VALVERDE. «NON SONO COSI' OTTIMISTA SULLA RIPARTENZA»

PROFESSIONISTI | 18/04/2020 | 15:33

«Sono a casa, faccio i rulli e mi godo i figli. Per fortuna ho una casa grande nella quale loro possono giocare a pallone, a tennis o salire in bicicletta».
Alejandro Valverde racconta così a El Mundo la sua quarantena. «Ho cercato di organizzarmi: mi alzo alle sette faccio un’ora e un quarto di rulli, poi colazione e sto con la famiglia. Al pomeriggio lavoro in palestra. Cosa mi manca? L’aria in faccia dell’andare in bicicletta ma anche uscire a cena con la famiglia, andare al cinema… tante cose».


SULLE NUOVE DATE. «È importante che il Tour si svolga ma mi chiedo se sarà possibile. Certo, manca ancora molto all’estate ma mi fa pensare il fatto che il sindaco di Los Angeles abbia detto che nella sua città gli eventi sportivi non saranno organizzati fino al 2021. Tutti abbiamo voglia di correre ma io sono piuttosto pessimista sul fatto che si possa fare quest’anno. Quando è scoppiata la situazione, non avrei mai pensato di perdere tutta la stagione, ma più passa il tempo e più vedo come stanno le cose, più questo pensiero mi assilla. Per ora non ci resta che fare i rulli, pedalare un po’ ma lo facciamo senza convinzione, senza sapere quali saranno gli obiettivi».


SUL RITIRO. «Non so se questa stagione anomala potrà influire sul mio ritiro, la verità è he siano costretti ad affrontare drastici cambiamenti e al momento è impossibile fare qualsiasi cambiamento: prima di prendere qualsiasi decisione, bisognerà vedere come vanno le cose».

I GRANDI GIRI. «Tour, Giro e Vuelta saranno gare decisamente atipiche, con risultati diversi rispetto alle prove tradizionali. Il nostro corpo è abituato ad una certa routine e a determinate sollecitazioni e sicuramente questo lungo periodo di inattività si farà sentire. So che ci sono ciclisti che sanno esagerando con lunghissime sessioni di allenamento sui rulli, ma questo è sbagliato e si farà sentire perché il rullo ti brucia fisicamente e mentalmente».

VUELTA. «Oltre che le date, penso sarebbe importante cambiare il percorso. Quest’anno erano previste tante tappe nel nord del Paese, la più fredda, quindi forse sarebbe opportuno cercare soluzioni diverse».

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