UAE. SARONNI: «POGACAR LA STELLA, ARU E GAVIRIA CHIAMATI AL RISCATTO»

PROFESSIONISTI | 17/10/2019 | 07:55
di Pier Augusto Stagi

Il Tour of Guangxi, scattato oggi, è l’ultimo appuntamento di WorldTour della stagione 2019 ma lo sguardo di squadre e corridori è già volto al prossimo anno.


In casa UAE Team Emirates l’organico è già stato definito e saranno trenta i corridori che difenderanno i colori della formazione emiratina nel 2020.


Ventidue i corridori confermati e cioè Fabio Aru, Tom Bohli, Sven Erik Bystrøm, Valerio Conti, Alberto Rui Costa, Fernando Gaviria, Sergio Luis Henao, Alexander Kristoff, Vegard Stake Laengen, Marco Marcato, Yousif Mirza Al-Hammadi, Juan Sebastian Molano, Cristian Muñoz, Ivo Emanuel Oliveira, Rui Filipe Oliveira, Jasper Philipsen, Tadej Pogačar, Jan Polanc, Edward Ravasi, Aleksandr Riabushenko, Oliviero Troia e Diego Ulissi.

I nuovi acquisti sono David De La Cruz dal Team Ineos, Joseph Lloyd Dombrowski dalla EF Education First, Davide Formolo dalla Bora Hansgrohe, Brandon McNulty dalla Rally - UHC Cycling e Maximiliano Richeze dalla Deceuninck Quick Step.

È tempo di analisi, e il bilancio della stagione lo facciamo insieme a uno che nel team UAE Emirates ricopre un ruolo strategico e di raccordo, d’esperienza e d’immagine: Beppe Saronni.

«Nel 2019 abbiamo ottenuto fino ad ora 28 vittorie (l'ultima propio stamattina all'alba con Gaviria, in Cina, ndr), con 34 secondi posti e 29 terzi. Gli uomini dell’anno sono stati nell’ordine Pogačar con 8 vittorie, Kristoff con sette e Ulissi con tre più una, visto che Diego ha conquistato anche la preolimpica di Tokyo in maglia azzurra. Insomma bene ma non benissimo. Abbiamo fatto un passo in avanti, anche se un team come il nostro può e deve fare di più, anche se abbiamo diversi motivi per essere soddisfatti e felici di questa stagione».

Pogačar ha messo tutti d’accordo…

«Tadej è chiaramente l’uomo dell’anno per noi ma non solo. È il nuovo volto del ciclismo mondiale. A soli 21 anni, fare quello che è riuscito a lui, non è da tutti. Adesso però incomincia la parte più difficile: confermarsi e mantenere i piedi per terra, ma di fronte a certi risultati non possiamo nasconderci e bisogna anche prendere atto della sua forza. L’unico rammarico, e lo dico da tifoso pur facendo parte di un gruppo che è una vera e propria multinazionale, è il fatto che non sia italiano...».

Pogačar uomo nuovo del ciclismo mondiale: non dimentica qualche altro talento?

«Massimo rispetto per quello che hanno fatto corridori come Van der Poel ed Evenepoel, ma a 21 anni quello che fa Taddeo non ha paragoni al mondo. E lo dico non perché è un nostro corridore ma perché le vittorie vanno contate sì ma anche pesate. E oggi al mondo, in quella che è una vera rivoluzione giovanile nel ciclismo, meglio di lui c’è solo Egan Bernal che a 22 anni ha vinto Parigi-Nizza, Giro di Svizzera e Tour de France».

Il futuro è dei giovani e voi avete investito su molti di loro...

«Siamo molto attenti alle giovani generazioni. Abbiamo per esempio Jasper Philipsen, che ha 21 anni e grandi potenzialità. Da lui mi aspettavo un acuto ma ha mezzi eccezionali e arriverà. Se guardiamo i nostri nuovi arrivi, solo Maximiliano Richeze è un “vecchietto” ciclisticamente parlando. Tutti gli altri sono giovani, alcuni già formati altri invece ancora da plasmare».

