IL PASTO TURCO. VAN DER POEL DETTA LEGGE ANCHE SU STRADA

PROFESSIONISTI | 21/02/2019 | 13:55
di Marco Pastonesi

Alla vigilia della corsa, alla domanda in quante delle quattro tappe avrebbe voluto vincere, modestamente ha risposto che una era già abbastanza. Si è tolto il pensiero, Mathieu Van der Poel. Buona la prima.


Il Tour of Antalya 2019 è nato sotto il segno di Matteo Della Piscina. Olandese, 24 anni, è un fuoriclasse non solo del ciclocross (ha stradominato la stagione), ma del ciclismo. Stavolta ha vinto in una volata di gruppo: “Sono partito lungo – ammette –, ai 300 metri, e c’era anche il vento in faccia. Ma nessuno mi ha superato”. Esauriti luoghi comuni (“Vincere non è mai facile”) e frasi fatte (“Tutti vogliono vincere”), Mathieu spiega che “oggi, in squadra, a provare a vincere toccava a me”. Da domani “mi metterò a disposizione dei compagni, non vogliamo controllare la corsa, c’è chi andrà in fuga, altrimenti cercheremo di aiutare Stijn Devolder, ci sono percorsi più adatti a lui”.


Devolder gli darà qualche consiglio, meno il nonno Raymond Poulidor: “Il suo ciclismo era di un’altra epoca, e molto, se non tutto, è cambiato. Però lui è orgoglioso di quello che faccio, così come io sono molto orgoglioso di quello che fece lui. Ci sentiamo poco, lezioni e comandamenti non me ne dà, e piuttosto che spronarmi con ‘cerca di vincere’, lui mi dice ‘cerca di divertirti’”.

A occhio, Mathieu si diverte. E si è mostrato divertito quando ha confuso il valore della maglia rosa (classifica a punti) con quella gialla (classifica generale), entrambe di sua proprietà.

Centoquarantuno chilometri, dal Koprulu Kanyon ad Antalya, la prima parte un ottovolante (e infatti sono volati parecchi corridori), a metà un gpm (ma poco più alto di 200 metri), poi il finale. La lunga evasione solitaria di James Fouche, della Wiggins, il ricongiungimento, il gruppo colpito dalle cadute e spezzato solo da uno strappo e due tornanti nell’ultimo chilometro.

Bravi (non bravissimi) Giovanni Lonardi, quarto, Michele Gazzoli, quinto, e Nicolas Dalla Valle, sesto, tre dei 12 italiani al via: con Lonardi, nella Nippo, Damiano Cima; con Gazzoli, nella Kometa, Stefano Oldani; poi Antonio Santoro nella Monkey Town, Riccardo Minali nella Israel Cycling Academy, Pier Elis Belletta, Andrea e Davide Colnaghi, Ivan Mirri e Kevin Molinari nella Namedsport Rocket.

Domani la seconda tappa da Antalya-Kemer ad Antalya, 109,4 km, una bella salitona a quasi 1300 metri, poi gli ultimi 35 km in discesa, meteo favorevole.

ORDINE D'ARRIVO

1 Mathieu van der Poel (Ned) Corendon-Circus 3:26:45
2 Dusan Rajovic (Srb) Adria Mobil 0:00:00
3 Bas van der Kooij (Ned) Monkey Town 0:00:00
4 Giovanni Lonardi (Ita) Nippo-Vini Fantini-Faizanè 0:00:00
5 Michele Gazzoli (Ita) Kometa 0:00:00
6 Nicolas Dalla Valle (Ita) Tirol KTM 0:00:00
7 Gabriel Cullaigh (GBr) Team Wiggins 0:00:00
8 Michal Paluta (Pol) CCC Development Team 0:00:00
9 Aaron Grosser (GER) Bike Aid 0:00:00
10 Alexander Krieger (GER) Leopard 0:00:00
11 Attila Valter (Hun) CCC Development Team 0:00:00
12 Robert Scott (GBr) Team Wiggins 0:00:00
13 Maris Bogdanovics (Lat) Lettland 0:00:00
14 Lucas Carstensen (GER) Bike Aid 0:00:00
15 Manuel Zobrist (SUI) Akros-Thömus 0:00:00

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COMMENTI
TEMPESTA
21 febbraio 2019 16:24 tempesta
Che Cosa dovrei commentare? DOVE SONO I TALENTI ITALIANI.

TEMPESTA
21 febbraio 2019 16:24 tempesta
Che Cosa dovrei commentare? DOVE SONO I TALENTI ITALIANI.

.......
21 febbraio 2019 17:54 lele
..infatti non è necessario che tu lo faccia. Puoi farne tranquillamente a meno!

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