ANTONIO TIBERI, IL RE DEL TEMPO

JUNIORES | 27/10/2019 | 07:30
di Danilo Viganò

Gavignano appena fuori Roma. È lì che abita An­tonio Tiberi, il campione del mondo a cronometro della categoria Junio­res. Un ragazzo cre­sciuto a pane e ciclismo, con le prime pedalate mosse alla Anagni Cicli Nereggi dalla quale ha preso il volo verso la To­scana per crescere, imparare e vincere alla Olimpia Valdarnese di Montecatini Terme.  «Ho avuto la fortuna di approdare in una buona squadra in Toscana nella quale mi hanno cresciuto veramente bene, per me è stato come stare in fa­miglia, tanto per intenderci. Posso dire di essere toscano dentro, visto che ormai da molti anni corro da quelle parti».


Gentile, educato, di buo­na presenza e con le caratteristiche giuste per diventare un grande corridore. Tiberi ad Harrogate, vicino a Leeds nella verde della Contea dello York­shire, ha vissuto i momenti più belli della sua ancor giovanissima carriera. Vincere un mondiale non è cosa da tutti i giorni.


«È stato incredibile, chi l’avrebbe mai detto che sarei salito su quel podio iridato per mettermi al collo una maglia dal valore unico? L’emozione che ti regalano i grandi eventi non ha paragoni: dopo aver tagliato il traguardo ho atteso minuti interminabili il verdetto finale. Il cuore batteva forte, il timore di essere battuto ha cessato di agitarmi solo quando il mio compagno di nazionale Andrea Piccolo ha tagliato il traguardo. In quell’istante ho capito di aver vinto, di aver realizzato qualcosa di eccezionale, forse di più grande di me. È tutto vero, mi sono detto».

LA CORSA. Da una partenza da brivido al miracolo. Perché Tiberi è stato protagonista di una vera impresa, di una prestazione da fuoriclasse. L’episodio del movimento centrale che si rompe appena Antonio scende dalla pedana è passato alla storia, ma quello che più ha colpito è la reazione che il neocampione del mondo ha avuto una volta risalito in bicicletta.
«Come ho ripetuto più volte, in quel momento mi si è spenta la lampadina. Pensavo che fosse andato tutto all’aria e che la mia cronometro fosse finita in quel momento. Ma il cambio di bicicletta è stato rapidissimo e sono ripartito senza patemi d’animo. Quelle che non mi sono mancate sono state la concentrazione e la tranquillità, due componenti che mi hanno aiutato a superare il difficile momento. Così ho iniziato a spingere a tutta e, quando i tecnici della Nazionale mi hanno dettato i tempi, quasi non credevo di aver fatto una rimonta eccezionale. Negli ultimi chilometri mi sembrava di volare tanta era la voglia e la rabbia di pedalare, senza pensare alla fatica. È incredibile e pazzesco quello che sono riuscito a fare».

IL FUTURO. Cresciuto tra i Gio­va­nis­simi alla Ana­gni, poi esordiente e allievo alla Olim­pia Valdarnese di Montecatini presieduta da Giu­seppe Casucci, dal 2018 An­tonio corre tra gli Ju­nio­res con il Team Franco Ballerini Due C di Pi­stoia presieduto da Franco Miniati e diretto da Davide Lenzi. A tirare le fila del club ci sono Luca Scin­to e Angelo Citracca, fondatori del team. Tiberi è seguito dal preparatore atletico spa­gno­lo Josu Larrazabal della Trek Se­gafredo, team con il quale Tiberi ha già stipulato un contratto da professionista per il 2021. L’anno prossimo sarà invece Under 23 con il Team Colpack proprio insieme ad Andrea Piccolo.
«Con Larrazabal mi trovo benissimo, è un uomo eccezionale e un grande preparatore. Lavoriamo bene per essere al top sempre: mette insieme studio e tecnica, scelta ideale a mio avviso per una attività come la mia. Con Josu ho alzato il livello e ho cambiato marcia».

LA DEDICA. È tanta l’emozione di quel fantastico trionfo del corridore romano che ha una dedica speciale per questa vittoria: «È tutta per Samuele Manfredi, un ami­co e un compagno di Nazionale che ha corso con noi i mondiali dello scorso anno. Purtroppo di­versi mesi fa ha avuto un brutto incidente in allenamento e sta lottando con tutte le sue forze per recuperare. Que­sta maglia è per lui e gli voglio augurare tutto il bene del mondo». Riesce ad essere straordinario Tiberi in momenti così particolari. La sua dedica ha colpito tutti in prima persona Samuele e suo padre che si sono commossi ringraziandolo.