E l’Italia?

«L’Italia resta un’eccellenza e un punto di riferimento per il movimento del ciclismo mondiale, ha giovani interessanti che devono crescere, ma serve qualcosa di più. Ci sono Paesi come Slovenia, Gran Bretagna, Colombia, tanto per citarne alcuni, che investono nello sport, non solo nel ciclismo e raccolgono risultati. L’Italia ha una buona base ma deve stare attenta a queste nuove realtà e trovare le contromisure per aiutare i nostri giovani a scegliere lo sport e a crescere».

Torniamo al bilancio di stagione. Dopo Pogačar, un applauso va a...

«Sicuramente dobbiamo dire grazie a Kristoff che è una garanzia, un corridore serio e scrupoloso che non tradisce mai. E grazie a Ulissi che è stato molto costante, molto continuo, ha fatto un bel piazzamento alla Freccia Vallone e si meritava una vittoria di peso per coronare la sua bella stagione. E ci tengo a menzionare due corridori che sono stati fondamentali in un momento difficile per noi come il Giro d’Italia, quando ci siamo trovati con Aru e Gaviria fermi al palo: mi riferisco a Valerio Conti e Jan Polanc, sei giorni in rosa il primo e due il secondo. Sono stati bravi davvero».

Siete mancati in...

«Beh, lo sapete bene. Siamo mancati in Gaviria, che ha potenzialità immense ma che non abbiamo mai visto al 100%, anche a causa di alcuni problemi fisici: per uno come lui sono troppo poche quattro vittorie. Il bilancio è in rosso anche per Daniel Martin, non ha mai trovato la giusta condizione, e per Sergio Henao: contavamo su di lui, ma il suo rendimento non è mai stato all’altezza».

E poi c’è Aru.

«Mi spiace per mille ragioni, la prima sotto l’aspetto puramente umano: se fosse uno che non si impegna o non fa il professionista, invece lui è esemplare, lavora come nessuno altro e meriterebbe ben altri risultati. Conoscete bene i problemi che ha avuto, il suo recupero andava forse gestito con più calma, con meno frenesia e più prudenza. Un rientro lento sarebbe stato l’ideale per creare una base di lavoro e raggiungere la miglior condizione. Invece l’entusiasmo ha probabilmente tratto in inganno un po’ tutti: al Tour aveva una condizione buona ma non buonissima, ha spinto probabilmente oltre il suo fisico e questo ha compromesso la Vuelta. Per completare, ha avuto anche il citomegalovirus: ora ha appena completato un nuovo ciclo di esami e speriamo che sia tutto risolto. Cosa mi aspetto da lui per il 2020? Spero stia bene. Se Fabio torna a stare bene, poi il resto verrà da solo».

Quali aspettative per i nuovi arrivati?

«Richeze è la spalla ideale per un corridore che deve stare bene come Gaviria. McNulty il prototipo del corridore da gare a tappe, ha fatto bene al Giro di Sicilia, va forte a cronometro e deve naturalmente crescere. Dombrowski è sicuramente un grande lavoratore che sarà utile alla squadra. Poi c’è Formolo: siamo convinti che abbia molte potenzialità e che possa concretizzarle: vedremo se nei grandi giri o nelle Classiche. Gli altri, invece, sono giovani che devono entrare in contatto con il WorldTour e imparare».

Quali i primi passi della nuova stagione?

«Faremo un raduno negli Emirati tra pochi giorni, a fine ottobre, poi a dicembre ci sarà il primo raduno al caldo per gettare le basi del lavoro per il 2020. Insomma, siamo già pronti per tornare a pedalare…».

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Finalmente torna Mathieu van der Poel. L’olandese da domenica a Namur, in Belgio tornerà a gareggiare nel ciclocross. Il campione dell’Alpecin-Deceuninck, a 30 anni, disputerà a Namur la prova di Coppa del mondo, primo degli appuntamenti (12 o 13 cross)...


Un altro giovane talento mette il Tour nel mirino: parliamo di Cian Uijtdebroeks, il ventiduenne belga che ha lasciato la Visma Lease a Bike, dove si sentiva un po' "stretto", per approdare alla Movistar. Con i tecnici della formazione spagnola,  Uijtdebroeks...


La UAE Team Emirates – XRG presenta la nuova divisa per la stagione 2026: firmata da Pissei, rapprersenta il quarto capitolo di una partnership basata su innovazione, performance e ambizione condivisa. Costruire la squadra migliore al mondo non dipende mai...


La serata di mercoledì 10 dicembre 2025 ha salutato il ritorno del Giro d’Italia con una tappa domenicale, quella che chiude la seconda settimana di gara con il via da Voghera, che prevede il traguardo nel capoluogo lombardo. Tappa per...


Remco Evenepoel ha parlato nel dettaglio del suo programma e delle sue intenzioni durante la conferenza stampa che la Red Bull – Bora Hansgrohe ha tenuto in Spagna. Una sorta di esordio con i nuovi colori per il belga che...


Le onde s’infrangono sul litorale della Costa Blanca. Sulla carreggiata adiacente transita il treno SD Worx-Protime, lo squadrone World Tour femminile multinazionale. A fare l’andatura è la lecchese Barbara Guarischi. “I miei anni d’attività sono numerosi – afferma poi a...


La UAE è un'eccellenza planetaria a larga trazione tecnica italiana. Tra i numerosi direttori sportivi del nostro Paese nel team di Pogacar, di quelli magari che si sentono meno ai microfoni e si leggono meno sui giornali, c'è Marco Marzano....


Dici Zoccorinese e subito pensi a Giovanni Villa. Quel burbero e generoso brianzolo che a modo suo ha fatto la storia del ciclismo dilettantistico nella piccola frazione di Vergo Zoccorino una realtà immersa nella natura, con splendide dimore storiche, antiche chiese...


Domani mattina,  sabato 13 dicembre alle ore 10.30 nella consueta e graziosa cornice del Museo del Legno Riva Center in Cantù come avviene dal 2022 Pool Cantù 1999,  Gb Junior team per la formazione juniores con l'aggiunta dell'Academy con il Velo Club Sovico per gli allievi festeggeranno i risultati e titoli conseguiti nel 2025 ma sopratutto presenteranno le nuove formazioni e i programmi per la prossima stagionea sponsor e sostenitori. Il progetto, nato e presentato nel novembre del 2021 diretto dal team manager l'ex professionista Gianluca Bortolami in collaborazione con il Pool Cantù di Meroni e Terraneo,  si è sviluppato e ampliato positivamente con il conseguimento di numerosi successi e titoli grazie all'impegno degli atleti e a tutto lo staff con il loro instancabile lavoro quotidiano che ha permesso una attività su strada e su pista, con la partecipazione  a tutte le gare del calendario nazionale e internazionale comprese le corse in Belgio e Olanda.Numerose le novità per il 2026 oltre al rinnovo delle formazioni di la più importante riguarda gli juniores: dopo l'ingresso di un nome altisonantecome Arvedi, dal prossimo anno il medesimo diverrà primo nome del pool di aziende che sostengono e permettono l'attività grazie a Rossano Grazioli e Massimo Rabbaglio. L'altra novità sempre grazie ad Arvedi sarà la sinergia con la neo formazione continental della Solme Olmo del Presidente Gian Pietro Forcolin, t eam dove si sono trasferiti i pistard della Arvedi e dove gareggeranno sei ex portacolori del Pool Cantù Gb Team: Fiorin, Grimod, Bortolami, Dante, Morlino e Guglielmi.


E’ tutto pronto per la tradizionale Festa del Ciclismo Veneto in programma per sabato 13 dicembre, con inizio alle ore 15, presso il Teatro del Centro Civico “Aldo Rossi” del Comune di Borgoricco, in provincia di Padova, situato in Viale...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024