FRANCO BALDUZZI, IN SALITA NON LO STACCAVA NEANCHE MERCKX

STORIA | 21/04/2020 | 14:32
di Franco Bocca

I più giovani probabilmente non lo hanno mai sentito nominare, poichè le sue imprese in bici risalgono a mezzo secolo fa. Ma gli appassionati di ciclismo con i capelli grigi, nonchè i vecchi sportivi di Casorzo, non hanno certo dimenticato Franco Balduzzi, classe 1942, uno dei più forti dilettanti italiani della sua epoca. Di sicuro il più forte corridore astigiano degli ultimi sessant'anni, anche se non è mai passato professionista. Proveniente dall'Alessandrino al seguito del padre Giovanni, guardiacaccia, Franco era arrivato nel paese della Malvasia nel 1961 e cominciò a far parlare di se' nel 1964, vincendo tra l'altro la classica Ciriè-Pian della Mussa e due tappe del Giro della Valle d'Aosta indossando la casacca della squadra astigiana che portava il nome dell'ex-corridore Natalino Arata, attivo tra gli indipendenti a cavallo della seconda guerra mondiale.


"Durante la stagione - ricorda Balduzzi - vivevo ad Asti in una pensioncina di via Cavour, vicina all'officina meccanica del titolare della squadra. Ma per andare a correre spesso dovevo arrangiarmi da solo. Ricordo quella volta che il sabato feci quasi 300 chilometri in bici per andare a disputare corsa a Massa. Uno degli organizzatori mi ospitò a dormire a casa sua, l'indomani andai in fuga e mi ripresero solo nel finale. E il lunedì, altri 300 chilometri in bici per tornare a casa". Era un ciclismo romantico che oggi non esiste più. E Balduzzi, genio e sregolatezza, ne era un interprete straordinario.


Nel '66 Franco cambiò casacca e passò alla Sis-Cavallino Rosso, diretta da Giacomo Toso e Luciano Cerrato. "In quegli anni la squadra che dettava legge in Piemonte era il Fiat - afferma Balduzzi - che dominava quasi tutte le domeniche. Ma nel Trofeo Bertolino mi presi una bella soddisfazione: erano in fuga cinque corridori del Fiat, sulla salita di Moncalvo uscii da solo dal gruppo, li raggiunsi e poi li staccai uno alla volta. Arrivai al Motovelodromo di Torino con quasi 2' sul secondo".

Anche per questo, forse, nel '68 Balduzzi passò proprio al C.S. Fiat e sotto la guida sapiente di Giuseppe Graglia, che in passato aveva diretto campioni come Bartali, Valetti, Martano, Defilippis e Balmamion, trovò una nuova dimensione atletica, che gli permise di collezionare 40 vittorie in quattro anni, tra cui la Corsa della Lana, la Torino-Valtournanche e tappe in gare prestigiose come la Varsavia-Berlino-Praga, dove fu anche leader della classifica, i Giri dell'Uruguay, del Lazio e del Piemonte.  Nel '71 fu riserva azzurra ai mondiali e a fine stagione venne premiato, ex-aequo con Francesco Moser, come miglior dilettante italiano.

Un episodio, soprattutto, è molto significativo. Un inverno, mentre si allenavano in Riviera, i dilettanti del Fiat incontrarono in allenamento i professionisti della Molteni, capeggiati da Eddy Merckx. "Dopo aver chiesto il permesso - ricorda con un certo orgoglio Balduzzi - proseguimmo insieme. Poi, sul San Bartolomeo, Merckx diede battaglia. Pian piano si staccarono tutti, solo io restai con lui fino in cima. Eddy mi fece i complimenti, mi strinse la mano e mi offrì un tè". Ma per lui le porte del professionismo non si aprirono mai, forse perchè aveva ottenuto i risultati migliori in età già avanzata. O forse perchè lui stesso, spirito libero, non si era mai preoccupato più di tanto di trovare chi gli desse la spinta giusta per effettuare il fatidico salto di categoria. Ma adesso che su RaiSport passano spesso le repliche delle gare della sua epoca, Franco Balduzzi un po' si rammarica pensando: "Io, questi, li avevo battuti tutti".  

da La Stampa - edizione di Asti - a firma Franco Bocca

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il 28 gennaio, a Roma, presso la Camera dei Deputati, si terrà la cerimonia di presentazione della Coppa Italia delle Regioni, iniziativa coordinata dalla Lega Ciclismo Professionistico, guidata dal presidente Roberto Pella, alla presenza del Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana. Nel corso dell’evento verrà celebrata...


Del Grosso batte Van Aert al fotofinIsh. E' questo lo spettacolare epiligo della quinta prova del Superprestige di Ciclocross elite che si è svolta a Heusden Zolder in Belgio. Protagonisti della corsa Van Aert e Del Grosso hanno dato vita...


Successo francese nella quinta manche del Superprestige di Ciclocross per donne elite che si è svolta a Heusden Zolder in Belgio. Si è imposta Amandine Fouquenet che nel finale ha staccato di 8" l'ungherese Kata Blanka Vas e di 9"...


Al parco di Villa Campello di Albiate è tutto pronto: gli amici di Giò Bartesaghi domani, 24 dicembre, accoglieranno gli oltre 200 atleti e atlete che parteciperanno alla ventinovesima edizione del Cross della Vigilia. Alle ore 8.00, con il ritrovo...


Aveva nascosto la pistola, senza il tappo rosso obbligatorio (l'assenza del tappo rosso può comportare sanzioni poiché l'arma potrebbe essere confusa con una vera pistola, creando situazioni di pericolo per sé e per gli altri) sotto la tappezzeria del bagagliaio e sperava...


E' un bel momento per i giovani italiani del Ciclocross e lo testimonia la doppietta azzurra a Heusden Zolder (Belgio) dove questa mattina si è disputata la gara internazionale di Ciclocross per la categoria juniores maschile e femminile.Tra le ragazze...


Il Team Solution Tech – NIPPO – Rali annuncia l’ingresso di Rali come terzo nome del team e partner tecnico per la stagione 2026. Rali è una realtà con oltre 40 anni di storia, nata negli anni ’80 come progetto familiare...


C’è chi come Armofer sa demolire e ricostruire. Chi come Luca Colombo che ha il senso di famiglia e per lui questo è un vero e proprio ritorno a casa. Poi c’è la nuova Drali, che ha qualcosa di antico,...


Come non ricordarlo...: la maglia è la più bella del mondo, azzurra, il braccio sinistro teso, quello destro che mima il gesto di scagliare una freccia. I tifosi stupiti e increduli: "L'ha fatto di nuovo". Sono passati ormai alcuni mesi...


Non ha mai perso l'affetto dei suoi tifosi, e ormai sono passati 35 anni da quando duellava con Indurain e Bugno al Giro e al Tour. Claudio Chiappucci è sempre in formissima, gira l'Italia e l'Europa con la mountain bike,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024