L'ORA DEL PASTO. RESISTENZA CASALINGA? PERLE D'ARCHIVIO - 9

STORIA | 21/03/2020 | 07:47
di Marco Pastonesi

 


Oggi era in programma la Milano-Sanremo. Ho ritrovato, fra i miei appunti dimenticati e inediti, piccoli tesori della memoria.


“La Milano-Sanremo era uno dei sogni dei corridori. Sfiorai la vittoria: nel 1941 fui secondo e nel 1946 terzo. Mi sembra preistoria. E ancora di più la Parabiago-Roma, sei tappe, nel 1938, una specie di Giro delle Regioni per dilettanti e indipendenti. La penultima tappa avevo la maglia, forai cinque volte, persi la maglia. L’ultima tappa arrivai da solo e mi ripresi la maglia. Avevo già 24 anni, però quel giorno capii di essere un corridore” (Mario Ricci).

“La Milano-Sanremo poteva essere la mia corsa, ma entravo in forma tardi. Una volta, in volata, mi presero per la maglia: ci rimasi malissimo, poteva essere la mia grande occasione. Avrei dovuto seguire l’istinto, prenderlo subito a cazzotti, invece ci restai di stucco” (Silvano Ciampi).

“Dormivo in camera con Miguel Poblet, due volte vincitore della Milano-Sanremo, nel 1957 e 1959. Si stendeva sul letto: sembrava Gesù Cristo quando era in croce” (Pippo Fallarini).

“A una Milano-Sanremo vinsi un traguardo volante a Varazze: in palio c’erano quindici giorni di soggiorno estivo. Ma io d’estate correvo. Così girai il premio a Proserpio, lo speaker” (Livio Trapè).

“La Milano-Sanremo non era la mia corsa, la Freccia Vallone sì. Nel 1956 ero solo in testa finché venni ripreso a pochi chilometri dall’arrivo. Avevo finito la benzina” (Sante Ranucci).

“Feci la Milano-Sanremo nel 1958, neoprofessionista nella Ghigi-Coppi. Dalle mie parti – il Biellese – d’inverno faceva freddo, in Riviera si andava ma a proprie spese, insomma, mi presentai senza tanto allenamento. Alla penultima salita mi dissi: è dura. Infatti. Fino a metà del Berta andai bene, poi persi le ruote del gruppo. Arrivai al traguardo a sette minuti dal gruppo, con Pierre Barbotin, gregario di Louison Bobet, che nel 1951 era arrivato secondo. Rifeci la Milano-Sanremo nel 1959, nella Tricofilina-Coppi. Si arrivò con il gruppo compatto. Ero in quindicesima posizione quando affrontmmo quella semicurva alla fontana. Lì inchiodai e addio” (Elio Salza).

“Milano-Sanremo, entrai in una fuga da lontano, nel finale ero stremato, quando si arrivò al Poggio volevo tagliare e abbandonare passando sotto, e non ero l’unico, ma la gente prendeva le bici e le rimetteva sulla strada. Però io ero così stanco che non vendevo più la strada. Insomma, la finii per forza” (Guido Carlesi).

“Tirreno-Adriatico 1981: attacca Bernard Hinault, io e Moser andiamo a prenderlo e lo stacchiamo, e ce la giochiamo in volata, primo io, secondo Moser” (Giuseppe Saronni). “Il giorno dopo Saronni dichiara che punta alla Milano-Sanremo, allora io attacco, all’ultimo Saronni spunta dal niente, vince ancora, poi dice: ‘Quello lo batto anche in ciabatte’” (Francesco Moser). “Dissi: scarpe da tennis, non ciabatte” (Giuseppe Saronni). “Milano-Sanremo. Va via Fons De Wolf, io non mi muovo, Saronni neanche, all’arrivo vado in tv e dico che sono stufo di fare la corsa per Saronni” (Francesco Moser). “Bei tempi” (Giuseppe Saronni). “Ma quando a vincere ero io” (Francesco Moser).

“Eddy Merckx, sette vittorie alla Milano-Sanremo. Non era solo un fuoriclasse: era una bestia. Avrebbe vinto anche con un paio di ciabatte” (Severino Andreoli).

GIA' PUBBLICATI

Puntata 1

Puntata 2

Puntata 3

Puntata 4

Puntata 5

Puntata 6

Puntata 7

Puntata 8

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Come di consueto, una volta conclusi gli impegni ufficiali e messe a tutti gli effetti alle spalle le fatiche di un’annata lunga e dispendiosa, a novembre arriva il momento, oltre che dei primi ritiri conoscitivi in seno alle varie...


Non si conosce ancora la data della presentazione ufficiale, ma si susseguono le indiscrezioni sul percorso del prossimo Giro d’Italia. E ad affascinare, come è naturale che sia, sono soprattutto le tappe di montagna. Una delle frazioni più attese sarà...


Tutti dal “toro di Scandicci”, per una piccola grande rimpatriata. Un'improvvisata così tanto per fare e la promessa di ritrovarsi, magari tra un po', con tutti gli ex Saeco, con tutti quei fantastici ragazzi che hanno attraversato il mondo in...


La Cofidis annovera per le prossime due stagioni il ventiduenne scalatore italiano Edoardo Zamperini. Campione italiano Under 23 nel 2024, Zamperini ha militato in questa stagione nella formnazione Devo della Arkea B&B Hotels disputando anche diverse corse con il team...


Le 36 corse World Tour disputate in stagione hanno prodotto, complessivamente, 175 vittorie individuali, considerando gli ordini d’arrivo delle prove in linea (21), i risultati delle singole frazioni (139) e le classifiche finali delle gare a tappe (15). Sono stati...


Dopo aver annunciato 8 ingaggi nelle scorse settimane e 5 rinnovi l’altroieri,  il Team Polti VisitMalta comunica oggi il prolungamento contrattuale di 4 esperti corridori italiani: si completa così un roster da 24 atleti. Firma fino al 2027 per Mirco Maestri, che festeggia i...


Quest’anno ha segnato il ritorno alle corse su strada di Pauline Ferrand-Prévot e, conclusa la stagione, la regina del ciclismo francese ha tracciato il bilancio del suo 2025 concedendo un’intervista ai colleghi di Marca. Qui di seguito i temi principali...


Dopo qualche anno di pausa, Colnago è pronta tornare in pista. Al Lee Valley Velodrome di Londra l’azienda milanese ha presentato la sua nuova creatura, la T1Rs, in configurazione Endurance/Sprint oppure da Inseguimento-TT, pronta a sfrecciare in ogni velodromo, a...


Un vero e proprio restyling, per affrontare nuove sfide, sempre più stimolanti, come da DNA di Federico Zecchetto, uomo schietto e diretto, poco incline a parlare, ma a fare. Quindi, si continua a fare, ma con una squadra nuova, profondamente...


"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito che gli standard di allenamento erano di dominio di tutti...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024