I VOTI DI STAGI. VIVA TADDEO, PATRIMONIO MONDIALE DELL'UMANITA' CICLISTICA, PORTATELO A PARIGI, MA NON A MADRID

I VOTI DEL DIRETTORE | 15/07/2021 | 19:01
di Pier Augusto Stagi

Tadej POGACAR. 10 e lode. Applaudiamolo, senza se e senza ma. Troppo forte? Sì, troppo forte! E allora non deve vincere? Deve fare i calcolini per ingraziarsi il gruppo e non destare sospetti? Se Merckx vinceva a ripetizione e tramortiva avversari, perché non lo può fare anche lui, che riesce a fare cose che Merckx alla sua età non era ancora in grado di fare? Questo è bene dirlo e ricordarlo. In questo Tour passiamo dalla retorica aritmetica del ‘Cavendish come il Cannibale’, ad un ragazzo con la faccia da bimbo che è famelico quanto se non più del Cannibale e a molti non va. C’è da mettere i puntini sulle “i”. Vince, ma troppo. Io resto incantato da questo prodigio del ciclismo mondiale, che non ha un solo punto debole. Forte in tutto. Solo lui può gettare alle ortiche un talento mostruoso. Con l’appagamento, la ricchezza, le varie e le eventuali che si troverà sulla propria strada, e anche attorno. Per quanto mi riguarda sarebbe anche un bene che Taddeo non corresse la Vuelta, non solo per lasciare spazio agli altri, ma per salvaguardare un talento cristallino e purissimo: ha soli 22 anni, e la sua carriera qualche anno ancora deve pur durare. Taddeo non è solo della Uae Emirates, di Gianetti o Matxin, di Saronni o Colnago: è di tutti. È nostro. Taddeo è patrimonio dell’Unesco ciclistica: un po’ di umanità e di buon senso, please.


Jonas VINGEGAARD. 10. Che corridore, questo ragazzo. Tosto, tostissimo, perde qualche metro nel finale, ma il ragazzo c’è, eccome. Mi ripeto, la Jumbo Visma può essere in ogni caso felice: ha già in casa il futuro.


Richard CARAPAZ. 7,5. Deve essere frustrante per l’ecuadoriano avere il peso di una squadra che è innegabilmente attrezzata e coesa (voto 9). La Ineos anche oggi fa un lavoro pazzesco, da vera squadra, ma manca del bomber. Del rifinitore finale, dell’uomo che completa il lavoro degli altri: se non va a segno non è colpa sua, ma del bimbo sloveno. Se non ci fosse quel bimbo sloveno…

Enric MAS. 8,5. Lo spagnolo della Movistar fa una corsa di altissimo livello. Alla fine paga qualcosa, ma poco.

Sep KUSS. 9. Corsa pazzesca anche di questo 26enne corridore americano, che pilota il danesino fino all’ultimo, e lui fino all’ultimo non molla.

Sergio HIGUITA. 7. Raccoglie il testimone da Rigoberto Uran che vive una delle giornate più dure della sua carriera. Il vice Rigo si mette lì e cerca di dare un senso alla giornata.

Ben O’CONNOR. 7. Meno brillante di ieri, ma anche oggi nelle zone alte della classifica.

Wilko KELDERMAN. 7. La regolarità per lui è una regola. Guadagna poco, perde quasi niente: resta lì, 5° nella generale.

Alejandro VALVERDE. 8. Chiude la tappina/tappaccia in 10° posizione. Applausi.

Guillaume MARTIN. 7. Il filosofo fa il furbo: dice per settimane che non insegue la classifica, ma una vittoria di tappa. È 8° nella generale. Il filosofo non sa solo pedalare, ma sa raccontare anche le favole.

Pello BILBAO. 7. Corsa di attenzione, senza acuti e sbavature. È lì, con la nobiltà di questo Tour.

Alexey LUTSENKO. 5,5. Paga anche oggi, concede qualcosa sempre, a troppi corridori.

Rafal MAJKA. 7. Fa il suo, restando al fianco di Taddeo fin che può, finchè ne ha.

Mattia CATTANEO. 5,5. Ultima settimana in riserva, cercando di non sprofondare.

David GAUDU. 7. Il transalpino chiude chiaramente in crescendo il proprio Tour, anche se è bene dirlo: con i primi non ci arriva neanche oggi. Va all’attacco, alla ricerca di punti, gloria e applausi. Si porta a casa il numero rosso della combattività.

Pierre LATOUR. 8. Il “Souvenir Jacques Goddet” è suo, visto che transita per primo su questa brutta vetta, a tratti tetra: il Tourmalet, che nella lingua locale vuol dire appunto “brutto passaggio”. Ma per il transalpino della Total Energies è un bellissimo souvenir, un ricordo che vale. Alle sue spalle David Gaudu (Groupama FDJ), Ruben Guerreiro (EF), Wout Poels (Bahrain Victorious), che si illude di consolidare la maglia (al traguardo gliela toglierà Pogacar…), Omar Fraile (Astana) e Michael Woods (Israel Start App Nation).

Matej MOHORIC. 6,5. Il campioncino della Bahrain Victorious anima la prima parte di corsa con quattro compagni di avventura: Julian Alaphilippe (Deceuninck QuickStep), Pierre-Luc Perichon (Cofidis), Christopher Juul-Jensen (BikeExchange) e Sean Bennett (Qhubeka).  

