L'ORA DEL PASTO. «SONO IO IL CICLISTA CHE PASSA PER STRADA AL MATTINO SUL PRESTO...»

STORIA | 22/04/2020 | 08:00
di Marco Pastonesi

Una variazione sul tema dei miei appunti inediti e dimenticati da quarantena. Qui trattasi di ritagli da riviste e giornali.


CANZONE “Sono io il ciclista che passa per strada al mattino sul presto cantando mentre voi vi girate nel letto destati al penultimo sonno quel canto che non fate in tempo a sentirne la fine e si perde e non siete riusciti a capire se canto per gioia o per rabbia: Io sono il padrone del mondo - ah - il padrone e basta che alzi una leva e vi spengo - ah - la luna. Ridò fuoco al sole buttandoci dentro - ah - il carbone, so leggere bene le stelle e c’è scritto - ahahah.‎ Sono io il ciclista che grida correndo alla donna che passa e non guarda: ‘Bella bruna!’ e le strappa un’occhiata che dura soltanto un secondo. Ma in quell’attimo è come essa fosse più mia che di tutti voi altri e continuo la strada inghiottendo aria gelida e canto tossendo: Io sono il padrone del mondo... Sono io che disturbo il riposo di voi che tenete in mano i comandi del potere o magari soltanto vi fate illusione di tenerli e vi dite: ‘Ma questa canzone è l’annuncio che non conteremo più niente od invece è qualcuno che vuol canzonare se stesso cantando?’: Io sono il padrone del mondo...” (Italo Calvino, “Cantacronache”).


COLORI “Quando conquistò il suo ultimo titolo di campione d’Italia di ciclismo su strada nel 1952, all’età di trentotto anni, Bartali salì sul podio, vide issare la bandiera italiana e ricevette una nuova maglia tricolore, verde, bianca e rossa. Fece allora osservare ai giornalisti italiani presenti che il verde della bandiera e di quella nuova maglia era ‘più chiaro di quello di prima’. Quando era stato campione d’Italia per la prima volta, nel 1935, il verde era più scuro e anche più grigiastro. Nel 1937 e nel 1940, in occasione della sua seconda e terza vittoria, il verde si era schiarito e aveva preso un tono medio. Ma ora, nel 1952, era proprio chiaro, quasi luminoso” (Michel Pastoureau, “I colori dei nostri ricordi”, Ponte alle Grazie).

AUTORIMESSA “Dorando Pietri, l’eroe della maratona di Londra, nacque ciclista e solo dopo una caduta omerica ripiegò sul podismo. Quando, nel 1923, si trasferì a Sanremo in via Peirogallo e aprì un’autorimessa, arrivò in tempo per vedere Girardengo, Binda, Guerra, Olmo, Bartali. Con la sua 520 T Fiat trasportava alla stazione il filosofo Walter Benjamin, il gerarca Dino Grandi, il Maresciallo Badoglio e, sfiorando le bici, ricordava” (Claudio Gregori, “Sanremo - Via Roma la gloria è qui” da “La Gazzetta dello Sport” del 29 novembre 2014).

BICIPITI “Nell’aspra salita di Le Puy, soffre, tiene duro e scollina orgoglioso dei suoi ‘bicipiti’. Si tuffa in discesa verso la vallata del Rodano. Ad Arles visita il chiostro di Saint-Trophime, di ‘una bellezza assolutamente inimmaginabile’. Oltre la vicina abbazia di Montmajor, scorge per la prima volta il Mediterraneo. Da buon allievo di Oxford, cita con enfasi Senofonte, ‘thalassa thalassa’. Percepisce il suo destino: ‘Ho infine raggiunto la strada del Mezzogiorno e di tutto il glorioso Oriente (...) è necessario che io vada oltre, più lontano’. Lo farà” (Leonardo Coen, “La sfida in bici sui Pirenei – Il Tour di Lawrence d’Arabia” da “Il Fatto Quotidiano” del 13 maggio 2019).

