a condizioni di salute non ottimali dell'atleta. Non dovuti, sembrerebbe, al coronavirus. Ampliando lo sguardo al Paese ospitante della gara, in Turchia il covid pare non essere percepito allo stesso modo che da noi.

- Per soli 5 secondi complessivi, a battere la Drone Hopper Androni in cima alla graduatoria delle squadre è stata la Terengganu. La formazione malese, a noi nota soprattutto come "padrona di casa" al Tour de Langkawi, qui ad Antalya ha portato tre uomini nelle prime 15 posizioni della generale (tra cui l'ucraino Budiak e il mongolo Sainbayar che menzionammo nella nostra anteprima della vigilia).

- Last but not least, vetrina finale per Matthew Gibson, della Wiv SunGod. La squadra ex Canyon, che del resto era qui da team campione in carica (sebbene il vincitore dell'edizione 2020 Stedman non corra più con loro) non solo ha portato Jacob Scott ad aggiudicarsi la maglia verde degli speciali sprint Climate Change Awareness, ma ha avuto in Gibson un terzo incomodo fino alla fine nella lotta alla maglia gialla di Mareczko e Malucelli. Velocista 25enne, dopo una discreta carriera U23 da cacciatore di tappa, cerca il bersaglio grosso nei circuiti continentali.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Dopo il Team Giorgi Brasilia ISI Service, un altro storico teal juniores annuncia che nella prossima stagione non sarà in gruppo: si tratta della Aspiratori Otelli Alchem Cwc. Come scrive Angiolino Massolini su BresciaOggi, la società di Sarezzo tiene però...


Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step sta correndo il Tour de France 2025. Aero Race 8S Jersey e Free Aero Race S Bibshort sono posti da Castelli al vertice della propria...


Dal sito ufficiale Team Polti VisitMalta Tre domeniche, tre vittorie per il Team Polti VisitMalta. Dopo il titolo nazionale maltese in linea di Aidan Buttigieg e la volata inaugurale vincente di Peñalver in Cina, ieri lo stesso Buttigieg ha fatto il pienone di campionati maltesi conquistando...


Nel cuore della bassa Toscana, tra le colline sinuose della Maremma, i borghi in pietra e le strade bianche che hanno fatto la storia del ciclismo, prende vita uno degli eventi gravel più originali del panorama italiano: InGravel. Un appuntamento...


Se le iniziative, come logico, vengono fatte per dar conto delle intenzioni e dei contenuti che animano i loro promotori, è praticamente impossibile non osservare che la tavola rotonda promossa l’11 luglio dalla Lega Ciclismo insieme all’ Acsi, ha fondamentalmente...


Come è possibile che un corridore con i numeri di Simon Pellaud, capace fino all’anno scorso d’infiammare con le sue fughe corse World Tour e non solo, sia finito in Cina? Cosa l’avrà spinto, lui che vive in Colombia,...


Raffica di numeri, statistiche e spunti di riflessione dalla nona tappa del Tour de France. 3: PIÙ ALLEGRO, MAI DUE SENZA TRETim Merlier alza le braccia per la 3a volta al Tour, dopo sue volate vittoriose a Pontivy 2021 (tappa...


Loro hanno passato una giornata in fuga pedalando a 50 di media, noi - e tutti i commentatori - ci siamo chiesti cosa ci fosse dietro la folle idea di Mathieu Van der Poel e Jonas Rickaert. Nel pomeriggio di...


La più grande ciclista italiana della storia aggiunge un’altra perla ad una carriera fenomenale: Elisa Longo Borghini ha conquistato, per il secondo anno di fila, la classifica generale del Giro d’Italia Women,  vestendo la Maglia Rosa finale sul palco di Imola...


Marlen Reusser si è presentata al Giro Women da grande favorita e affamata di vittoria. La stessa Elisa Longo Borghini ci aveva detto che proprio la svizzera sarebbe stata un’avversaria ostica, dopo tutto la fila di successi positivi non davano...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024