EUROPEI 2021, CHE EMOZIONE ZANARDI: «UN SOGNO, VOLEVO VINCERE ANCHE SU STRADA»

DONNE | 10/09/2021 | 19:55
di Carlo Malvestio

Trattenere le lacrime per Silvia Zanardi è stato veramente impossibile. Dopo aver tagliato il traguardo da vincitrice, la giovane piacentina è stata investita dal fiume d'affetto di Piazza Duomo di Trento. Amici, parenti e semplici tifosi hanno abbracciato Silvia, che qualche settimana fa si era laureata campionessa europea anche su pista. Stavolta però la cornice era ben diversa: «È la quarta maglia di campionessa europea, ma è la prima su strada e vale molto di più, perché volevo veramente spiccare anche in questa disciplina».


Le sue compagne sono corse subito sotto il podio per applaudirla e festeggiare con lei, a conferma di un gruppo coeso e dell'ottimo lavoro fatto dal CT Dino Salvoldi, che in questo Europeo si sta togliendo tante soddisfazioni insieme alle sue ragazze. «Fino ad oggi non credevo di avere la gamba per poter vincere, è incredibile, un sogno. C'era mio fratello, i miei parenti, una cornice bellissima rispetto all'europeo su pista in Olanda in cui ero praticamente da sola a festeggiare. E poi le mie compagne che sono venute sotto il podio a cantare l'inno, come sempre noi italiani sappiamo unirci nello sport e il gruppo è la nostra forza. Trattenere le lacrime è stato impossibile, è stato più facile vincere la gara».


Sulla carta, il capitano era Gaia Realini, che ha chiuso con un comunque più che buono quinto posto, ma Silvia oggi era in giornata super: «Realini doveva attaccare in salita, lo ha fatto, e quando ha pagato sull'accelerazione di Vas io ho tenuto la ruota dell'ungherese, arrivando a giocarmi il successo in volata - prosegue Zanardi -. Ho chiesto più volte alla motostaffetta quanto vantaggio avessimo e quando mi ha detto 15" ho capito che ce la potevo veramente fare. Avevo studiato il finale col CT Salvoldi, sapevo che era ostico e col ciottolato, ma l'ho affrontato alla perfezione».

La giornata di oggi consacra definitivamente Silvia anche su strada: «Non so se la giornata di oggi cambierà il mio futuro, ma mi piacerebbe ricevere la chiamata di una squadra WorldTour». 

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