L'ORA DEL PASTO. L'OMAR DEL DESERTO

NEWS | 23/01/2020 | 07:44
di Marco Pastonesi

 


Duemila chilometri, forse più. In sedici-diciassette giorni, forse più, forse meno. Da solo, d’inverno, in bici, nel deserto. Il deserto del Gobi. E’ la nuova avventura di Omar Di Felice. Nuova per lui e per tutti, perché nessuno – da solo, d’inverno, in bici – ci ha mai provato. E avventura perché si sa quello che si trova, ma non quale, quanto, quando. Non un viaggio nell’ignoto, nel mistero, nel niente, ma nell’imprevisto e nell’imprevedibile. E, come spesso, o forse come sempre, anche un viaggio in se stessi.


Trentotto anni, romano, Di Felice sa, più o meno, chi e che cosa lo aspettano: “Tra Mongolia e Cina, un’area quattro volte più grande dell’Italia. Partirò il 10 febbraio, ritornerò – perché il mio obiettivo è, sempre, tornare a casa – entro il 7 marzo. Il visto della Mongolia dura un mese. Finora, soltanto Reinhold Messner ha attraversato il Gobi, ma a piedi, in primavera, poi ha spiegato che è una regione troppo calda per essere affrontata d’estate e troppo fredda per farlo d’inverno, e l’unica stagione possibile è la primavera. Il mio è non solo un viaggio, ma una sfida”.

In mongolo, ‘gobi’ significa ‘luogo senza acqua’: “Sarà proprio l’acqua il principale problema. Con me avrò una scorta di quattro litri, sufficienti per sopravvivere due giorni. Poi dovrò cercare di trovare l’acqua nei villaggi lungo il percorso. In questi giorni di preparazione, mi sto allenando a pedalare senza mangiare e senza bere. Eppure, quello che mi preoccupa di meno è proprio la preparazione fisica: la chiave sta sempre nella testa. Dovrò misurarmi con l’assenza, con la mancanza, con il vuoto. Dovrò cavarmela da solo”.

Solo, ma fino a un certo punto: “Stavolta non ho voluto il mio gruppo di supporto, perché, paradossalmente, non avrebbe risolto problemi, ma li avrebbe creati: altre persone, altri mezzi, altri costi, altri bisogni, altre esigenze. Avrò un unico punto di riferimento, una guida locale, un giorno di viaggio dietro di me. Saremo in contatto, per sicurezza. E poi ci saranno le popolazioni nomadi: pastori, mandrie, tende. E infine ci saranno gli animali: dai lupi ai giaguari delle nevi”.

Di Felice è carico, in tutti i sensi: “Carico di voglia, curiosità, entusiasmo. E carico anche sulla bici: un modello ‘gravel’, con gomme più larghe, una decina di chili a secco più quindici-venti di bagaglio. Dentro, anche due dispositivi Garmin per aiutare a orientarmi e il minimo indispensabile per comunicare con chi mi seguirà da casa. Sarò un puntino su una mappa. E un paio di dispacci al giorno”.

Al ritorno si vedrà: “Incontrerò rischi, anche quello del fallimento. Farò un reportage, foto e video, forse un libro, chissà”. In “Pedalando nel silenzio di ghiaccio” (Rizzoli), Omar si è già raccontato nell’Arctic Highway, 1300 chilometri polari. Ma nel deserto del Gobi sarà tutta un’altra storia.

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Proverbio
23 gennaio 2020 08:52 SERMONETAN
Dalle mie parti che te Omar ci passi spesso dicono quando IO' SOMARO DE CORI SÈ ABITUATO A STA' SENZA MAGNA'E BERE SA
MORTO.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Un capolavoro tutto italiano. Giulio Pellizzari vince la sua prima tappa in carriera alla Vuelta a España 2025, la O Barco de Valdeorras-Alto de El Morredero di 143, 2 chilometri. Un'azione decisa, senza troppi ripensamenti, un attacco efficace grazie anche...


Arriva un importante aggiornamento riguardante Specialized Italia,  una vera e propria svolta storica. Dopo 36 anni di straordinario servizio,  Ermanno Leonardi lascerà il ruolo di Amministratore Unico di Specialized Italia a partire dal 1° ottobre. Dal 1993, anno di fondazione della filiale, Ermanno ha contribuito...


Se a qualcuno i favori del pronostico possono spaventare, questo non vale per Isaac del Toro che in un modo praticamente perfetto si è preso il primo Giro della Toscana della carriera. Si tratta del secondo successo in pochi giorni...


Nubi sempre più nere si addensano sull’Arkea-B&B Hotels. La formazione francese, da mesi in difficoltà nel reperimento dei necessari sponsor e fondi per continuare la propria attività, è ancora lontana dal vedere la luce in fondo al tunnel e...


È uno degli uomini dell’anno, forse il nuovo dell’anno. Isaac Del Toro è una sorta di continuazione della “cantera” targata Uae Team Emirates XRG, il nuovo che avanza a rapidi passi, un rebranding di Tadej Pogacar, una sorta di continuazione...


Vuoi vendere la tua bici, magari per comprarne un'altra? Gli ascoltatori di BlaBlaBike ormai conoscono buycycle.com, il sito per acquistare e vendere biciclette usate, in modo semplice, sicuro e senza complicazioni, in più di 30 Paesi. Il procedimento è semplice e richiede solo...


Non è un momento sereno per il ciclismo... La seconda tappa del Tour féminin de l’Ardèche è stata annullata all'ultimo momento, quando in pratica le atlete si stavano schierando sulla linea di partenza. Si era già svolta anche la presentazione...


La premessa, ormai, vale ogni giorno ed è grande così: riusciranno i corridori ad affrontare l'intera tappa numero 17 della Vuelta oppure si va verso un'altra frazione condizionata dalle proteste Pro Pal? In programma oggi c'è un nuovo arrivo in...


Zero vittorie, un solo podio e dieci top ten complessive: è questo il bilancio con cui, al 10 settembre, Lennert Van Eetvelt ha chiuso prematuramente il suo 2025. Come comunicato con un post su X dalla sua squadra, il...


Tadej Pogacar ha sciolto le riserve: dopo la trasferta canadese, che segnerà il suo rientro alle corse, volerà in Ruanda per una doppia sfida iridata. Lo sloveno infatti disputerà anche la crono domenica 21 settembre, giorno del suo 27esimo compleanno,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024