CASO PESCHI. IL TEAM: «UN PROBLEMA DI REGOLAMENTI, UN'OCCASIONE DA SFRUTTARE»

CICLOCROSS | 03/01/2020 | 12:34

Il Team Bike Terenzi, formazione nella quale milita Daniele Peschi, ha emesso questa mattina una nota ufficiale sul caso del ragazzo disabile che non potrà partecipare ai campionati italiani di ciclocross.


In merito alla richiesta di far partecipare Daniele Peschi al campionato italiano di ciclocross che avrà luogo a Schio dal 10 al 12 gennaio 2020, il Team Bike Terenzi ha appreso con rammarico che è arrivato il no definitivo da parte delle istituzioni a far gareggiare il proprio corridore alla rassegna tricolore. 


Daniele Peschi è un disabile intellettuale, appartenente alla categoria ID-2, il quale non può quindi gareggiare con i paralimpici, ma ha avuto la possibilità di gareggiare a manifestazioni di ciclocross nazionali ed internazionali, come il Giro d’Italia Ciclocross. Sotto nostra richiesta, Daniele ha sempre corso insieme ai ragazzi della categoria G6, nonostante lui abbia 16 anni, proprio perché le gare di questa categoria sono promozionali.

Nonostante la natura promozionale della sua prova, il nostro tesserato ha potuto comunque competere per la classifica generale del Giro d’Italia Ciclocross, vestendo la maglia rosa, oltre che per diversi circuiti regionali ai quali ha preso parte, grazie alla fiducia dell’ASD Romano Scotti, che ha inserito la categoria ID nel regolamento del GIC.

Il nostro sogno, come Team Bike Terenzi, era quello di vedere Daniele al via del campionato italiano. Daniele è entrato nel cuore di tutta la famiglia del ciclocross, è un ragazzo educato, sta migliorando tantissimo sia nella guida della bici che nell’approccio con le persone. In questi anni da timido e introverso, si è letteralmente “risvegliato” grazie al ciclismo, superando limiti che per lui qualche anno fa erano ostacoli insormontabili. Farlo partecipare al campionato italiano avrebbe potuto essere un gran segnale di umanità e apertura.

La nota ufficiale della Federazione Ciclistica Italiana diramata ieri sera ci ha fatto capire ancora una volta che c’è un problema di regolamenti che non riguarda direttamente la Federazione, la quale deve rifarsi ai dettami del Comitato Italiano Paralimpico e della Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali.

Il Team Bike Terenzi intende specificare che da parte della società c’è sempre stata massima fiducia nei confronti della Federazione Ciclistica Italiana nel comprendere il problema. La speranza è che questa vicenda possa far smuovere le coscienze in ottica futura, per permettere anche ai disabili intellettuali di gareggiare in un loro campionato italiano.

Il nostro intento di far partecipare Daniele Peschi al campionato italiano non era quello di competere per il titolo, ma semplicemente quello di includere il nostro atleta nelle dinamiche della squadra, la quale andrà con tutti i propri tesserati a gareggiare alla manifestazione tricolore. Il nostro obiettivo era quello di includerlo in quella che è la gara più importante della stagione.

Siamo certi e fiduciosi nelle istituzioni al fine che questo sogno di Daniele e di tanti altri corridori tesserati nella sua categoria possa realizzarsi.

 

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COMMENTI
Saluto con affetto, Daniele....
3 gennaio 2020 17:55 Fra74
e non entro nel merito di regolamenti Federali o Olimpici o quello che sia. Una cosa non ho ben chiara-riporto testualmente "Vanessa Casati (la guida) e Daniele, possono esibirsi nelle prove minori partendo qualche decina di secondi prima della corsa e facendo un giro del tracciato ma non essere classificati" - perchè non farlo correre in questo modo anche per l'Italiano?!? Tutto qui. Ciao Daniele, in bocca al lupo per tutto....
Francesco Conti-Jesi (AN).

Peccato...
3 gennaio 2020 20:07 bike76
... basterebbe farlo partire in fondo e sarebbe una vittoria per tutti

Confermo,
3 gennaio 2020 21:49 Fra74
...sarebbe un segnale per tutto l’ambiebte ciclistico: farlo partire avanti, magari anche qualche minuto prima della gara vera e propria oppure farlo partire da dietro...con la consapevolezza degli altri ciclisti che sanno che Daniele è con loro, magari, per pochi metri, facendo una maggiore attenzione. Certo, forse è utopistico ciò, dato che una maglia tricolore è fondamentale. Ma davvero è essenziale la maglia di Campione Italiano in questa categoria?! Io non credo che la presenza di Daniele possa intralciare la corsa al titolo oppure ostacolarla per pochi metri...ma io sono una persona illusa. Francesco Conti-Jesi (AN).

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