L'ORA DEL PASTO. DROUSSENT PEDALA, IO PEDALO E SOGNO

LIBRI | 30/09/2019 | 07:40
di Marco Pastonesi

 


Pedala che ti passa. Pedala che, con la strada, ti passa la solitudine. Pedala che, il movimento, ti passa la pigrizia. Pedala che, con il vento, ti passa il pessimismo. Pedala che, con la fatica, ti passa la stanchezza. Pedala che, con il silenzio, ti passa anche il rumore. Ma se fosse possibile pedalare nei luoghi più belli del mondo, non sarebbe meglio?


Claude Droussent, già giornalista a “L’Equipe”, ha scelto cento posti in cinque continenti per quattro generi: percorsi stradali, fuoristrada, urbani e lunghi. Così è nato “Pedalare nei luoghi più belli del mondo” (Touring Club Italiano, 208 pagine, 29,90 euro): grandi foto a doppia pagina, brevi descrizioni, dati essenziali, chicche preziose, titoli intriganti.

In Italia, Droussent ha selezionato due percorsi stradali (Ghisallo e Stelvio), due fuoristrada (Alta Badia e Finale Ligure), uno urbano (Padova) e uno lungo (tra Siena e Firenze). Il percorso più a nord è alle isole Lofoten, in Norvegia; il più a sud a Bariloche in Patagonia, Argentina; il più metropolitano a New York, Stati Uniti; il più alto da Manali a Leh in Ladakh, in India; il più ciclistico quei 125 chilometri da Muhanga a Musanze, in Ruanda, la tappa-regina del Tour of Rwanda, nel Parco nazionale dei vulcani, tutto un su-e-giù che si spinge due volte oltre i 2500 metri di quota. Ma la verità è che ciascuna di queste cento mete è di una bellezza e di un fascino incomparabili. E’ che bisogna affrettarsi: un percorso, quello di Rio de Janeiro, è dimezzato causa crollo della pista ciclabile sull’oceano, un altro, quello delle Hawaii, è stato spazzato dall’uragano.

Se avessi la gamba, farei il Passo del San Gottardo, “la strada della tremola”, in Svizzera: 24 tornanti in quattro chilometri, più altri nove chilometri, totale 13 alla pendenza media del 7,4 per cento. Se avessi il coraggio, da Irkutsk a Novosibirsk, in Russia: duemila chilometri lungo la Transiberiana, lottando contro zanzare e orsi, fra lo scioglimento delle nevi e quello del proprio corpo. Se avessi i soldi, allora il Cotopaxi, in Ecuador: è la “montagna di luce”, un vulcano di quasi seimila metri, ma pedalare ai suoi piedi, tra colate e polveroni, è già un paradiso.

Morale: mi godo il librone fotografico e poi, ispirato, galvanizzato, illuso, prendo la bici, esco da casa e comincio a pedalare. Sognando quello che Droussent, avendo gambe, coraggio e soldi, ha osato percorrere.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Dal sito ufficiale Team Polti VisitMalta Tre domeniche, tre vittorie per il Team Polti VisitMalta. Dopo il titolo nazionale maltese in linea di Aidan Buttigieg e la volata inaugurale vincente di Peñalver in Cina, ieri lo stesso Buttigieg ha fatto il pienone di campionati maltesi conquistando...


Nel cuore della bassa Toscana, tra le colline sinuose della Maremma, i borghi in pietra e le strade bianche che hanno fatto la storia del ciclismo, prende vita uno degli eventi gravel più originali del panorama italiano: InGravel. Un appuntamento...


Se le iniziative, come logico, vengono fatte per dar conto delle intenzioni e dei contenuti che animano i loro promotori, è praticamente impossibile non osservare che la tavola rotonda promossa l’11 luglio dalla Lega Ciclismo insieme all’ Acsi, ha fondamentalmente...


Come è possibile che un corridore con i numeri di Simon Pellaud, capace fino all’anno scorso d’infiammare con le sue fughe corse World Tour e non solo, sia finito in Cina? Cosa l’avrà spinto, lui che vive in Colombia,...


Raffica di numeri, statistiche e spunti di riflessione dalla nona tappa del Tour de France. 3: PIÙ ALLEGRO, MAI DUE SENZA TRETim Merlier alza le braccia per la 3a volta al Tour, dopo sue volate vittoriose a Pontivy 2021 (tappa...


Loro hanno passato una giornata in fuga pedalando a 50 di media, noi - e tutti i commentatori - ci siamo chiesti cosa ci fosse dietro la folle idea di Mathieu Van der Poel e Jonas Rickaert. Nel pomeriggio di...


La più grande ciclista italiana della storia aggiunge un’altra perla ad una carriera fenomenale: Elisa Longo Borghini ha conquistato, per il secondo anno di fila, la classifica generale del Giro d’Italia Women,  vestendo la Maglia Rosa finale sul palco di Imola...


Marlen Reusser si è presentata al Giro Women da grande favorita e affamata di vittoria. La stessa Elisa Longo Borghini ci aveva detto che proprio la svizzera sarebbe stata un’avversaria ostica, dopo tutto la fila di successi positivi non davano...


Eddy Merckx e l'anca senza pace. Anche se assomiglia ai titoli della saga di Indiana Jones, è la realtà che sta vivendo il Cannibale in queste ore. Secondo quanto anticipa il quotidiano Het Laatste Nieuws, infatti, l'ottantenne campione è stato...


A Parigi la maglia verde sarà indossata da un velocista? Naturalmente sarebbe auspicabile e l'Italia fa il tifo per Jonathan Milan, ma si può ipotizzare anche che a vestirla sia un uomo di classifica, in questo caso molto probabilmente Tadej...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024