LONGO BORGHINI. «STRADE BIANCHE? QUANDO SI SCATENA LA BATTAGLIA...»

DONNE | 05/03/2021 | 07:50
di Francesca Monzone

Strade Bianche ha chiamato Elisa Longo Borghini e lei, che questa corsa l’ha già vinta nel 2017, ha accettato la sfida. La campionessa piemontese vuole ottenere un risultato importante sulle strade della Toscana e, anche se la sua forma non è ancora al massimo, è pronta a combattere per raggiungere la vittoria.
La sua Trek-Segafredo sarà una delle squadre più forti, visto che potrà contare sulla campionessa francese Cordon Ragot e sulle due olandesi Lucinda Brand e Ellen Van Dijk. La guerra sarà dura ma Elisa Longo Borghini e le sue ragazze, non si tireranno indietro.


Come è andato il periodo di avvicinamento a questa corsa?
«Abbiamo lavorato nel modo in cui avevamo stabilito e sono molto soddisfatta. Ho corso sabato scorso la Nieuwsblad e siamo arrivate a Siena mercoledì sera. Già ieri abbiamo fatto una ricognizione del percorso e abbiamo pedalato sugli ultimi settori di Sterrato partendo da Monteroni d’Arbia fino al centro di Siena».


Lei Strade Bianche la conosce molto bene: in quale punto del percorso pensa che si accenderà la corsa?
«Questa è una corsa che è sempre aperta a tante soluzioni: normalmente su Colle Pinzuto si capisce chi vincerà ma è anche possibile, come è successo l’anno scorso, che vada via una fuga e che poi non tutte vengano riprese prima dell’arrivo, come con la spagnola Garcia che è arrivata seconda. E’ una gara incerta e solo correndo si capirà quale scenario potrà offrite».

Strade Bianche si corre in parte su un percorso sterrato: quanto potrebbe incidere il meteo sul risultato della corsa?
«Il tempo è incerto, ma viene dato in miglioramento rispetto a quanto era stato previsto nei giorni scorsi. Per la sicurezza generale di tutti è meglio correre su uno sterrato asciutto, ma se dovesse piovere non avrei grandi problemi, un terreno bagnato non mi ha mai impensierito. Naturalmente una strada bagnata potrebbe penalizzare alcune ragazze e favorirne altre».

Lei questa corsa l’ha vinta nel 2017, è salita sul podio nel 2015 e poi nel 2018: cosa si aspetta da questa edizione?
«Io mi sento bene anche se non sono ancora al top della mia preparazione, perché stiamo puntando su altre corse. Mi manca il cambio di ritmo e ho meno corse nelle gambe rispetto ad altre atlete, ma vado bene e non mi tirerò certamente indietro quando la corsa entrerà nel vivo. Sono pronta per la battaglia».

La sua Trek-Segafredo sarà una squadra forte, chi saranno le sue compagne in corsa?
«Ci sarà Audrey Cordon Ragot che va veramente forte, poi Lucinda Brand e Ellen Van Dijk che saranno delle gregarie di lusso, anzi Ellen potrebbe essere la nostra outsider. Abbiamo una bella squadra e siamo pronte a dare battaglia».

Chi saranno le sue avversarie?
«Prima tra tutte Anna van der Breggen con tutta la sua squadra la SD Worx: sono sicuramente la formazione dominante di questo momento. E poi anche Annemiek van Vleuten, che ha vinto le ultime due edizioni della corsa. Mentre tra le italiane direi Marta Cavalli e Soraya Palladin».

Quali saranno i suoi appuntamenti dopo Strade Bianche?
«Sarò al Trofeo Binda e poi alla Gand-Wevelgem, per continuare con Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Amstel Gold Race, Liegi e Giro del Lussemburgo, insomma mi aspetta un periodo molto intenso. Poi ci saranno le Olimpiadi di Tokyo e spero di essere selezionata. Chi farà bene le corse sulle Ardenne avrà buone possibilità di indossare la maglia azzurra».

State correndo senza pubblico e Siena è in zona rossa. Quanto vi condiziona questa situazione?
«Purtroppo devo dire che pian piano ci stiamo abituando a questa nuova modalità di correre. Ci manca il pubblico, ma se l’unico modo per correre adesso è farlo senza la gente lungo le strade, allora dobbiamo accettarlo tutti».

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