Julian ALAPHILIPPE. 5,5. Si da un gran daffare anche oggi, non si risparmia di certo, in una tappa corta, veloce e tutta all’insù. Cerca la gloria, ma non la trova. Purtroppo.

Nairo QUINTANA. 3. L'Arkea Samsic corre con soli tre uomini: il colombiano, Elie Gesbert e Connor Swift. Sono in tre e per arrivare a Parigi devono farsi in quattro.

 

 

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COMMENTI
Pogacar
15 luglio 2021 20:37 michele79
Ieri ho approvato il suo voler vincere, oggi in cima all'ultimo ostacolo prima del secondo tour vinto lo comprendo molto meno. Non perché debba ingraziarsi qualcuno, solo perché così sa un po' di tirannia, cosa che non apprezzo granché. Credo ci voglia rispetto anche per gli avversari. Specie se si sono dimostrati all'altezza (tipo vingegaard sul ventoux ) pur se alla fine dei conti sconfitti. Ma è solo la mia personalissima opinione.

ineos disastro totale
15 luglio 2021 20:52 alerossi
sono la squadra più ricca e più forte, partivano con 4 capitani e 4 gregari forti. 3° in generale con 0 vittore non è accettabile, significa tracollo totale. partivano come terza forza dopo pogacar e roglic, era d'obbligo inventarsi qualcosa di diverso dal trenino con cui oggi pogacar ringrazia. d'altronde di froome, per vincere, ne esiste solo uno

michele79
15 luglio 2021 23:41 Hal3Al
La stessa logica allora di dovrebbe applicare anche ai grandi campioni degli altri sport,sci,nuoto,atletica ect....il ciclismo è una gara sportiva non un concorso di bon ton.
Povero Eddy che cattivone...

"TADDEOOO"
16 luglio 2021 06:44 gravel
Seguo da sempre il ciclismo, e so che almeno il 50% di quelli come me, pensa che Pogacar non sia solo pane e acqua... Macchiseneimporta!!!!! Mi fa star bene questo ragazzo quado pedala. Forza Taddeo... E inoltre avendo 38 anni, voglio urlare Grande Valverde!!!!!!!

Per michele79
16 luglio 2021 08:19 stargate
Ognuno di noi possiede la propria sensibilità, perciò apprezzo molto il Suo commento, espresso con garbo, ma non condivido. Lo sport è disciplina individuale, pur se le squadre oggi rivestono un ruolo quasi determinante, perciò mi piace che il campione, specie quando si percorrono strade e si scalano montagne che fanno parte della leggenda ciclistica, dia tutto per aggiungere il proprio nome a quello dei grandi d'altri tempi, senza che questo possa significare mancanza di rispetto per gli avversari. Non credo, ad esempio, che il grande Felice Gimondi si sia mai sentito umiliato da Mercks, che azzannava tutto, anche i traguardi dei circuiti di paese. La grandezza di Felice era nel come correva, nel non arrendersi, se non dopo il traguardo, allo strapotere del belga. Poteva, dopo ogni gara, guardarsi allo specchio e ritenersi soddisfatto della propria prestazione. Così, possono ritenersi soddisfatti, e vanno applauditi, Vingegaard e Carapaz, dopo la doppietta pirenaica. (Alberto Pionca, Cagliari)

Pogacar
16 luglio 2021 08:43 andy48
Non capisco perche', se vincere troppo e' una cosa quasi vergognosa, nessuna se la prenda con Cavendish, che ha conquistato tutte le volate al Tour. A mio parere chi ha le gambe vince (deve vincere). Tarpereste le ali all'aquila, perche' vola piu' in alto di tutti gli altri volatili? Discussione pretestuosa e assurda.

Carapaz.....
16 luglio 2021 10:10 9colli
ieri non avrebbe vinto comunque, basta riguardare le ultime centinaia di metri, quando Mass è partito da dietro, Carapaz che èra in testa si è spostato e sia Pogacar che Vingegaard, al momento non sono partiti.....Quindi se, dopo qualche secondo, non si muove Pogacar, chi andava a prendere Mas??? e se carapaz ne aveva perchè non è partito Lui?

risparmiarsi è sbagliato
16 luglio 2021 12:24 patagarro
secondo me, finche ha gambe deve andare, può raggiunger grandi obbiettivi Pogacar, Liegi, 2 Tour, il minimo che deve fare è puntare alla Vuelta e al Lombardia, il nuovo ciclismo dovrebbe essere anche omaggio ai grandi del passato, Hinault in particolare, che ha battagliato ovunque e per tutti i traguardi (tranne Sanremo e Fiandre, un pò troppo presto nel calendario), quindi ora sotto con la Vuelta e il Lombardia, potrebbe davvero entrare nell'olimpo dei più grandi

Pogacar
16 luglio 2021 14:40 Robtrav
La vittoria di luz ardiden è figlio del voler conquistare la maglia a pois come testimonia l'aver quasi sprintato per l'ultimo punto del GPM al passo di Val Louron-azet. Ma francamente la vedo come Michele 79. L'aver conquistato la maglia a pois e un' altra vittoria di tappa non mi sembra aggiunga niente alla vittoria al Tour 2021. Non credo che ora riceverà molti piacere quando le gambe non gireranno. Chiunque evoca Merckx non tiene conto che il ciclismo è molto cambiato. Prima tutti correvano tutte le principali corse ora molti puntano a determinati obiettivi. Potrà vincere un Lombardia perchè spesso, essendo l'ultima classica monumento è trascurato ma non lo vedo vincere un fiandre o una Parigi Roubaix

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