ADDIO A GUIDO MESSINA. LUNEDI' L'ULTIMO SALUTO

LUTTO | 10/01/2020 | 18:08

Un'altra pagina di storia che si chiude per il ciclismo italiano: è mancato stamattina, a causa di un malore, Guido Messina. Cinque titoli mondiali nell’inseguimento su pista (due da dilettante, tre da professionista) tra il ’48 e il ’56 e l’alloro olimpico nel quartetto a Helsinki 1952. Queste le tappe più importanti della luminosa carriera di Guido Messina, il più forte inseguitore italiano di tutti i tempi.


Nato a Monreale il 4 gennaio 1931, nel 1947 arrivò a Torino con la valigia di cartone e con una bici scassata. «In Sicilia vincevo tutte le gare - raccontava il vecchio campione - e allora un mio compaesano che era emigrato a Torino mi convinse a raggiungerlo per tentare la fortuna in bicicletta, offrendomi vitto e alloggio in cambio di un aiuto nella sua bottega da ciclista in Piazza Savoia».


Fu decisivo l’incontro con l’ex-corridore Pierino Bertolazzo, che a quel tempo ricopriva la carica di C.T. azzurro degli stradisti dilettanti. «Fu il primo a individuare le mie doti di passista - ricordava Messina - e nel ’48 mi segnalò a Proietti, il C.T. della pista, il quale mi convocò per gli allenamenti collegiali della nazionale. Il quartetto degli inseguitori per le Olimpiadi di Londra era già stato designato, ma Proietti mi promise che mi avrebbe portato ai mondiali di Amsterdam. Però c’era un problema: avevo solo 17 anni e mezzo e non avrei potuto partecipare alle gare iridate poichè ero ancora allievo. Per aggirare l’ostacolo la Federazione mi preparò un tesserino con la data di nascita corretta: 1930 anzichè 1931. Vinsi, ma poi, nell’euforia del successo, mi dimenticai completamente del tesserino contraffatto e ai giornalisti raccontai orgoglioso di essere siciliano e di avere 17 anni.... I francesi si affrettarono a fare reclamo, sembrava ormai certa la mia squalifica, poi per fortuna prevalse il buon senso e la maglia iridata rimase sulle mie spalle».

Fu il primo di una lunga serie di successi. Nelle sue finali iridate sui 5000 metri Guido Messina piegò, tra gli altri, campioni del calibro di Hugo Koblet (nel 1954 a Colonia) e Jacques Anquetil (nel 1956 a Copenaghen). Ma la vittoria più significativa, il fiore all’occhiello della sua straordinaria carriera, risale al 9 ottobre del 1955 al Vigorelli di Milano in quella che venne definita "la sfida del secolo". L’avversario sconfitto, quella volta, si chiamava nientemeno che Fausto Coppi.

Forte anche su strada, proprio nel 1955 aveva indossato la maglia rosa al Giro d'Italia e da circa un anno - dopo la scomparsa di Pipaza Minardi, era la maglia rosa più anziana.

Alla famiglia di Guido Messina le condoglianze dellsa nostra redazione.

La cerimonia funebre sarà celebrata lunedì a Casellette, in provncia di Torino, dove Messina viveva, alle ore 14.30.

Copyright © TBW
COMMENTI
Un caro ricordo
10 gennaio 2020 23:52 Gianni63
Sono stato un suo (modesto) corridore, ho corso con una sua bicicletta: viola con le scritte gialle, bellissima e modernissima. Era il 1981. Tutti noi gli volevamo bene e tutti certamente lo ricordano come me. Commossi ed emozionati. Rip Guido, grazie di tutto.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La maglia di campione africano Elite Uomini resta sulle spalle di eritreo. Sul traguardo in salita esulta l'esperto Kudus Merhawi, della Burgos Burpellet BH, arrivato in parata con il connazionale Aman Awet, giovane prodotto del centro sviluppo dell'Uci. Podio completato...


Torna ed è subito protagonista Sara Casasola! Secondo posto in Coppa del Mondo per la friulana della Crelan Corendon che s'inchina soltanto a sua maestà Lucinda Brand. Al rientro dopo i malanni di stagione Casasola ha disputato una stupenda gara...


Ancora un bel podio per i colori azzurri nella Coppa del Mondo di Ciclocross. Dopo Grigolini e Pellizotti tra gli juniores questa volta a salire sul podio è Stefano Viezzi che nella gara di Tabor riservata agli Under 23 si...


Non è certo un addio da passerella, quello che sta vivendo Elia Viviani, ma può diventare un addio col botto! Il campione veronese ed il suo compagno di coppia Jasper De Buyst sono volati in testa alla classifica generale della...


Si apre nel segno del francese Bruyere Joumard la Coppa del Mondo di Ciclocross Juniores. Nella prima manche di Tabor, nella Repubblica Ceca, grande prova degli azzurri Grigolini e Pezzo Rosola che al termine di una gara tiratissima e spettacolare...


Nel ciclismo il segreto per vincere è l’armonia e la coralità: tanto più una squadra è coesa, tanto più le sue possibilità di arrivare al successo aumentano. Di tutto ciò ne è consapevole il diesse Matteo Berti che conquista il...


Come nella gara maschile anche tra le ragazze arriva un terzo e un quarto posto per merito di Pellizotti e Bianchi. E' Barbora Bukovska ceka di Ostrava 17 anni a vincere la prima prova della Coppa del Mondo di Ciclocross...


Altri due corridori italiani rimasti senza contratto, a causa della chiusura delle formazioni in cui militavano, hanno trovato un ingaggio per la prossima stagione. Entrambi scenderanno di categoria ma sono determinati a sfruttare l’occasione per riconquistarsi un posto nel ciclismo che...


Nella giornata dedicata ai festeggiamenti dell’agenzia A&J è stato l’atleta più richiesto, d’altronde ormai è sempre così, quando Tadej Pogacar compare si accende l’attenzione di tutti i tifosi ed addetti ai lavori. Al torneo di padel organizzato dai fratelli Johnny...


Questa sera andrà in scena l’ultimo ballo di Elia Viviani, il campione azzurro che nei suoi anni da professionista ha ottenuto 90 vittorie. Il  veneto ha scelto la Zesdaagse per chiudere la sua carriera. La Sei Giorni di Gand, l’iconico...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024