VERO O FALSO?

TUTTOBICI | 26/05/2020 | 08:10
di Cristiano Gatti

Quanto mi piace Sa­gan quando corre. Quanto mi piace Sagan quando non corre. Quan­to mi è piaciuto poco tempo fa, quando nel pieno della quarantena e di tutte le mode collaterali, prima fra le altre quella di ga­reggiare virtualmente, se ne è uscito con un commento a pro­va di equivoci e di interpretazioni. Domanda: “A proposito di rulli, ti vedremo partecipare ad uno dei numerosi appuntamenti virtuali che si stanno susseguendo in rete?”. Risposta: “No. Io sono un corridore vero, non un corridore virtuale”.


Ci sono parole semplicissime che meriterebbero standing ovation fantozziane, una due tre ore di applausi e di cori scroscianti. Per la miseria, almeno uno che provi ad alzare il dito e ad andare controcorrente, a costo di fi­nire emarginato tra i vecchi, i superati, gli obsoleti. I fuori tempo massimo della vita.


Naturalmente, tutto il mio appoggio nasce essenzialmente proprio da questo, dal tipo che antropologicamente è Sagan nel panorama mondiale dello sport: non un vecchio rintronato legato all’epoca di Coppi e Bartali, non un ammuffito nostalgico che pe­dala soltanto nelle eroiche con la maglia di lana doppia e i tubolari a tracolla di traverso,  facendosi crescere im­probabili baffoni da Belle Epoque, no, proprio tutto il contrario, Sagan è al passo con i suoi tempi, anzi piuttosto avanti, perfetto esemplare di ragazzo d’oggi che guarda a domani senza rimpiangere ieri.

L’hanno eletto em­blema del nuovo ciclismo proprio i giovani, ne hanno fatto il testimonial esemplare di cosa si intenda per ciclismo che in­terpreta il gusto e i costumi d’oggi, compresa una certa stravaganza di look e di atteggiamenti. E allora cari devoti del ciclismo virtuale beccatevi questa: il nuovo che proprio non sopporta un certo genere di nuovo.

Ma sì, diciamolo: grazie Sagan. Fi­nal­mente sdoganata la possibilità di dire apertamente basta, questa moda di competere sui rulli, peggio dei criceti che almeno corrono dentro una ruota, è una vera bo­iata, una passione per gente deviata. Ca­pi­sco che in certe situazioni, vedi quarantena, la gente sia obbligata ad adattarsi, trovando qualche forma minima di allenamento. Ma fermiamoci qui. Si fa perché non c’è altro. Ma da qui a di­­re per la miseria che bello, wow, dai, organizziamo una bella corsa, con il vincitore e con gli sconfitti, con le me­die orarie e con i watt, ma­gari alla fine ci ritroviamo pure a preferire questo genere di in­venzione rispetto alla tradizionale e monotona strada d’asfalto, fuori, all’aria aperta, con tutto quel cie­lo sopra e quell’orizzonte là davanti, ma­gari nella de­pressione del verde di campagna, ai bordi di un bo­sco... Da qui a mettere in piedi un ambaradan in si­milciclismo, con tanto di febbre generale e imitazione made in China delle gare storiche, mi sembra ce ne passi. E poi per fortuna a un certo punto arriva Sagan, non il geometra di Cinisello, a dire una cosa biblica ed elementare: non c’entro nul­la con questa cosa, io sono un corridore vero, non virtuale. Dedicato a quelli virtuali, tra i quali pa­recchi che sono virtuali pure quando si corre davvero.

Approfittando di Sa­gan, voglio farla an­cora più lunga. Vo­glio dir­la tutta. Voglio dire che questa delle gare virtuali fa benissimo il paio - restando nell’orto ciclismo - con le gare elettriche, il più grande controsenso del secolo, perché se mi sta bene che l’assistita aiuti anziani e cardiopatici, non posso accettare che diventi strumento di competizione e di agonismo, ruffiano surrogato della lea­le e diretta sfida tra esseri umani, al netto ma­gari pure della farmacia.