NASI “Erano gli anni in cui Peppino De Filippo, svellendosi dal ruolo di spalla, comunque sublime, di Totò, in un assolo cinematografico si chiedeva e chiedeva, vestendo la domanda di solenne napoletanissimo mistero, come mai i grandi campioni del ciclismo dovevano avere il naso lungo. Si riferiva a Fausto Coppi davvero quasi pinocchiesco, ma inglobava nel quesito esistenziale anche Gino Bartali, di naso in realtà più grosso che lungo. E dalla Svizzera si protendeva il lungo naso di Ferdy Kubler, un ciclista che era un lungo naso a cui era appiccicato un corpo sistemato su una bicicletta” (Gian Paolo Ormezzano, “Ferdy e Hugo all’italiana” dalla rivista della Banca Popolare di Sondrio, aprile 2007).

SURPLACE “Se la vita è una ruota, il surplace non è mai stato il suo forte” (Marco Pastonesi per i 90 anni di Fiorenzo Magni da “La Gazzetta dello Sport” del 7 dicembre 2010).

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Non ha mai perso l'affetto dei suoi tifosi, e ormai sono passati 35 anni da quando duellava con Indurain e Bugno al Giro e al Tour. Claudio Chiappucci è sempre in formissima, gira l'Italia e l'Europa con la mountain bike,...


Fra gli ospiti italiani che la settimana scors, abbiamo avuto modo d’incrociare alla presentazione del percorso della Vuelta España 2026 tenutasi alla Salle des Etoiles dello Sporting Club di Montecarlo vi è stato anche l’avvocato Mauro Travaglin. Per il...


Con carattere ha saputo lasciarsi alle spalle una prima parte di 2025 condizionata da problemi fisici e con determinazione e tanto lavoro è riuscita a riscattarsi, ottenere ottimi risultati fino alla prima maglia  iridata tra le élite nella prova dell’Inseguimento...


La stagione 2025 del ciclismo su strada si conclude con una straordinaria dimostrazione di potenza e talento. Due nomi dominano la scena globale: Tadej Pogačar e Demi Vollering. Wntrambie hanno lasciato un segno indelebile nell'anno, portando le rispettive squadre – ...


Ogni corridore ha almeno una storia, una meravigliosa storia, da raccontare. La sua. E’ quello che ho sempre pensato, saputo, e che continuo a chiedere a tutti i corridori di raccontarmi. Perché è proprio così. Non importa che sia (o...


UAE Team ADQ svela la nuova maglia ufficiale, un progetto grafico che affonda le proprie radici nel paesaggio naturale degli Emirati Arabi Uniti e nella sua poesia visiva. Il concept, intitolato “The Gradient of the Desert”, trae ispirazione dall’orizzonte del deserto...


Grande novità per la Libertas Ceresetto e per il panorama del ciclismo femminile italiano con la nascita di una nuova squadra riservata alla categoria Donne Junior. Dalla collaborazione tra Libertas Ceresetto e Club Ciclistico Canturino 1902 nasce ufficialmente il Team...


Tre giorni intensi di gare per l’Ale Colnago Team tra gare in Italia e all’estero. Il team modenese applaude le bellissime prestazioni, domenica 21 dicembre, con la casacca azzurra della nazionale in Coppa del Mondo in Belgio dove Elisa Bianchi...


Alpacom: è questo il nome del nuovo sponsor della Salus Seregno De Rosa. L'annuncio ufficiale arriva dal presidente del team Marco Moretto in occasione del mini-ritiro della squadra juniores svoltosi a Desio in provincia di Monza e Brianza. Alpacom è...


La notizia del weekend che ha aperto la settimana di Natale dell'Italia ciclistica è la "sparatoria" verso i ragazzi della Padovani in allenamento in Val d'Adige: nel finale della nuova puntata potete sentire il racconto dell'illustre team manager della squadra,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024