I VOTI DI STAGI. ALAPHILIPPE, COSE DA FUORICLASSE

PROFESSIONISTI | 23/03/2019 | 19:44
di Pier Augusto Stagi

 


Julian ALAPHILIPPE. 10. Li suona tutti come tamburi, lui che ama suonare la batteria. Settimo sigillo stagionale, dopo Strade Bianche e due tappe alla Tirreno. Ha la classe dei predestinanti. Fa tutto con apparente facilità. Anche nello sprint finale, quando aspetti il colpo letale di Sagan o quello di Valverde, lui fa una volata di testa (in tutti i sensi) e se li magna in un boccone. Fa sembrare facili anche cose molto difficili. Cose da fuoriclasse.


Oliver NAESEN. 9. Sornione sornione si fa trovare nel punto giusto al momento giusto: peccato solo che per battere questo Alaphilippe avrebbe dovuto usare un motorino.

Michal KWIATKOWSKI. 8. Era la punta del Team Sky: non lo danno in forma smagliante, ma lui arriva a giocarsi la classica che ha già in bacheca.

Peter SAGAN. 5,5. Alla domanda ‘Cosa speri oggi?’, lo slovacco risponde con un modo di dire in perfetto italiano: «Chi vive sperando muore…». Fa probabilmente quello che può, con le gambe di cui dispone oggi. Forse in volata lascia aperta una porta sulla sua destra. Non si accorge che gli arrivano da dietro a doppia velocità Mohoric e Alaphilippe, ma contro il francese, oggi c’era ben poco da fare. Altro proverbio italiano: la speranza è l’ultima a morire.

Matej MOHORIC. 7. Ci prova con tutte le sue forze, ma le sue gambe, dopo 6 ore e 40 minuti non sono più esplosive.

Wout VAN AERT. 7. Questo ragazzo è un vero talento. C’è sempre, su qualsiasi traguardo e superficie.

Alejandro VALVERDE. 6. Non è brillantissimo, arriva allo sprint con le gambe in croce, ma il campione del mondo è lì.

Vincenzo NIBALI. 7,5. Se non ci fosse dovremmo inventarlo. Paga qualcosa sul Poggio, poi recupera, rientra e si porta a casa un 8° posto che in ogni caso pesa. 

Simon CLARKE. 6,5. Ottiene un ottimo piazzamento nei dieci.

Matteo TRENTIN. 6,5. Non si sente sicurissimo con tutti quei pezzi da novanta, e allora prova il colpo a sorpresa. Come direbbe Sandro Piccinini: non va.

Tom DUMOULIN. 7. Arriva 11°. Lui onora tutte le corse, con una classe immensa. Io per un corridore così ho un debole.

Michael MATTHEWS. 5,5. È veloce, ma sul Poggio è troppo lento.

Daniel OSS. 6,5. Lavora per Sagan, poi si va a prendere anche un più che onorevole 13° posto. Nella città della musica, c’è posto anche per un tipo rock come lui.

Alexander KRISTOFF. 5,5. Probabilmente è condizionato da Gaviria, che non va.

Magnus Cort NILSEN. 5,5. Perde il treno, e c’è poco da recriminare.

Fernando GAVIRIA. 4. È uno dei grandi sconfitti di giornata. La UAE cambia preparatori e staff, ma la musica a Sanremo non cambia. Stecca.

Calen EWAN. 4. Quando sta bene lo si vede pochissimo, oggi non lo si vede per niente.

Nacer BOUHANNI. 3. Generalmente prende a pugni la bicicletta, oggi al tappeto ci va da solo.

Elia VIVIANI. 4. Dà il via libera con grande onestà ad Alaphilippe. Lui sul Poggio ci arriva in riserva.

Dylan GROENEWEGEN. 4. Era alla sua prima partecipazione e, probabilmente, ha capito che la Sanremo non è uno scherzo.

Giacomo NIZZOLO. 5,5. Non era chiaramente al top, ma dei velocisti è il menopeggio.

Oliviero TROIA. 6. «Oggi corro la mia prima Sanremo, ricordo quando da bambino andavo ad appostarmi con gli amici per vedere passare la corsa... ». Romantico.

