GIRO 2020, MATAJUR A RISCHIO

GIRO D'ITALIA | 10/09/2019 | 14:23
di Antonio Simeoli

Quella che sembrava essere una certezza a luglio o giù di lì, negli ultimi giorni sta diventando una cosa complicata, forse troppo complicata. È a rischio l’arrivo di una tappa del Giro d’Italia 2020 sul Monte Matajur. Problemi logistici, infatti, stanno facendo prendere tempo agli organizzatori di Rcs e sono già pronti sul tavolo un paio di percorsi alternativi tutti nelle Valli del Natisone preparati da Enzo Cainero, il patron delle tappa friulane della corsa rosa, più che mai impegnato a definire il piano. Non è bastata una mezza dozzina di sopralluoghi tecnici nel periodo primavera-estate sulla salita simbolo delle Valli del Natisone e del Cividalese.



Nei prossimi giorni da Milano è annunciata un’altra visita della delegazione mandata dal direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni. Gli ostacoli più grossi da superare sono essenzialmente due: lo spazio ridotto per i mezzi della carovana rosa che c’è ai 1.320 metri di quota e dintorni del Rifugio Pelizzo, dove termina l’impegnativa scalata di 14 km che parte da Savogna via Cepletischis (la via scelta dagli organizzatori friulani per la scalata) e soprattutto l’assenza di una strada alternativa agli ultimi chilometri che da Montemaggiore portano al rifugio.


Problematiche che per decenni avevano escluso la montagna dai radar della corsa rosa, nonostante le abbuffate di grande ciclismo in Friuli negli ultimi 15 anni, ma che parevano essere risolte nelle ultime settimane. Ora spetterà a Vegni e ai suoi collaboratori la decisione finale. «I percorsi sono a disposizione - si limita a dire Cainero - comunque sia ne uscirà una tappa nelle Valli dal grande significato tecnico». Dai 3.800 ai 5 mila metri di dislivello: queste le altimetrie proposte da Cainero. L’arrivo, saltasse il Pelizzo, sarebbe a Cividale come nel 2016, perché anche la suggestiva location di Castelonte sarebbe impraticabile. Ma l’arrivo al “Piccolo Ventoux”, come nel mondo del ciclismo viene chiamata la montagna friulana per la vaga somiglianza col gigante della Provenza, intriga non poco anche a Milano. Insomma, si tenterà fino all’ultimo di chiudere con questo la seconda settimana del Giro 2020.

Calendario alla mano la tappa che partirà, come già anticipato, da Udine, si correrà o domenica 24 o lunedì 25 maggio il giorno dopo l’altrettanto intrigante Rivolto-San Daniele con il Monte di Ragogna da ripetere 4 o 5 volte nel circuito finale dopo la partenza dalla base di Rivolto appena le Frecce Tricolori avranno completato l’airshow esclusivo per corridori, carovana e pubblico, atteso alla base in massa per un evento senza precedenti al mondo. Poi? In un Giro che partirà dall’Ungheria, vivrà subito un sussulto con le tappe siciliane (cronoscalata dell’Etna?) e presenterà la crono del Prosecco a Conegliano e dintorni il giorno prima del Friuli, il gran finale verso ovest con Marmolada, Stelvio e l’inedita salita sterrata ai 2.700 metri del Fraiteve zona Sestriere prima dell’arrivo a Milano, forse con un’altra crono.


da il messaggero veneto del 10 settembre 2019

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Incidente in allenamento per Marco Palomba: l'atleta vicentino di Lonigo (Vi), in forza alla Sc Padovani Polo Cherry Bank, ieri mentre si trovava in bicicletta tra Roncà e Montebello, in un tratto in falsopiano, ha sfiorato un incidente frontale con una autovettura...


Un’altra corsa antica la Coppa Ciuffenna nella località valdarnese in provincia di Arezzo. La 97^ con la denominazione Coppa Antica e la 84^ da quando la corsa ha avuto il suo svolgimento in maniera regolare e costante. L’edizione 2025 allestita...


Remco Evenepoel va a caccia di maglie e si prepara ad affrontare un filotto di appuntamenti: dopo il doppio impegno mondiale di Kigali, infatti, il venticinquenne talento belga guiderà la sua nazionale anche ai campionati europei che si svolgeranno in...


Si è spento questa notte Tullio Rossi, ex professionista romano, classe 1948. È il sito della Cicli Rossi che ci racconta la sua storia. Atleta filiforme, con buone doti sia sul passo che in volata, quanto debole in salita. Un...


L'ex professionista Giampaolo Sigurotti ci ha lasciato: si è spento oggi all'età di 70 anni. Nato a Pellaloco di Roverbella il 6 giugno del 1955, ha corso da dilettante con le maglie del Gs Calzificio Franco Bombana, del Gs Mariani...


Miche ha appena annunciato il lancio della nuova gamma Kleos 2026, ruote in fibra di carbonio che vanno a posizionarsi decisamente nell’alta gamma. Ma c’è di più, le nuove ruote, disponibili nei profili da 42 mm, 50 mm, 67 mm...


Di traguardi Paolo Guerciotti ne ha tagliati tanti: come ciclista e ciclocrossista, come imprenditore (la sua azienda ha festeggiato i 60 anni di attività) e come manager di formazioni prestigiose in campo ciclocrossistico. Quello che taglia oggi è un traguardo...


Nel plotone c’è chi preferisce non parlare dei manifestanti alla Vuelta di Spagna e chi invece, come l'ex campione del mondo Michal Kwiatkowski, ha voluto esprimere il proprio dissenso, sottolineando come a perdere sia stato l’intero movimento ciclistico, incapace di...


Jonas Vingegaard è il 63° ciclista a vincere la Vuelta di Spagna ed è il primo danese a scrivere il proprio nome nell'albo d’oro della corsa iberica, giunta all’80ª edizione. Le nazioni con almeno un successo diventano così 15. In...


Prologo ha vinto il suo terzo grande giro di stagione per merito di Jonas Vingegaard. In sella a Scratch M5 PAS e Predator 01TT CPC il fuoriclasse danese è stato in grado non solo di conquistare la prima maglia rossa della sua brillante...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024