LA CARRIERA. Nato a Frosinone il 24 giugno 2001, Antonio Tiberi abita a Gavignano. Si è avvicinato al ciclismo all’età di 8 anni correndo tra i Gio­va­nissini della Anagni Cicli Nereggi. Poi esordiente e allievo alla Olimpia Val­dar­nese. Studente, frequenta l’Itis ramo Aeronautica. Papà Paolo ha un’azienda agricola, mamma Nadia fa l’infermiera: Antonio è il loro unico figlio. Dieci i suoi successi in questa stagione: crono di Montespertoli, la seconda e la terza tappa della Corsa della Pace nella Repubblica Ceca, il Campionato toscano a Fab­brica, Pieve di Soligo, la Bologna - San Lu­ca, la Vittorio Ve­neto-Pas­so San Bol­do, La Stel­­la di Vin­ci, la Firenze-Fie­sole a cronometro e il Mon­diale in Gran Bre­tagna. Al tricolore, vin­to da Piccolo, è arrivato terzo, sesto all’Euro­peo in Olanda.
Nel 2018 aveva con­qui­stato il bronzo all’Eu­ro­peo, l’argen­to al cam­pionato italiano e vinto set­te ga­re. Da allievo nel 2017 ha vinto 17 corse tra cui il cam­pionato ita­lia­no della crono a Caluso (To­rino). Otto le sue vittorie nel 2016. Tra gli Esor­dienti sette affer­ma­zioni, due nel 2014 cinque nel 2015.

Copyright © TBW
COMMENTI
Precisazioni
27 ottobre 2019 12:10 FrancyBindi
La squadra non è di Montecatini terme ma di Montevarchi provincia di Arezzo e il presidente è la signora Francesca Bindi è il direttore sportivo per il periodo esordienti allievi è stato Sarri Francesco

Precisazioni
27 ottobre 2019 12:10 FrancyBindi
La squadra non è di Montecatini terme ma di Montevarchi provincia di Arezzo e il presidente è la signora Francesca Bindi è il direttore sportivo per il periodo esordienti allievi è stato Sarri Francesco

Non per puntualizzare come quasi sempre mi capita,
27 ottobre 2019 17:18 Fra74
ma cosa ci azzecca il "preparatore" della TREK con questa categoria?! Mi spiego subito, ecco. Molto spesso, i GIOVANI italiani, VINCENTI tra gli juniores ed Under 23, poi tra i PROFESSIONISTI stentano. Ora, non auguro cià a TIBERI ANTONIO, ma rimpiango i "VECCHI JUNIORES" che arrivavano al PROFESSIONISMO senza preparartori e procuratori sportivi, iinvece, qui in ITALIA, già da ALLIEVI sono seguiti ed accaparrati.
Francesco Conti-Jesi (AN).

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La Lidl-Trek aveva cerchiato la prima tappa del Giro d’Italia e Mads Pedersen non ha deluso nel finale, vincendo tappa e indossando la maglia di leader della corsa. Il campione danese in questa stagione aveva fatto vedere la sua ottima...


Il volto nuovo sul podio del Giro d'Italia a Tirana è quello di Francesco Busatto, quarto al traguardo e maglia bianca di miglior giovane. Il ventuduenne vicentino della Intermarché Wanty è il ritratto della felicità e spiega: «Sapevo di essermi...


Il Giro di Mikel Landa è finito a 5 km dalla conclusione della prima tappa: lo spagnolo, infatti, è rimasto coinvolto in una caduta avvenuta in discesa, una curva verso sinistra, una scivolata sulla destra, tre corridori che finiscono fuori...


Che noia il Giro con Pogacar, che noia il Tour con Pogacar, che noia le classiche con Pogacar: meno male, stavolta Pogacar si è levato dalle scatole e possiamo finalmente divertirci. Torna il Giro da sogno, equilibrato e combattuto, aperto...


Stupore per i programmi di contorno Rai trasmessi da Lecce mentre il Giro è in Albania: l’azienda smentisce che, dopo gli anni del covid, sia ancora in vigore il distanziamento. «E’ un Giro da seguire dalla prima all’ultima tappa» (Stefano...


Mads Pedersen conquista la prima tappa del Giro d'Italia, la Durazzo-Tirana di 160 km, e la prima maglia rosa. Una frazione che ha mantenuto le attese della vigilia, con la Lidl Trek che ha fatto un grandissimo lavoro sulle salite...


Nasce una stellina nel movimento ciclistico francese: il diciannovenne Aubin Sparfel ha conquistato il suo primo successo tra i professionisti imponendosi nel Tour du Finistere. Il portacolori della Decathlon AG2r La Mondiale Development, che fino allo scorso anno correva tra...


Eline Jansen, olandese classe 2002 in forza alla VolkerWessels, ha festeggiato la sua seconda affermazione in carriera tagliando per prima il traguardo dell'unidicesima edizione della Classique Morbihan. Alle spalle della ragazza originaria di Deventer si è classificata l'esperta  Amber Kraak, fresca di rinnovo con...


Successo azzurro nella seconda semitappa della seconda tappa della Corsa della Pace juniores svoltasi sulla breve e assurda distanza di soli 58 chilometri. A sfrecciare al traguardo di Terezin è stato il trentino Alessio Magagnotti (Autozai Contri) che nel convulso...


L’Associazione dei Direttori Sportivi Professionisti (Adispro) esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Enrico Paolini, ex corridore professionista e stimato direttore sportivo, figura centrale del ciclismo italiano degli anni Settanta e Ottanta. Nato a Pesaro nel 1945, Paolini si è...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024