L'ORA DEL PASTO. GISMONDI E LE MARCHE DI COPPI

STORIA | 15/12/2019 | 07:37
di Marco Pastonesi

 


Veniva da Montegranaro. Per il ciclismo di allora, le Marche erano di un’altra latitudine, di un altro emisfero, di un altro pianeta. Ma quale pianeta: semmai, satellite. Il gruppo dei piemontesi lo aveva accolto con freddezza e pregiudizio. Così, quel giorno, quando Fausto Coppi dichiarò che l’allenamento quotidiano sarebbe stato battaglia, anzi, guerra, il gruppo dei piemontesi considerò Michele Gismondi da Montegranaro la prima vittima, il primo staccato da tutti. E invece.


E invece, quando ai piedi di una salita Coppi accelerò l’andatura, a staccarsi fu, perdendo i pezzi a uno a uno, il gruppo dei piemontesi. E l’unico, l’ultimo a resistere alla ruota del Campionissimo, fu proprio Gismondi. Ma come, commentò Coppi rivolgendosi al gruppo dei piemontesi, non era Gismondi quello che correva con i muli?

Si è raccontato di Gismondi, l’altra sera, ad Ancona, durante la presentazione di “Coppi ultimo” (66thand2nd). Perché Gismondi fu l’ultimo degli angeli custodi di Coppi, perché fu suo gregario (molto di più: compagno, amico, ombra) nella sua ultima squadra, la Tricofilina-Coppi, perché fu coppiano per sempre nella devozione, nel rispetto, nel ricordo. Lui che correva con una bicicletta con i rapporti studiati per Coppi, non per lui, per potergli passare la ruota, la ruota giusta, in caso di foratura. Lui che una volta passò a Coppi, in crisi di fame, un’arancia, e Coppi la mangiò tutta, buccia compresa, e dopo un paio di minuti era come nuovo. Lui che aveva chiesto, e ottenuto, che Coppi gli facesse da testimone di nozze. Lui che, morto Coppi, riceveva telefonate e visite di Gino Bartali, per un consiglio, per un indirizzo, per un invito, e infine per un regalo: un paio di scarpe.

Dovunque si parli di Coppi, se ne rinvengono tracce, scie, traiettorie. Ad Ancona si è ricordato anche Ubaldo Pugnaloni, gregario quando corse per Coppi nella Bianchi del 1946 e 1947, gregario quando ospitò Fausto e Giulia durante un periodo di domicilio coatto, e ancora gregario quando guidò la sua Fiat 600 da Ancona a Tortona per salutare per l’ultima volta Coppi, nella bara, e descriverlo come nessun altro riuscì, in poche e definitive parole: “Aveva la faccia gialla come la buccia di un limone e i capelli diritti come una spazzola”. E ad Ancona si è ricordato soprattutto Alceo Moretti, quel genio che inventò e costruì la Tricofilina-Coppi, e a rappresentarlo c’erano i suoi figli, Sergio (così battezzato in omaggio all’amico Sergio Zavoli) e Giorgio, non Renata (il cui padrino di battesimo è stato Ercole Baldini).

Coppi era Coppi, dicevano. Macché: Coppi era l’Italia e gli italiani.

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Dice Beppe Conti dal palco Rai: “Non commettiamo l'errore clamoroso di dire Giro finito”. Caro Beppe, c'è sempre un cretino che commette certi errori clamorosi. Eccomi qui, pronto a commettere l'errore clamoroso. Giro finito. Però voglio essere ancora più preciso:...


Soddisfazione dell’associazione partigiani per l’impresa di Pogacar nell’attesa tappa di Oropa: in fondo lo sloveno si è esibito in un’inedita versione di ‘A Biella, ciao’. La Rai comunica che il foglio scritto a biro col nome Fabretti, apparsa sabato dietro...


Il “vecchio” Alexander Kristoff colpisce ancora. Il trentaseienne campione della Uno-X Mobility ha messo la sua firma sulla Elfstedenrunde Brugge. Nella corsa belga, Kristoff ha regolato allo sprint un plotoncino di nove corridori con il belga Jarno Van de Paar (Lotto...


Il cinquantasettesimo Circuito del Porto Internazionale Trofeo Arvedi incorona JAkub Mareczko. L’atleta della Corratec Vini Fantini si è imposto sul traguardo di Viale Po a Cremona con uno sprint imperioso, deciso negli ultimi metri con Simone Buda (Solme Olmo) ed Alessio...


Il sigillo del campione, più forte della sfortuna. Tadej Pogacar mette la firma sulla seconda tappa del Giro d'Italia, rimedia ad una foratura con annessa scivolata, attacca a 4 km dalla conclusione e arriva tutto solo ad Oropa per la...


Volata di forza di Arnaud De Lie nel Tro-Bro Leon, da Le Carpont Plouguin a Lannilis do 203 chilometri, che si è svolto sulle strade di Francia. Il belga della Lotto Dstny, al bis stagionale dopo la Famenne Classic, ha...


Con la vittoria di Joseph Pidcock, fratello di Thomas, nella quinta e ultima tappa, da Pamiers a Saint-Girons, si è chiusa la 46sima edizione della Ronde de L'Isard di classe 2.2 che ha visto il trionfo finale dell'olandese Darren Van...


Una Vuelta Femenina che per l'intera settimana ha visto brillare soprattutto i colori d'Olanda, d'Oltralpe e d'Oltreoceano, è appena terminata con un'ottava tappa breve (90 chilometri) ma non di certo una passerella: due salite nei dintorni di Madrid, compresa quella...


Doppietta della Zalf Fior nella decima edizione del Memorial Daniele Tortoli per dilettanti che si è svolto a Montalto in provincia di Arezzo. Ha vinto Simone Raccani che sulla linea di arrivo ha preceduto il compagno di squadra Cesare Chesini,...


Il bikers Mattia Stenico ha vinto la 47sima Piccola TreValli Varesine per la categoria juniores. Ieri vincitore dell'intrenazionale del Montello di Mountain bike, il corridore trentino del Team F.lli Giorgi ha sfruttato al meglio la sua grande condizione di forma...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi