I VOTI DI STAGI. ROSSO, ROSA E GIALLO: I COLORI DI DE MARCHI, L'UOMO CHE PENSA ALL'UOMO

I VOTI DEL DIRETTORE | 11/05/2021 | 19:08
di Pier Augusto Stagi

Joe DOMBROWSKI. 10. Al sesto Giro d’Italia vince la sua prima tappa in un grande giro e lo fa alla grande in una tappa tutt’altro che banale. Dopo il successo al Giro Baby da questo 30enne (domani) americano ci si attendeva fuoco e fiamme, oggi nel gelo ci ha però riscaldato il cuore.


Alessandro DE MARCHI. 10 e lode. Spesso i coraggiosi sono solo audaci, Alessandro fa invece parte di quella schiera di corridori che usano sì le gambe, ma anche e soprattutto la testa. È un corridore fiero, e noi siamo fieri di averlo in rosa. È il premio più bello per uno dei nostri atleti più belli. Poco conosciuto al di là del ciclismo? Scommettiamo che da domani qualcuno comincerà a dire: però, quel De Marchi…


Filippo FIORELLI. 9. È un velocista ed è velocissimo il 26enne corridore siciliano della Bardiani CSF Faizané a entrare nella fuga di giornata, ma poi resta lì e non è un fatto scontato. Questo ragazzo ha stoffa.

Rein TAARAMAE. 8. Il 34enne corridore estone della Intermarché e il 32enne danese della BikeExchange Christopher Juul-Jensen sono gli ultimi a resistere prima che scateni l’inferno alle loro spalle. Però che gara.

Egan BERNAL. 8. È il vincitore di giornata. Ritorna su Landa come io vado al bar. Poi resta lì, tranquillo (si fa per dire) e si porta a casa un buon bottino. Con lui Ciccone, Vlasov, Carthy, tutti promossi. Tutti lì.

BAHRAIN. 8. Assieme alla Ineos, è la squadra del giorno (anche la Intermarché di Valerio Piva da applausi). I ragazzi di Alberto Volpi sono gli unici che prendo in mano la situazione quando la questione si fa dura e i duri cominciano a giocare. Insomma, Damiano Caruso e compagni preparano il terreno a Mikel Landa, iol basco che in una gioranata da brividi, accende la miccia e fa esplodere la corsa. L'8 è per tutti, per tutto il lotto.

Remco EVENEPOEL. 6,5. Le polveri un po’ bagnate, ma ci sta, anche per il pupo prodigio. Perde 11” come i soci di avventura Romain Bardet, Simon Yates, Dan Martin. Bravi anche i nostri Davide Formolo, Alberto Bettiol, Damiano Caruso, Gianni Moscon, che completano questo bel gruppetto. Piccoli segnali, che dicono che si può giocare.

Vincenzo NIBALI. 6. Non è contento, logicamente, ma ci sta perdere 34” da Bernal e compagnia. Li perde anche Pozzovivo (voto 5,5) che però attende come il siciliano tempi e tempo migliore.

George BENNETT. 5. Prende una bella scoppola, lasciando 1’29” a Bernal & C. Non bene per un corridore che era venuto qui per ben figurare.

Joao ALMEIDA. 4. Giornata no. Lascia per strada più di 5 minuti, pagando a Bernal qualcosa come 4’21”. È stata la rosa d'autunno e ora l'autunno è arrivato a primavera. Bene, sarà al servizio di Remco Evenepoel.

Bauke MOLLEMA. 4. Sprofonda incredibilmente, lui che è capace di star sempre lì. Arriva 92° a 13’55”. C’è poco da dire…

Filippo GANNA. 8. Per il suo lavoro esemplare in favore di Egan Bernal e compagni. Si mette lì e li porta tutti a spasso con apparente facilità. Ieri l’aveva detto: «Ora può cominciare il Giro dei miei capitani». Ma il suo non è assolutamente finito. Voto 5 per chi si è scandalizzato, e per questo attaccherà la Ineos, rea – a loro dire – di aver fatto lavorare troppo il treno di Vignone. Ma come lo si deve dire: Pippo non è qui per vincere il Giro, ma per provare a vincere le crono e dare una mano alla squadra nelle tappe di pianura o mosse. Non è poi così difficile da capire. 

Victor CAMPENAERTS. 7. Pronti via e dopo soli 4 chilometri ecco la fuga che prende forma grazie alle sagome riconoscibili di Victor Campenaerts 29enne belga della Qhubeka Assos, detentore del record dell’ora (16 aprile 2019, 55,089 km) e l’altro 24enne belga Quinten Hermans della Intermarché Wanty Gobert, ancora ebra di gioia per la vittoria di Taco Van der Hoorn il giorno prima.  

