BROCCI. «UN NUOVO CICLISMO E' POSSIBILE»

INTERVISTA | 23/05/2020 | 07:44
di Stefano Fiori

Giancarlo Brocci, ideatore e patron dell'Eroica, è uomo di grandi passioni. Passione ovviamente per il ciclismo d'epoca e per l'Eroica, evento ormai a livello mondiale, passione per Gaiole in Chianti e il suo territorio, il luogo in cui Brocci è nato nel 1954, passione per il ciclismo soprattutto Bio, testimoniato dal suo impegno contro chi bara in questo sport e nell'aver tentato senza troppa fortuna di organizzare una gara a tappe - il Giro Bio - aperto a dilettanti “tirati su” a pane e acqua come (forse...) accadeva una volta, passione per il calcio, essendo stato calciatore, arbitro e – lo è tuttora – tifoso della Fiorentina. Passione per i viaggi, che ha portato alla nascita di altre sorelle dell'Eroica sparse in tutto il mondo e, last but not least come direbbero gli inglesi, passione per le donne. A tutto ciò aggiungiamo una laurea in medicina e varie collaborazioni giornalistiche in itinere, prima di incontrare, si era nel 1997, il Grande Amore, cioé la Cicloturistica d'Epoca l'Eroica con epicentro Gaiole in Chianti. Ma Brocci si è dichiarato più volte, un “perdente di successo” perché dice “ho perso tutto, sempre, in qualsiasi momento ci sia stato bisogno di confrontarsi con chiunque, anche perché quando il gioco è truccato, quelli giusti sono i perdenti”. A suo onore va però detto che egli è sempre stato capace di rialzarsi, anche dopo i tremendi colpi da K.O. subiti, come accadde in occasione del fallimento sportivo del tanto amato e propugnato Giro Bio. Ai tempi della tempesta sanitaria e non solo targata coronavirus, abbiamo contattato Giancarlo Brocci nel suo feudo di Gaiole, per capire come abbia affrontato  l'emergenza e quali siano i suoi propositi per l'ancora incerto futuro.


Come hai trascorso questo lungo lockdown dovuto al covid-19?


«In casa, qui a Gaiole, riuscendo nell'impresa di completare un libro a cui tenevo molto ma che forse, senza questo periodo di clausura, non sarei mai riuscito a terminare. Nel libro tratto argomenti a me molto cari, come quelli del ciclismo eroico, dei primi Tour de France, per giungere fino a Gino Bartali, a mio parere l'ultimo dei veri ciclisti “Eroici”se consideriamo il modo in cui costruiva le sue imprese e la sua figura umana e caratteriale. Ginettaccio mi ha sempre appassionato e su di lui avevo già scritto in passato “Bartali, il mito oscurato»“».

Quale sarà il titolo del nuovo libro?

«Ancora non è stato deciso, forse “Bartali l'ultimo Eroico”».

Il coronavirus ha toccato anche Gaiole?

«Solo marginalmente, abbiamo avuto una donna contagiata, infermiera presso una RSA, che a sua volta ha contagiato il marito. Poi, fortunatamente, nessun altro caso; comunque Gaiole è un comune piccolo, di soli tremila abitanti».

Tutto il Chianti sembra essere un'oasi, dal punto di vista sanitario.

«Certamente, non abbiamo problemi di polveri sottili o annessi e connessi come ad esempio in Lombardia, dove non mi stupiscono le spaventose cifre dei contagi».

A parte lo scrivere, come hai trascorso questi ultimi mesi?

«Inevitabile guardare la TV e rivedere tante gare ciclistiche del passato che non hanno perso il loro fascino, anche se ne conoscevo già il risultato».

Cosa pensi di questa ripartenza del ciclismo, da agosto in poi?

«E' una decisione doverosa, non si poteva bloccare tutto il movimento ciclistico per un'intera annata. Il giro economico è notevole, anche se certe cifre mi sembrano gonfiate. Nei primi mesi dell'anno ho incontrato Ernesto Colnago che si è lamentato con me del fatto che il team UAE sia troppo sovradimensionato, con oltre cento persone che fanno parte dello staff. Inoltre, a mio parere, girano troppi procuratori nel mondo del ciclismo, con il conseguente aumento dei costi per la gestione del parco atleti. Un po', fatte ovviamente le debite proporzioni, come quanto accade da sempre nel calcio».

Che ne sarà dell'Eroica di Gaiole e delle altre sorelle sparse nel mondo?

«Siamo fermamente intenzionati a riproporre l'Eroica il prossimo 4 ottobre, salvo nuove emergenze sanitarie alle quali non voglio nemmeno pensare. Le “sorelle” sono tutte confermate: il 30 agosto sarà riproposta l'Eroica Montalcino, nello stesso periodo ci sarà l'Eroica Germania, il 23 agosto, poi Nova Eroica a Buonconvento, Eroica Hispania e le altre».

Il 1°agosto il World Tour ripartirà proprio con la Strade Bianche, una tua creatura: qualche recriminazione per averla persa?

«Altre polemiche non servono, auguro alla corsa un successo crescente, magari aumentando i tratti sterrati sul percorso. Servono però organizzatori all'altezza, che amino veramente questa gara e il suo incomparabile tracciato, che ha riportato di moda il Gravel».

A proposito di Gravel, di recente hai formulato una proposta al presidente dell'UCI?

«Sì, a gennaio ho incontrato il presidente David Lappartient e gli ho proposto un circuito di gare consacrato al movimento Gravel. La richiesta è stata apprezzata e a breve ci saranno degli sviluppi interessanti, virus permettendo».

Nel nuovo calendario UCI ci sono i tre grandi Giri che in alcuni casi si sovrappongono, quindi sarà impossibile per un atleta puntare a vincerne più di uno: cosa ne dici?

«Discorso inutile. Oggi si sono quasi perse le tracce di ciclisti capaci di essere protagonisti in più di una delle grandi corse a tappe. I Bitossi, Gimondi, Lejarreta non hanno avuto eredi. Solo Nibali e Valverde possono essere accostati a questi big».

In definitiva, com'è il ciclismo di oggi?

«Noioso, ma da quell'ottimista che sono voglio credere che un nuovo ciclismo sia possibile, cercando di dare spazio ai giovani e di crescerli senza troppi condizionamenti, lasciando perdere i preparatori-stregoni, le pratiche miracolose che spesso conducono al doping e togliendo spazio all'esagerata ingerenza dei procuratori».

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
E’ stata una giornata tranquilla per Jonas Vingegaard e  la sua Visma – Lease a Bike e, al termine della dodicesima frazione, la situazione nella classifica generale è rimasta invariata. Il campione danese è il leader nella classifica generale ma...


Juan AYUSO. 10 e lode. Aggiunge sale ad una pietanza già saporita da anni. Entra prepotentemente a 22 anni (dicasi ventidue) nel circolo di quei corridori nati pronti, che scalpitano, che sgomitano, che chiedono spazio e se non glielo dai...


Successo per il team australiano della “Liv Alula Jayco Ctw” nella cronometro a squadre che ha aperto la 29^ edizione del Giro della Toscana. La formazione più veloce ha percorso i 5 km della gara in poco più di 6...


Doppietta personale per Juan Ayuso alla Vuelta a España 2025. Lo spagnolo dell'UAE Team Emirates-XRG, già a segno 7 giorni fa a Cerler-Huesca La Magia, ha battuto nella decisiva volata a due sul traguardo di Los Corrales de Buelna...


Esattamente a un mese da oggi (4 ottobre) sarà “Il Lombardia Under 23”. Quest’anno ricorre l’edizione numero 97 che significa un passo in più verso il Centenario di una corsa fra le più sentite e prestigiose del calendario internazionale.Ma è...


Marco Manenti è sfrecciato vittorioso nella prima tappa del Giro della Regione Friuli Venezia Giulia per dilettanti, la Palazzolo dello Stella-Buttrio di 156 chilometri. Il bergamasco del Team Hopplà si è imposto allo sprint superando al fotofinish il colombiano Santiago...


Vince a gruppo compatto e vince anche dopo più di 100 chilometri di fuga. E' una super Lorena Wiebes quella che ha conquistato il terzo successo di tappa consecutivo al Simac Tour 2025 regolando un gruppo di altre sedici fuggitive....


Terza tappa e terza vittoria per la Visma Lease a Bike al Lloyds Bank Tour of Britain, la Milton Keynes-Ampthill di 122 chilometri. Questa volta è Matthew Brennan a piazzare la stoccata vincente dopo la doppietta nelle due prime frazioni del compagno...


Con la vittoria di Nikiforos Arvanitou si è conclusa la 72sima edizione del Giro di Bulgaria. Il greco del Team United Shipping ha preceduto i tedeschi Rober di 21" e Borresch di 25". Degli italiani in gara il migliore è...


Il 49° Giro della Lunigiana si apre con una “prima volta”: Anatol Friedl ha firmato il primo successo di tappa per l’Austria nella storia della corsa. Il bicampione europeo di MTB ha attaccato in discesa dal Passo del Bocco insieme...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024