SACHA MODOLO. «PER I CORRIDORI IN SCADENZA DI CONTRATTO SARA' UN ANNO DIFFICILE»

PROFESSIONISTI | 30/03/2020 | 11:18
di Alessandra Giardini

«Modolo? Tu?». Sacha era in ritiro con i suoi nuovi compagni della Alpecin Fenix quando saltò fuori l’ordine d’arrivo della Sanremo 2010. Primo Freire, secondo Boonen, terzo Petacchi, quarto Modolo. «Io sono il più vecchio, non sapevano che fossi quel Modolo». Quel Modolo era appena passato professionista, quando seppe di essere arrivato quarto al fotofinish gli fumava la testa dalla rabbia. Dieci anni dopo è un altro mondo: il ciclismo è fermo fino a nuovo ordine, Sacha - che intanto ha vinto due tappe al Giro e ha fatto sesto al Fiandre nel 2017 - aspetta di compiere 33 anni rinchiuso nella casa dei suoceri con Valentina e Matilde, che fa cinque mesi proprio oggi, «a voler pensare positivo ti dico che posso godermela un po’ in un periodo dell’anno in cui di solito non tocco terra, dopo la Sanremo avrei corso Gand-Wevelgem, Fiandre, Roubaix, Amstel».


Un anno fa si era ritirato dal Giro d’Italia dopo sette tappe, non andava neanche a spingerlo. «Mi avevano detto che era un intolleranza al glutine. Ma mi stancavo anche a fare una passeggiata con Valentina. Ho pensato di smettere». Il giro dei medici, gli esami, le paure, poi finalmente la diagnosi esatta: una candidosi fra stomaco e intestino. Risolta quella, Sacha era pronto per la stagione del riscatto. Arriva alla Vuelta ao Algarve convinto di dover fare il gregario per Van der Poel - il fenomeno è uno dei suoi compagni di squadra - ma alla vigilia Mathieu lo avverte. «Sono io che ti tiro le volate». Detto fatto, fa secondo lasciandosi dietro Jakobsen, Kristoff e Viviani. «Stavo bene, l’ho capito anche nelle tappe di salita». Ma alle prime avvisaglie di epidemia, la squadra chiede a tutti i corridori di tornare a casa. «I primi giorni uscivo in bici, ma ho smesso prima che uscisse il decreto. Primo: non mi va di farmi insultare. Poi: se mi ammalo? E se contagio qualcuno? No, grazie. Mi sono fermato prima che me lo chiedessero gli altri».


Una scelta difficile per chi ha un contratto che scade a fine anno. 

«Ho l’impressione che la stagione sia finita qui. Non credo che ci saranno corse in cui mettermi in mostra».

Viviani dice che si potrà correre soltanto quando non ci saranno più casi.

«Ha ragione, è così».

I francesi vogliono correre il Tour a porte chiuse.

«Il ciclismo a porte chiuse non esiste. E comunque non credo che a giugno saremo usciti da questa pandemia. Magari noi sì. Ma gli altri che non hanno ancora capito? I miei colleghi belgi e olandesi vanno ancora in bici».

Allungare la stagione fino a fine novembre?

«E’ come dire a uno sciatore di gareggiare in agosto. Il clima non è giusto». 

Che cosa succederà al ciclismo?

«Io sono pessimista, immagino che tante squadre salteranno, per quelli che fanno il budget anno per anno non sarà facile. A meno che qualcuno non li aiuti. Ma chi, l’UCI?».

Qualcuno ha cominciato a tagliare gli stipendi.

«Se avessi la garanzia di un altro anno di contratto non avrei problemi a tagliarmi lo stipendio. Ma se mi abbassi lo stipendio poi a fine stagione mi lasci a piedi... Non parlo solo per me, penso ai giovani che hanno appena firmato un contratto e non hanno avuto la possibilità di farsi vedere. Io qualche soldo l’ho messo via. Certo, mi romperebbe parecchio dover smettere così».

Se decidesse lei cosa farebbe?

«Ogni tanto ci provo a ragionare da imprenditore. E capisco il momento. Sento tanti che parlano di solidarietà ma non so se c’è da fidarsi. Magari qualcuno approfitta della crisi per tagliare».

Una soluzione per il suo contratto ce l’ha?

«Facciamo che il 2020 lo chiudiamo qui, allunghiamo il contratto di un anno e lo stipendio lo prendo nel 2021, quando corro».

 Ogliano non è molto lontano dal focolaio veneto. 

«L’altro giorno è morto un amico di famiglia. Stiamo barricati in casa. Mia madre è con i nonni, per fortuna una settimana fa hanno chiuso la fabbrica dove lavora. In questo momento conta solo la salute, al resto penseremo poi».

 

dal Corriere dello Sport del 30 marzo 2020

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Per il secondo anno di fila Mattia Agostinacchio è campione europeo di Ciclocross. Nella sua prima stagione con gli under 23 il valdostano della EF Education EasyPost, che nel 2024 aveva conquistato il titolo tra gli juniores a Pontevedra poi...


Non veloce, ma puntale. Non ha sprintato e nemmeno sgommato, ci mancherebbe, ma la sua Marta Adriano l’ha condotta sul soglio della chiesa San Pietro e Paolo Apostoli di Vailate in provincia di Cremona - dove la fa miglia Baffi...


Barbora Bukovska, 17 anni compiuti domenica scorsa originaria di Ostrava nella regione di Moravia-Slesia in Repubblica Ceca, è la nuova campionessa Europea donne juniores di Ciclocross. Ha comquistato il titolo a Middelkerke, in Belgio, dove stamane si è aperta la...


Ultimi scampoli di vacanza per Wout Van Aert che è in California con i compagni di squadra della Visma Lease a Bike e sta andando alla scoperta di altri sport. Certo, la bicicletta è sempre al centro dei suoi pensieri...


Sono state 15 le corse a tappe World Tour disputate nel 2025, dal Tour Down Under di gennaio al Tour of Guangxi terminato lo scorso 19 ottobre. Tadej Pogacar e Joao Almeida sono stati i migliori con tre successi a...


Dopo il successo della prima edizione del De Rosa Day 2024, torna un evento che celebra la passione, la famiglia e quel cuore che batte da settantadue anni. Il 21 e 22 novembre, le porte del HeartQuarter di Cusano Milanino si riapriranno per...


«Gaza è come il ciclismo: c’è sempre necessità di una squadra che ti circondi nei momenti difficili, è questo elemento che ho incontrato fin dal primo contatto con la realtà dei territori che non conoscevo. Le due ruote confermano la...


Il ciclismo è uno sport che continua ad affascinare e a richiamare gente, che scende numerosa sulle strade per veder passare i corridori. Considerando il gran numero di persone che si accalca sulle salite simbolo di questo sport, c’è chi...


Chamois Butt’r,  marchio distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, ha una linea di creme per fondello per migliorare il comfort in sella. Tra le varie proposte troviamo anche ULTRA, un prodotto ideato per chi pratica endurance ed in generale per tutti quei ciclisti...


Tra corse su strada e appuntamenti in pista, la prima stagione fra gli Under 23 di Davide Stella alla fine avrà una durata complessiva di ben undici mesi. Il diciannovenne di Fiumicello Villa Vicentina (Udine) infatti, iniziati i propri...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024