Koen DE KORT. 7. Si chiama De Kort, ma la sua carriera è già lunga, soprattutto è il “nonno” del Giro, il più vecchio, ma non certamente malandato. L’esperto corridore della Trek Segafredo va in avanscoperta e rientra con altri controattaccanti sui due di testa (Campenaerts e Hermans). Con loro Vendrame (Ag2r Citroen), Juul-Jensen (BikeExchange), Denz (DSM), Tratnik (Bahrain Victorious), Valter (Groupama FDJ), Oliveira (Movistar), Serry (Deceuninck QuickStep), Vervaeke (Alpecin Fenix), De Marchi (Israel StartUp Nation), Edet (Cofidis); Conti e Dombrowski dell'UAE Emirates; Taaramae dell'Intermarché Wanty Gobert; Dina e Gavazzi della Eolo Kometa; Tagliani e Venchiarutti dell'Androni Sidermec; Mosca e Ghebreigzabhier della Trek Segafredo; Zana, Fiorelli e Zoccarato della Bardiani Csf Faizanè. Gruppo di 25 corridori, che animano tutta la prima parte della frazione odierna. Tra quelli che potevano nutrire sogni rosa, Nelson Oliveira (32'' da Ganna), Alessandro De Marchi a 33'', Valerio Conti a 34'' e Victor Campenaerts a 35''.

Marton DINA. 7. Oh che bel castello Marcon Dina-ndiro-ndello… Tutti gli ungheresi del Giro oggi in fuga. Sono in due e in due entrano nella fuga dei 25: il 23enne corridore della Groupama Attila Valter e il 25enne della Eolo Kometa Marton Dina. Bravi.

Filippo TAGLIANI. 7. Il 25enne bresciano dell’Androni Giocattoli Sidermec torna all’attacco con il 23enne padovano della Bardiani CSF Faizané Samuele Zoccarato: il primo in fuga l'altroieri, Samuele ieri. Quando si dice onorare le corse.

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COMMENTI
Bravo direttore
11 maggio 2021 20:20 PedroGonzalezTVE
Bravo direttore....a Ganna con sta storia delle gare a tappe gli si stanno rompendo le scatole... non deve vincere il Giro e se sarà domani sarà...... gli si è rotta l'anima perchè nopn ha vinto al Romandia... e poi ha dominato a Torino.... lasciatelo lavorare, è nella squadra giusta....

E’ LAVORO
11 maggio 2021 22:05 MILANESE
Caro Pippo per il lavoro che fai rispetto ad altri corridori con ottimi guadagni senza combinar nulla meriti 10 milioni all’anno ed altrettanti applausi

Ganna
11 maggio 2021 23:33 fransoli
sul che non sia qui per vincere il giro siamo tutti concordi.... però mi sideve spiegare il perché la maglia rosa ha dovuto tirare il gruppo per mezza tappa senza che il capitano della Ineos avesse la possibilità di vincerla visto che la fuga oramai era andata.... io non ho capito la tattica,,,, hanno usato Ganna come se dovessero vincere la tappa quando nn era più possibile... anche se era per rendere la corsa dura mi è sembrata una mossa inutile visto che il terreno per fare grandi differenze non c'era... tra i big ha preso paga solo Almeida che però si sapeva non essere quello dello scorso anno.... praticamente hanno corso come se la maglia rosa l'avesse sulle spalle Bernal... io non ci vedo niente di geniale

Grandissimo
12 maggio 2021 09:26 frakie
Bravo De Marchi. Se la merita tutta quella maglia. Gran combattente. Sempre presente e magari spesso sacrificato. Giusto premio ad una bella carriera. Si sarebbe meritato ampiamente, il campionato italiano di Boario nel 2018. Tutta la corsa in fuga fino alla fine. Generoso, fin troppo come sempre. Bravissimo. Un esempio.

Il voto a Ciccone?
12 maggio 2021 12:23 marco1970
Manca il voto a Ciccone che è stato il primo a partire dal gruppo dei big.Mi sembra che meriti anche lui come minimo un bel sette ,è positivo che una volta raggiunto abbia tenuto le ruote dei favoriti.Per quanto riguarda Ganna,non mi piace l'utilizzo che ne fa la sua squadra.Gregario in maglia rosa che tira come un mulo per tutta la tappa.Ma dove si era mai visto?

ganna
12 maggio 2021 13:33 GiorgioDF
Caro direttore, io sono tra quelli che meritano 5 perchè pensano che la Ineos non abbia rispettato il simbolo della maglia rosa. Certo che Ganna non deve vincere il Giro, certo che l'obbiettivo unico è la vittoria con Bernal, ma il Giro è lungo, ieri alla fine non è successo quasi niente ai fini della classifica generale e la Ineos ha perso l'ennesima occasione per fare una bella figura.

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