L'ORA DEL PASTO. IL GIRO DEL 1946, IL GIRO DEL 2020...

GIRO D'ITALIA | 27/10/2020 | 07:50
di Marco Pastonesi

E’ stato il Giro dei giovani, delle sorprese, degli imprevisti. Altre date, altro clima, altra atmosfera. E’ stato il Giro della pandemia. Altri pensieri, altri traguardi, altre urgenze. E’ stato il Giro del 2020.


Ricordava il Giro del 1946, quello della rinascita. “La guerra è una meretrice infame – scrive Claudio Gregori nel suo “Coppi contro Bartali” (Diarkos, 560 pagine, 19 euro) -. Non ha commesso peccati, ma delitti. Prometteva gloria, ha seminato lacrime e sangue. Ha trasformato un campo di grano in camposanto. Ha bruciato la vita. Sulla cenere, però, la vita germoglia. Il Giro d’Italia rinasce un anno prima del Tour de France. Coppi e Bartali lo ritrovano il 15 giugno 1946 dopo sei anni, un’eternità. Ora comandano due eserciti nemici: Bianchi e Legnano. Sullo sfondo nero di un paese in lutto i due campioni splendono più di prima”.


La pandemia planetaria ha trattenuto gli italiani in casa, la Seconda guerra mondiale ha martoriato l’Italia. Gregori: “I ponti sono quasi tutti provvisori. A volte si deve scendere nel greto del fiume e superare i corsi d’acqua su passerelle. Alcuni centri, come La Spezia o Castel di Sangro, sono ridotti a macerie e gli organizzatori fanno appello alla solidarietà prima di attraversarli”.

Nel Giro del 2020 le strade sono traiettorie di asfalto, in quello del 1946 sono trincee. Ancora Gregori: “Alcune sono state distrutte. Altre impongono varianti. Un esempio. Poiché i tedeschi in ritirata hanno fatto saltare in aria la magnifica strada che da Sulmona portava a Rocca Pia e poi al Piano delle Cinque Miglia, si è riprestinata la vecchia strada borbonica da Pettorano a Rocca Pia, più stretta e più breve di tre chilometri, quindi più ripida”.

Oggi il nostro Paese è in crisi, allora ancora di più. Sempre Gregori: “La produzione industriale è un quarto di quella d’anteguerra. Ci sono tre milioni di disoccupati. Lungo la strada il Giro trova bimbi belli e straccioni come ‘I fanciulli che mangiano la frutta’ di Murillo. C’è la fame. E il cambiamento è cruento. C’è la resa dei conti. Non solo la caccia all’uomo e la vendetta contro i fascisti. Ma anche la rivoluzione politica. La monarchia ha il fiato corto”.

Il Giro del 1946 fu conquistato da Bartali. Giovanni Mosca, sulla “Gazzetta d’Italia”, alla partenza scrisse: “Forse perché è religiosissimo, ha preso il colore dei ceri”. Il Giro del 2020 è stato vinto da Tao Geoghegan. Bradley Wiggins ha commentato: “L’altro giorno mi ha mandato un messaggio: ‘Grazie per l’ispirazione, se non fosse stato per te io non sarei stato qui’. Troppo buono. Tutti noi abbiamo un ruolo da interpretare. Senza Sean Yates e Robert Millar, non ci sarebbe stato Bradley Wiggins. Senza Barry Hoban e Tommy Simpson, non ci sarebbero stati Sean Yates e Robert Millar. E’ la parte di un percorso”.

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Remco Evenepoel attraverso un’intervista a Sporza ha voluto fare gli auguri di Natale ai suoi tifosi, lasciando intendere che già il prossimo anno proverà a vincere il Tour de France. Proprio così, il belga nella sua intervista natalizia, senza indugi...


Non chiedetegli regali, ma fuochi d'artificio. Giulio Pellizzari dice di non essere portato per gli acquisti da mettere sotto l'albero eppure si sta allenando come si deve quindi potrebbe in automatico donare presto al ciclismo italiano gioie preziose. Al primo...


«Quando ti succedono incidenti come quello che è successo a me, ti accorgi di quanto le piccole cose, alla fine, sono quelle che più contano nella vita». E allora Filippo Baroncini, ancor più felice e consapevole di prima, il suo...


Un "falco" sia sulla bici che ai microfoni: interpellato dal nostro direttore alla festa di Cicli Bettoni, Paolo Savoldelli ha dispensato una dopo l'altra opinioni decise e non banali. A partire dall'amore verso il ciclismo attuale, in contrapposizione ai tanti...


A Natale siamo tutti più buoni e sereni. Ma è anche un momento ideale per fermarsi a pensare e riflettere sui temi che ci stanno a cuore. Per questo, nella giornata sinonimo di festa e clima familiare, tra una portata...


Davide Cassani è stato uno dei commissari tecnici più apprezzati negli ultimi anni. Ex corridore e appassionato di ciclismo, ha sempre messo in campo la sua esperienza e adesso che arriva il Natale ha voluto parlare di territorio e promozione,...


L’abbraccio con la capitana in maglia rosa e l’esultanza sul podio del Giro d’Italia Women a Imola insieme alle compagne della UAE Team ADQ: due momenti, due frame catturati alla conclusione di un lungo percorso. La chiacchierata con Eleonora Gasparrini...


Era nato il giorno di Natale. Doppia fregatura, ci teneva a spiegare: la prima fregatura, che nel confronto con Gesù ovviamente scompariva, e la seconda fregatura, che inevitabilmente scomparivano anche i regali di una delle due feste. Ubaldo Pugnaloni, data...


Si rafforza in maniera sempre più decisa il core danese dello Swatt Club. Dopo aver annunciato nelle scorse settimane l’ingaggio dell’ultimo vincitore del GP Rik Van Looy Mads Andersen, la formazione di Carlo Beretta ha infatti comunicato che a...


Puntata di Natale di Velò, la rubrica di TVSEI interamente dedicata al mondo del ciclismo che torna, con un numero speciale nel giorno della Natività per fare un bilancio del 2025 e guardare a quello che sarà il nuovo anno...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024