L'ORA DEL PASTO. LA TRAGEDIA DELLA MERLUZZA

STORIA | 14/08/2021 | 07:36
di Marco Pastonesi

La Merluzza. Una via, un’osteria, un borgo, una rupe. Una strada. Tra la Cassia e la Cassia bis (la Cassia Veientana), poco dopo Cesano, verso Roma. Una strada che da Cesano si tuffa, stretta, ombrosa, alberata. Una strada che non si percorre quasi più. Una strada che ha una sua storia. Anche nera.


Era il 20 maggio 1952, un martedì, la quarta tappa del Giro d’Italia, la Siena-Roma, 250 chilometri, all’inizio la salita di Radicofani, alla fine lo strappo di Rocca di Papa, il traguardo a Caracalla. Orfeo Ponsin (ma Ponzin all’anagrafe), ottantaquattresimo nella generale, indossava la maglia grigia con fascia amaranto della Frejus. Sopra, sulla schiena, spillato, il dorsale numero 56. Padovano di San Giorgio in Bosco, Orfeo non aveva neppure 24 anni. Figlio di contadini, un fratello corridore per condividere passioni e fatiche, Orfeo faceva il gregario, i suoi capitani erano il savonese Vincenzo Rossello e il torinese Angelo Conterno. Un anno prima, al Giro, Orfeo aveva resistito fino alla quartultima tappa, la Trieste-Cortina, poi cadde e si ritirò. “Quest’anno il Giro d’Italia voglio finirlo – disse alla vigilia –, andrò certo fino a Roma, poi cercherò una tappa”.


Il destino gli fu nemico. Orfeo Ponsin perse il controllo della bici proprio nella discesa della Merluzza e sbatté contro un albero. Due fotografie in bianco e nero documentano la tragedia. La prima ritrae Ponsin esanime, pancia a terra, sotto l’albero, le gambe piegate in modo innaturale. Niente casco, solo un berrettino. Tant’è che l’urto si rivelò mortale. La seconda è un’immagine dell’Istituto Luce, si vede – da dietro - l’ambulanza, targata MI, la sigla di Milano, diretta all’Ospedale di Santo Spirito a Roma. Un viaggio inutile. Se il giorno seguente “La Gazzetta dello Sport” cercò di minimizzare l’incidente, “Tuttosport” gli dedicò l’apertura del giornale: “Il Giro d’Italia è in lutto” (occhiello), “Mortale caduta di Orfeo Ponsin” (titolo), “Un grande dolore” (titolo dell’editoriale). La tappa, per le statistiche, sarebbe stata vinta dallo svizzero Desiré Keteleer su Alfredo Pasotti, a 1’08” il gruppo regolato da Ferdy Kubler su Alfo Ferrari e Renzo Zanazzi, la maglia rosa indossata da Nino Defilippis, la vittoria finale conquistata da Fausto Coppi. E sempre per le statistiche, quella di Orfeo Ponsin fu la prima morte al Giro: nel 1976 sarebbe toccato allo spagnolo Juan Manuel Santisteban, nel 1986 a Emilio Ravasio, nel 2011 al belga Wouter Weylandt. 

La Merluzza, allora, fu la fine di un incantesimo: la bici non era solo un modo per collegare città e borghi, montagne e campagne, sogni e bisogni, campioni e popolo, con agonistica urgenza, ma anche la Terra e il Cielo, il qui e là, l’aldilà. La Merluzza, ora, è uno svincolo della Cassia bis. Un cavalcavia, un bosco, una zona offesa da discariche selvagge e abusive. Ma anche piante – fichi e cicoria fra i rovi - che crescono liberamente, istintivamente, spontaneamente. E non si sente più l’eco di quella tragedia. La vita, ma non quella del “povero Ponsin” come da allora lo avrebbero chiamato i colleghi, va comunque avanti.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
La vita,
14 agosto 2021 10:15 noel
chiamata a momenti sport,festa,lavoro...è sempre la stessa, bella ma anche brutta. Andando avanti, giusto ricordarlo...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Cinque elementi chiave dell'organico continueranno a indossare la maglia Polti VisitMalta nella prossima stagione. Talenti come Fernando Tercero, Javier Serrano, Fran Muñoz e il colombiano German Gomez, oltre all'esperto Diego Sevilla che ha firmato anche per il 2027. Abilità su...


Simone Velasco ha rinnovato il contratto che lo lega alla  XDS Astana Team per altre due stagioni e quindi fino alla fine del 2027. Nato a Bologna ma cresciuto all’Isola d’Elba, il corridore 29enne era arrivato alla formazione kazaka nel...


Un altro anno con la maglia della Laboral Kutxa Fundación Euskadi: Cristina Tonetti ha firmato un prolungamento di contratto con la formazione basca in cui è approdata nel 2024. Protagonista di un finale di stagione di alto livello in cui...


Pietro Solavaggione ha scelto il Belgio per la sua seconda e ultima stagione con gli juniores. Dal prossimo anno il cuneese di Rossana farà parte della corazzata Cannibal B Victorious U19 Development formazione di sviluppo della World Tour Bahrain Victorious...


Remco Evenepoel ha mosso i primi passi della sua avventura alla Red Bull Bora Hansgrohe e il team tedesco ha organizzato un gruppo di lavoro che aiuterà il belga a migliorare ulteriormente il suo livello e a ottenere quei risultati...


Lo scorso 24 settembre, alla Omloop van het Houtland a Lichtervelde, in Belgio, Alex Krieger ha tagliato il suo ultimo traguardo dopo aver trascorso gli ultimi 25 anni in sella ad una bici, di cui 15 da professionista. E’ stato...


Tempo di premi e riconoscimenti nel ciclismo e quindi relative cerimonie. Al Convento dei Padri Carmelitani di Santa Lucia alla Castellina nei pressi di Sesto Fiorentino, sede del Centro Spirituale del Ciclismo e del Museo Filotex è prevista domenica 23...


Per il 26° anno consecutivo i ciclisti cuneesi degli anni Settanta, capeggiati da Alberto Minetti, Remo Rocchia, Claudio Comino e Gigi Garelli, hanno organizzato l’ormai tradizionale ritrovo-amarcord per rivivere, a distanza di tanti anni e con un pizzico di nostalgia,...


Il pratese Lorenzo Cataldo, élite del Gragnano Sporting Club-La Seggiola sarebbe risultato al primo posto nella classifica di rendimento del ciclismo toscano anche senza lo splendido finale di stagione al Giro di Serbia con due vittorie di tappa, un secondo...


Sembra legato a doppio filo il legame tra Claudio Cucinotta, 43 anni, e l’Uc Trevigiani Energiapura Marchiol. È il nuovo preparatore del Team Continental dell’Uc Trevigiani Energiapura Marchiol per la stagione 2026. Risale giusto a 20 anni fa quando Claudio...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024