Voglio persino debordare, con il discorso. Voglio allargarlo fino all’infinito. Una volta e mai più. Voglio dire che persino in tempi di pandemia e di segregazione coatta è confermatissima una tendenza or­mai conclamata nei tempi normali. L’idea cioè che il finto possa piacere quanto e anche più del vero. Che l’apparenza val­ga e conquisti quanto e anche più della sostanza. Certo, an­drà tutto bene. Prestissimo torneremo così.

da tuttoBICI di maggio

Copyright © TBW
COMMENTI
1935
27 maggio 2020 07:54 bove
1935. Lei utilizzerà il nuovo deragliatore ideato da Simplex? No i veri corridori usano il mono rapporto

Alla fine...
27 maggio 2020 10:45 fedbandini
Alla fine anche Sagan si è fatto il suo bel profilo su Zw... Magari informarsi prima di scrivere. Magari pesare un po' di più le parole. Magari pensare che si è costretti a farlo per sfuggire alle auto, agli asfalti orrendi, ai cellulari, all'odio imperante, al tempo che manca... E sentirsi dare del "deviato". Pazienza.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Gli uomini di classifica non erano in gran forma ieri, nella tappa con l’arrivo in salita all’Alto de el Morredero. La tappa è stata vinta da un bravissimo Giulio Pellizzari che ha conquistato la sua prima vittoria da professionista,  ...


La Spagna ha preso la sua posizione e sulle pagine dei principali quotidiani nazionali oggi si legge la frase: Una vuelta ciclista con genocidio al fondo. Una frase forte, che riporta alle Olimpiadi del Messico 1968, quando Tommie Smith e...


Riecco Tadej Pogačar. Dopo il suo quarto trionfo al Tour de France, lo sloveno torna alle corse col doppio appuntamento canadese, i Grand Prix Cyclistes de Québec e Montréal 2025. Il campione del mondo è in Canada per la terza...


Oggi niente salite ma un giudice altrettanto importante alla Vuelta España: il cronometro. La tappa numero 18, infatti, è l'unica cronometro  individuale dell'edizione numero 80 della corsa spagnola. per seguire in diretta l'intero racconto della tappa a partire dalle 14.30...


La Federazione Elvetica ha uffializzato i suoi atleti per i campionati del mondo in Ruanda. Kung e Schmid  disputeranno la crono dei professionisti, mentre Reusser punterà alla crono femminile. Hirschi e i fratelli Fabio e Jan Christen guidano la Svizzera...


Verde, elegante, da donna, con il cestino, attaccata a un palo, a Milano. La scritta, bianca, tutta maiuscolo, sul tubo obliquo, mi ha stretto il cuore. Filippo Zanazzi. Se ne andò – oggi - undici anni fa, Filippo. Undici anni...


Ancora la Toscana alla ribalta del grande ciclismo: è in programma oggi la 73esima edizione del Gran Premio città di Peccioli – Coppa Sabatini. Partenza alle ore 11:20 dallo Stadio Comunale di Peccioli che, in mattinata, ospiterà anche la presentazione...


Alé,  il rinomato produttore di abbigliamento ciclistico di alta qualità,  e eVent® Fabrics, leader nelle membrane traspiranti, impermeabili, resistenti alle intemperie e al vento,  annunciano che la tecnologia stormburstLT di eVent, super leggera, rapida e altamente traspirante, è ora disponibile nel ciclismo grazie...


Quando si parla di calendari, appare molto chiaro quanto il Nord America faccia fatica ad inserirsi nella grande mappa geografica che sogna di fare l'UCI. Una superpotenza come gli USA non ha una corsa al massimo livello, così ad attirare...


La prima vittoria tra i professionisti di Giulio Pellizzari alla Vuelta di Spagna, la maglia rossa di Jonas Vingegaard e la cronometro a pochi chilometri da Madrid ma non solo al centro del nuovo appuntamento con Velò, la rubrica settimanale...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024