NOVO NORDISK. 10. Per loro è una vetrina, l’occasione per mettersi in mostra e portare avanti il loro messaggio: anche con il diabete si può vivere benissimo, purché si faccia del moto: in bicicletta. Quattro i ragazzi di questo team “laboratorio”: Jonas Henttala, Andrea Peron, Charles Planet e Umberto Poli. Con loro un “accademico”: Guy Sagiv, della Israel Academy. Poi Fausto Masnada della Androni, Mirco Maestri e Alessandro Tonelli della Bardiani CSF. Luca Raggio e Sebastian Schonberger della Neri Sottoli. Gara all’attacco, tutta con il vento in faccia e con quei quattro là che pedalano a più non posso: tutta salute.

PROFESSIONAL. 8. Vogliono anche toglierle, limitarle, sicuramente mortificarle, ma se non ci fossero loro, chi si sobbarcherebbe di prima mattina la fuga di giornata?

Gianni SAVIO. 35. Quanto le sue Sanremo. È un traguardo, ma non un arrivo.

Copyright © TBW
COMMENTI
E Bonifazio?
23 marzo 2019 21:02 lupin3
Neanche il voto x lui?

E Bettiol?
23 marzo 2019 22:42 runner
Direttore, neppure una parola per il coraggioso e poderoso scatto di Bettiol sul Poggio?

tempesta
24 marzo 2019 08:27 tempesta
Certamente, uno scatto li , una fuga in discesa bisogna nominarli , sarebbe meglio premiarli. E gli altri vincono la San Remo. Questo e giornalismo.

a da tempo
24 marzo 2019 13:47 Line
che dico chi dovrebbe andare con Cassani ... ma nessuno sente ..viva la politica

...e Montaguti?
24 marzo 2019 16:32 piuomeno
Allora mettiamoci pure Montaguti per il suo allungo sul poggio!
Maurizio

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Molto spesso ci capita di parlare coi corridori o coi loro dirigenti e direttori sportivi. Meno spesso capita di accendere i riflettori sulla preparazione di ieri e di oggi. Sabato scorso abbiamo approfittato del convegno Centro Ricerche Mapei Sport per...


Gianni Rossi, di anonimo, ha solo – ed è un paradosso – nome e cognome, che suonano così comuni da sembrare uno pseudonimo. Ma tutto il resto è speciale. La sua voglia, la sua curiosità. La sua effervescenza, la sua...


La pianta della città di Milano attraversata da tante linee colorate potrebbe far pensare alla Metropolitana ma, quella che vi proponiamo in copertina, non è la mappa dei treni del capoluogo lombardo bensì lo schema della “Bicipolitana” o, più correttamente,...


Un progetto sportivo ma soprattutto culturale, un interscambio che offra a tanti ragazzi la possibilità di fare esperienza in un Paese diverso, con background e culture differenti: la Bustese Olonia, storica formazione juniores lombarda, e la Fundacion Contador, nella fattispecie...


Reduce da altre due medaglie ai Mondiali di paraciclismo su pista a Rio de Janeiro, che proseguono la serie di podi iridati innescata a Glasgow tra inseguimento, scratch e omnium, la classe '96 Claudia Cretti è ufficialmente tra i cinque...


Concluso il primo trimestre con quattro successi ottenuti in Sudamerica, la Petrolike Forte Sidermec ritorna  a correre in Europa, più precisamente in Italia, dove parteciperà a: Giro del Belvedere (1/4), Gran Premio Recioto (2/4), Trofeo Piva (7/4), Giro d'Abruzzo (9/4...


Dopo le prime due edizioni che hanno marcato un crescente successo, anche nel 2024 il Giro della Franciacorta, abbinato al Gran Premio Ecotek e al Gran Premio MC Assistance, tornerà ad essere uno degli appuntamenti più attesi ed affascinanti del...


Natale coi tuoi, Pasquetta a Cantù. Lunedì primo aprile nella città comasca nota nel mondo per la produzione di mobili ci sarà un grande show ciclistico dedicato alla categoria juniores. In mattinata i maschi juniores disputeranno la quarantaquattresima Coppa Città...


Con Belleri in stato di grazia e un gruppo più che mai motivato l’Hopplà Petroli Firenze Don Camillo si candida a ruolo di favorita per le gare del prossimo fine settimana. Sarà un lungo week-end che culminerà martedì 2 aprile...


Il team Gallina Lucchini Ecotek si appresta da affrontare quattro eventi nell'arco di quattro giorni. La squadra di Cesare Tuchetti ha messo nel mirino la gara "Pasqualando" di Ponte a Egola nel Pisano in programma, sabato 30 marzo in...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi